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Polifonie pensieri e immagini di terre vissute 

16 e 17 Aprile, Nardò

 

 Due giorni per riflettere su quanti, uomini e donne, hanno vissuto, lavorato, lottato e cantato le difficoltà della vita contadina in Puglia. È l’occasione che viene offerta da “Polifonie. Pensieri e Immagini di Terre Vissute”, manifestazione organizzata dall’associazione culturale Fluxus Open, in collaborazione con Provincia di Lecce e il Comune di Nardò.

La manifestazione fa parte di un progetto di iniziative trasversali sulla tradizione e il movimento bracciantile con l’obiettivo di offrire occasioni di stimolo al confronto. In modo particolare in questi due giorni al centro c’è il Progetto Braccianti, un lavoro di ricerca storico-antropologica volto al recupero di testimonianze, dirette e indirette, sulla vita contadina in Capitanata e che trova forti corrispondenze con una dimensione storico-sociale e politica del recente passato di Nardò e dell’Arneo. I due giorni avranno come centro i locali dell’Oleificio Cooperativo di Nardò (in via Avetrana).

Si inizia venerdì 16 Aprile alle 18:30 con la musica; segue un confronto-dibattito per tracciare un quadro generale del cantiere di ricerca, aperto nel Salento sin dagli anni ‘70 e oggi in piena attività.

Interverranno a portare le loro esperienze di ricerca:

  • Enrico Messina e Micaela Sapienza (coautori e attori dello spettacolo teatraleBraccianti. La Memoria che resta” che andrà in scena sabato 17 aprile alle ore 20:30  );

  • Giovanni Rinaldi, coautore del libro “La memoria che resta. Vissuto quotidiano, mito e storia dei braccianti del Basso Tavoliere”;

  • Luigi Del Prete, Rina Durante, Massimo Vaglio, Luigi Chiriatti, Remigio Morelli e Dora Raho, che ha coordinato il Laboratorio di ricerca nel Liceo “G. Galilei” di Nardò da cui è stato tratto il lavoro “Mezzogiorno e Contadini: il caso dell’Arneo”.

A seguire la proiezione del documentarioLe Tabacchine” di Luigi Del Prete.

Negli stessi locali sarà allestita la mostra fotografica “Braccianti: suoni e immagini della memoria” con gli scatti di Pasquale Susca, Giovanni Rinaldi, Paolo Longo, Mimmo Attademo e Fausto Laneve.

Si chiude con “Agrodolce”: pensato come un momento “conviviale”, l’allestimento di un angolo di degustazione, a cura di Massimo Vaglio, dai toni sobri - poiché tale era il pasto di un bracciante - proporrà i   prodotti e piatti tipici dell’agroalimentare delle terre dell’Arneo.

Comunicazione inviata da Giorgio Serino


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