Indice di Indice Generale                            Indice Giornali Indice Giornali

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di giovedì 15 gennaio 2004

La decisione presa del direttivo sezionale

Alleanza nazionale abbandona Carlà

VEGLIE - Il Circolo di Alleanza nazionale prende le distanze dalla maggioranza guidata dal sindaco Roberto Carlà. La decisione, che è stata presa dal locale direttivo martedì della scorsa settimana, è stata resa nota ieri dal presidente della sezione Maurilio Nicolaci. Alla riunione del direttivo erano presenti anche il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Lorenzo Catamo e l'assessore alla cultura Francesco Milanese, entrambi rappresentanti di An in Consiglio comunale.

«Il direttivo del Circolo - afferma Nicolaci - all'unanimità ha deciso di uscire dalla maggioranza di centrodestra capeggiata dal sindaco Carlà. A tale conclusione - spiega - si è giunti dopo ripetuti appelli, fatti nel tentativo di garantire una maggiore partecipazione dei partiti politici nei programmi e nelle decisioni amministrative a tutela della comunità vegliese, non per ultima l'esigenza di un allargamento della zona industriale e la mancata presentazione della variante Prg al fine di valutarne la bontà solo in funzione delle esigenze dei cittadini».

«Il sindaco Carlà - aggiunge Nicolaci - con la sua gestione monocratica, rifiuta ormai da tempo ogni rapporto di collaborazione con le segreterie dei partiti politici vegliesi e, di fatto, opera come un sovrano assolutista, in barba ad ogni più elementare regola di democrazia. Alleanza nazionale - conclude - ribadisce il suo no ai metodi di Carlà e dichiara che si è arrivati al capolinea: si scende!».

Ci sono nell'aria, quindi, avvisaglie di prossime "turbolenze" politiche anche all'interno dell'Amministrazione. E' possibile, infatti, che la situazione precipiti e che coinvolga gli assessori di An. La maggioranza, peraltro, se dovesse venir meno l'appoggio consiliare di An, governerebbe con numeri risicati (undici consiglieri su ventuno). Un quadro più chiaro si avrà, forse, già da stasera. Alle 18, infatti, è stato convocato il Consiglio comunale. Anche se nell'ordine del giorno non figura la "crisi" aperta dal Circolo di An, la discussione potrebbe, però, scivolare sull'argomento.

di Rosario Faggiano

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di venerdì 16 gennaio 2004

Il vicesindaco Lorenzo Catamo contro la decisione del direttivo

An si divide sulla fiducia a Carlà

«E' eccessivo decidere di uscire fuori dalla coalizione di maggioranza»
 

VEGLIE - Scontro all'interno di Alleanza nazionale. Il vicesindaco Lorenzo Catamo ritiene eccessiva la decisione del suo partito di uscire dalla maggioranza. Secondo l'esponente politico, il gruppo consiliare di An, nonostante le decisioni del locale Circolo, deve continuare ad appoggiare l'Amministrazione, in attesa di una verifica politica. L'altro assessore di An, Francesco Milanese, si riserva, invece, di esprimersi dopo un apposito incontro con il sindaco Roberto Carlà.

Così, dunque, si presenta la situazione all'interno di An. Una situazione delicata e difficile, vista la netta posizione espressa dal presidente del Circolo An di Veglie, Maurilio Nicolaci. Quest'ultimo, senza mezzi termini, l'altro giorno ha reso nota la decisione del direttivo, presa all'unanimità, di prendere le distanze dall'attuale coalizione di centrodestra, accusando Carlà di «rifiutare ormai da tempo ogni rapporto di collaborazione con le segreterie dei partiti» e di operare «come un sovrano assolutista». Come detto, il vicesindaco è su posizioni diverse.

«Pur ritenendo - afferma Catamo - necessità imprescindibile che il sindaco riprenda i rapporti con i partiti ed ascolti le esigenze e le richieste politiche di An, reputo eccessiva, allo stato delle cose, la linea di rottura adottata dal Circolo ritenendo, invece, più opportuna una posizione di attesa per fare in modo che Carlà decida di convocare il partito per conoscerne le opinioni. Ritengo - continua - che, nella logica delle alleanze, sia più utile la trattativa per la ricucitura di possibili strappi che non la cesura traumatica di ogni legame, comunque deleteria in prossimità delle importanti scadenze elettorali».

Catamo aggiunge, poi, di essere convinto «che di una così delicata decisione debba essere preventivamente a conoscenza il presidente provinciale di An, che non può limitarsi ad essere il notaio delle decisioni altrui. Il Gruppo consiliare di An - conclude il vicesindaco - non danneggerà l'Amministrazione del paese, continuando a mantenere l'appoggio alla maggioranza, ma ribadisce la necessità di una verifica politica per garantire la correttezza democratica del cammino sino alla fine del mandato».

