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Da La Gazzetta del Mezzogiorno di Mercoledì 9 Aprile 2003

In base ad una legge regionale che ha recepito una direttiva europea, gli enti locali devono predisporre la «zonizzazione acustica», una mappa che disponga i limiti dei decibel sul proprio territorio. Ma nel Salento sono pochissimi ad averlo fatto

Rumori, in regola solo 8 comuni

Ancora quattro mesi per attuare il piano, pena il commissario ad acta 

Inquinamento acustico: a poco più di quattro mesi di tempo per effettuare la «Zonizzazione acustica», la maggior parte dei comuni rischia il commissario ad acta. A segnalarlo é Domenico De Lorenzi, specialista in acustica ambientale e referente di Assoacustici per la Puglia. «Da circa 12 anni - dice - il Governo italiano ha iniziato a regolamentare l'inquinamento acustico, e se pur in via provvisoria ha invitato i Comuni a procedere alla suddivisione del proprio territorio, fissando i limiti acustici in ogni zona. Tale provvedimento fu però disatteso da quasi tutti i Comuni». A quanto è dato sapere, ad oggi gli unici comuni che hanno adottato la zonizzazione sono otto: Lecce e i comuni che fanno parte del consorzio «Area Sistema di Casarano», di cui Casarano è capofila, e che comprende Taviano, Ugento, Alliste, Melissano, Parabita e Supersano. «Nel 1995 fu emanata la legge quadro sull'inquinamento acustico - prosegue De Lorenzi - con la quale lo Stato delegava Regioni, Province e Comuni, assegnando il controllo alle Asl. Di recente poi, la Regione Puglia ha istituito l'Arpa, l'Agenzia Regionale Protezione Ambiente di cui é direttore il dottor Alfredo Rampino, con compiti di vigilanza e controllo. La Regione Puglia, dovendosi adeguare alla normativa statale che a sua volta recepiva quella Europea, con una legge del 2002, la numero 3, ha emanato le linee guida, «Norme di indirizzo per il contenimento e la riduzione dell'inquinamento acustico», concedendo 18 mesi di tempo, e quindi con scadenza il 20 agosto 2003, affinché i Comuni adottino la zonizzazione acustica del proprio territorio ed i consequenziali regolamenti. Se ciò non avverrà nei tempi stabiliti - puntualizza De Lorenzi - è previsto l'esercizio dei poteri sostitutivi mediante la nomina di Commissari ad acta. Eventuali problemi di bilancio da parte de Comuni - conclude poi De Lorenzi - possono essere superati attingendo ai fondi dei Por 2000/2006, che prevedono finanziamenti per la zonizzazione acustica a comuni con una popolazione superiore ai trentamila abitanti. Per gli altri è prevista la possibilità di associarsi». E proprio quest'ultima soluzione è stata adottata dai comuni del Consorzio Valle della Cupa, di cui è capofila Trepuzzi e che comprende Squinzano, Novoli, San Pietro in Lama, San Donato e San Cesario; Copertino e Lequile; Veglie, Leverano e Porto Cesareo, che hanno dato incarico a De Lorenzi e ad altri tecnici per la redazione di un progetto di massima, la cui pratica è già stata inviata alla Regione Puglia entro il 31 maggio scorso per poter attingere ai finanziamenti dei Por.

di Giuseppe Pascali

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