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Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di Mercoledì 25 Giugno 2003

Molti nel Salento con il cognome della città abruzzese. Che ora vuole festeggiarli

Lanciàno di tutto il mondo unitevi. Dove? a Lanciàno

 

 Sono molte centinaia i pugliesi che, avendo il cognome Lanciano, hanno appena ricevuto una lettera con cui l'avvocato Filippo Paolini, sindaco della città abruzzese di Lanciano - ed è chiaro che non poteva essere diversamente (36 mila abitanti in provincia di Chieti), li invita a prendere parte al primo "Lanciano day", una festa che il Comune intende organizzare per tutti coloro che derivano il proprio cognome dalla città abruzzese. L'appuntamento è stato fissato per sabato 30 e domenica 3l agosto, ovviamente a Lanciano, dove i moltissimi ospiti sono attesi da un ricco programma che comprende anche una cena a base di prodotti locali. Tutto è offerto dal sindaco lancianese e dall'intera amministrazione comunale.

Alla originale iniziativa, una cosa del genere non si era mai vista, hanno già aderito intere comunità di diversi comuni italiani, tutti del Sud, dove nel corso dei secoli si sono concentrati uomini e donne con il cognome Lanciano. Alcuni comuni della provincia di Lecce registrano presenze record di cittadini che hanno il cognome Lanciano. A Cursi sono esattamente 91 e da quel centro la mattina del 30 agosto partirà alla volta della cittadina abruzzese un autobus con una folta delegazione in rappresentanza dei 91 Lanciano lì residenti. La delegazione sarà accompagnata dal sindaco del comune salentino, Luigi De Luca. E quasi certamente nell'occasione della festa di fine agosto si procederà al gemellaggio. Ma in Puglia vi sono numerose altre grosse comunità con antiche famiglie Lanciano al loro interno, specialmente a Uggiano La Chiesa, Barletta, Orta Nova.

Secondo alcuni studiosi di storia popolare, il cognome Lanciano è nato proprio in Puglia, alcuni secoli fa, e lungo i tratturi percorsi dai pastori, in gran parte provenienti dall'Abruzzo e, quindi, anche della zona dove sorge la città di Lanciano, ha varcato i confini regionali per arrivare in Abruzzo. Dalla Puglia, i Lanciano, tutti pastori in origine, hanno formato cospicui nuclei familiari in Calabria, dove, sono presenti in gran numero nei comuni di Castrovillari, Cassano allo Ionio, Rossano, Montaldo Uffugo in provincia di Cosenza, poi anche in Badolato, Santa Caterina dello Ionio e Catanzaro, mentre in provincia di Reggio la comunità più popolosa è quella di Laureana di Borrello. Così anche dalla Calabria in occasione della festa di fine agosto, partiranno due autobus e il neo sindaco di Santa Caterina Ionio, Giuseppe Leto.

Dalle folte comunità di Puglia e di Calabria, i Lanciano si sono poi diffusi con le emigrazioni del XX secolo nel resto d'Italia (dove sono circa 15 mila) e all'estero, specialmente negli Stati Uniti dove sono oltre duemila, mentre altri cinquemila sono distribuiti nell'America Latina, in Australia e nell'Europa Centrale.

I Lanciano, in Italia e nel mondo, sono quindi 22 mila in tutto e costituiscono il primo cognome in assoluto cui l'omonima città dedica un'apposita festa di due giorni. Che dire, se non "Lanciano di tutto il mondo unitevi a Lanciano". Più chiaro di così!

 

Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di Martedì 9 Settembre 2003

Centinaia di "omonimi" al raduno in Abruzzo. Sono arrivati anche da Svizzera , Singapore e Usa

Io Lanciàno, tu pure: che festa

Tutti con lo stesso cognome; Cursi e Veglie i comuni più rappresentati

 

 Ventiduemila persone sparse in tutto globo. In lungo e in largo per lo stivale ma anche in Israele, Svizzera, Stati Uniti, Singapore fin nel Salento, nell'estremo tacco del Belpaese. Fino a Veglie e a Cursi. In ventiduemila uniti da un filo rosso che ha superato paralleli e meridiani: un filo che nasce e si dipana da Lanciano, centro del profondo Abruzzo.

Qui qualche giorno fa, si sono ritrovati in 300 e più: tutti accomunati da qualche lontana fronda in comune nell'albero genealogico. In 300 giunti da ogni dove: "cugini" vicini e lontani ma con lo stesso cognome. Lanciano, appunto.

La singolare iniziativa, che ha preso il nome di "Lanciano Day" è partita da Domenico Lanciano, 53enne laureato in filosofia e giornalista pubblicista nato in provincia di Catanzaro alla ricerca delle sue origini «per cui mi sono imbattuto in ricerche che, generazione dopo generazione, mi portavano in Puglia e da qui in Abruzzo, a Lanciano,appunto».

Il valore delle radici, un pizzico di follia e tanta tenacia. Così in pochi mesi è nata l'idea di questa colossale riunione di famiglia. Entusiastica la risposta del sindaco del comune del Trentano, Filippo Paolini, come dell'assessore al Turismo Guerino Caporale che in pochi mesi hanno tramutato in realtà quella che pareva un'impresa impossibile.

Valanghe di lettere, inviti ai comuni come anche ai ventiduemila signor Lanciano sparsi per il mondo. Ci hanno creduto, insomma, e con loro gli interpellati che hanno risposto numerosi. Anche dalla provincia di Lecce con Cursi che è il secondo comune d'Italia con la più alta presenza di Lanciano: oltre 100, partiti con un pullman e accompagnati dal primo cittadino Luigi De Luca e dalla dirigente ai Servizi sociali Anna Lanciano, nonchè dal "cugino" e dalla cuginetta rispettivamente più anziano e più giovane del gruppo. E cioè Giuseppe di 76 anni e Irene di un anno.

E dopo Cursi, paese natale di Floriano Lanciano, classe 1847, scalpellino in una cava di pietra barocca e capostipite del ramo calabrese della famiglia prima del suo "trasferimento", nella speciale classifica c'è Veglie.

Più di 50 famiglie Lanciano portate in Abruzzo dal sindaco Roberto Carlà, dall'assessore ai Servizi Sociali Maurizio Spagnolo e dal collaboratore Remo Coppola. Prezzi quanto mai politici negli alberghi per agevolare la buona riuscita dell'iniziativa,  e poi un'accoglienza calorosa e inaspettata -
racconta Remo Coppola - «che sembrava che ci conoscessimo rutti da sempre. Abbiamo ricostruito le nostre storie, abbiamo visitato insieme luoghi sacri e di alta valenza culturale, abbiamo mangiato socializzando non poco».

C'erano tanto tempo fa in Abruzzo dei pastori che per le vie della transumanza conducevano le greggi a svernare al sud, portando con sè il nome del loro luogo di origine. Così nasce la storia dei Lanciano.

di Fabiana Pacella

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