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Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di Lunedì 8 Settembre 2003

Torre Lapillo: Drammatica avventura di una donna polacca arrivata inItalia in cerca di fortuna

Derubata e abbandonata in strada

 

TORRE LAPILLO -  L'hanno trovata sola, affamata e impaurita. Tremava come una foglia, rannicchiata per strada in un angolino, con lo sguardo basso. Ad accorgersi di lei, una donna di nazionalità polacca di 46 anni con problemi di salute, sono stati alcuni turisti frequentatori abituali di un noto stabilimento balneare di Torre Lapillo situato lungo la strada che conduce a Porto Cesareo. Proprio lì davanti all'ingresso del lido, ieri pomeriggio intorno alle 16 si è fermata una grossa autovettura, una Pontiac di colore nero, pare. Alla guida un uomo con lo sguardo minaccioso che ha inchiodato all'improvviso, aperto uno sportello di fretta e scaraventato fuori la poveretta, sgommando poi via a tutto gas. Un Tassista di immigrate clandestine, forse, polacco anche lui almeno stando alle indicazioni fornite dalla 46enne.

Non spiccicava una parola di italiano, la donna. Aveva solo il terrore negli occhi, nient'altro con sè, se non una triste storia e un'amarezza disarmanti. I bagnanti hanno allertato i carabinieri della Compagnia di Campi Salentina. A loro il compito di sfamare la malcapitata e subito dopo di trovare un interprete per capirci qualcosa.

Di lì a poco lo scenario già visto e sentito tanto, troppe volte.

Un viaggio, cominciato una settimana fa alla volta dell'Italia in compagnia dell'uomo misterioso che le aveva promesso un futuro dignitoso, un lavoro. Durato però solo due giorni. Tanto la donna avrebbe lavorato a Lecce, stando al suo racconto confuso e in parte contraddittorio, prima di fare i conti con una realtà molto diversa. Ieri poi, l'epilogo: il suo aguzzino l'ha derubata lasciandola sola, straniera in un paese straniero, all'angolo di  una strada spaesata a tal punto da credere di trovarsi ancora in Polonia.

I militari le hanno intanto preparato un documento da esibire in Questura con indicazioni in italiano e in polacco e nella serata di ieri la 46enne è stata poi accompagnata in un istituto religioso di Campi dove ha potuto trovare vitto e alloggio per la notte.

di Fabiana Pacella

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