Gli sviluppi di questa situazione, con le due diversificate posizioni all'interno di An, si avranno nelle prossime ore.

di Rosario Faggiano

Da La Gazzetta del Mezzogiorno e dal Nuovo Quotidiano di Lecce di sabato 17 gennaio 2004

da La Gazzetta del Mezzogiorno dl 17/01/04

Si accende il dibattito in Alleanza nazionale sulla decisione di togliere l'appoggio al primo cittadino

An sempre più nella bufera

Il direttivo si riunisce senza i due assessori. Carlà disposto a trattare
 

VEGLIE - Venti di bufera in Alleanza nazionale. Il direttivo del Circolo locale si è riunito ieri sera per valutare la situazione, dopo aver registrato le posizioni differenziate del gruppo consiliare di An (formato dal vicesindaco Lorenzo Catamo e dall'assessore Francesco Milanese), rispetto alla decisione del partito di uscire dalla maggioranza. Alla riunione, a quanto sembra, non sono stati invitati Catamo e Milanese. Sulla vicenda, intanto, il coordinatore provinciale della «Destra sociale di An», Adriano Napoli, scende in campo, a fianco di Catamo, accusando il Circolo di Veglie di non aver agito secondo quanto stabilito dal direttivo sezionale che avrebbe deliberato soltanto «una semplice astensione critica». Maurilio Nicolaci, presidente del Circolo di Veglie, conferma, invece, la decisione unanime del direttivo, adottata alla presenza di Catamo e Milanese, di prendere le distanze dalla maggioranza. Come noto, questa posizione del partito è stata ritenuta eccessiva dal vicesindaco.

«Catamo e Milanese - afferma Nicolaci - hanno assunto una posizione personale. Prendo atto di ciò, ma confermo che i due assessori erano presenti alla riunione del direttivo dell'8 gennaio, quando è stata presa la decisione di uscire dalla maggioranza. In quella circostanza nessun veto è stato posto da Catamo e Milanese. Peraltro - continua - il documento del partito è stato diffuso tardivamente proprio su loro richiesta. Questa sera (ieri sera, ndr.) il direttivo si riunirà per valutare attentamente la situazione. Il partito voleva ridarsi una dignità e un ruolo. L'atteggiamento di Catamo e Milanese, invece, tende a sminuire quest'azione politica. Ci aspettavamo, da parte loro, la non partecipazione al Consiglio comunale. Il direttivo - conclude - a questo punto interesserà della questione gli organi provinciali del partito».

Durante il Consiglio comunale dell'altra sera, l'argomento è emerso in apertura. «Nella circostanza - afferma il sindaco Roberto Carlà - ho dichiarato la mia piena disponibilità a riprendere il dialogo con An, anche se non condivido, nel metodo e nel merito, il suo intervento apparso sulla stampa. Nei prossimi giorni, auspico che il locale Circolo mi comunichi personalmente, nelle sedi opportune, il suo pensiero».

Da parte sua, l'assessore Milanese spiega la partecipazione al Consiglio comunale: «prima della seduta c'è stato un incontro con il sindaco Carlà, il quale ha garantito che la questione posta dal mio partito sarà affrontata. Adesso aspettiamo il risultato della verifica politica che seguirà».

Come detto, sulla vicenda interviene anche Adriano Napoli. «Esprimo pieno appoggio all'azione politica del vicesindaco di Veglie Lorenzo Catamo - dice il coordinatore provinciale della Destra sociale di An - che ha deciso di proseguire nel sostegno della maggioranza di centrodestra al governo del paese. La decisione del Circolo di uscire dalla maggioranza - continua Napoli - non corrisponde al deliberato della riunione appositamente convocata, nella quale era stato stabilito di attuare una semplice astensione critica nelle sedute di giunta e dei Consigli comunali, in attesa di chiarire i rapporti col sindaco. Comunque - conclude - si ritiene che del proposito di uscire dalla maggioranza, andava preventivamente informata la Federazione provinciale di An».

di Rosario Faggiano


dal Nuovo Quotidiano di Puglia del 17/01/04

Polemica all'interno di An sull'uscita dalla maggioranza

VEGLIE - Il coordinatore provinciale dei circoli "Area" di An, Adriano Napoli, bacchetta i responsabili del circolo di Veglie del partito per la scelta di uscire dalla maggioranza di centro destra che governa il paese. «La decisione pesa - dice Napoli - non corrisponde al deliberato della riunione appositamente convocata, nella quale era stato stabilito di attuare solo una semplice "astensione critica" nelle sedute di giunta e nei consigli comunali, in attesa di chiarire i rapporti con il sindaco». Per questo, dopo aver espresso appoggio all'azione politica del vicesindaco Lorenzo Catamo, che ha deciso di proseguire nel suo impegno di appoggio alla maggioranza, Napoli afferma che il circolo avrebbe dovuto avvisare la Federazione provinciale prima di revocare il proprio sostegno al governo cittadino.

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di domenica 18 gennaio 2004

Ancora precaria la situazione all'interno della maggioranza di centrodestra

An, rinviata la resa dei conti

Catamo e Milanese avrebbero assunto posizioni personali
Il centrosinistra: «Amministrazione senza sostegno popolare»
 

VEGLIE - Rinviata la riunione del direttivo del Circolo di An. Le valutazioni sulle ultime vicende politiche saranno fatte domani sera, quando l'organismo del partito potrà riunirsi al completo. L'altra sera, infatti, l'appuntamento sarebbe saltato per l'assenza di due membri del direttivo, fuori regione per motivi personali. Alla riunione, come noto, non erano invitati il vicesindaco Lorenzo Catamo e l'assessore Francesco Milanese che non sono stati convocati nemmeno per domani. Questi ultimi, secondo il presidente del Circolo Maurilio Nicolaci, avrebbero assunto posizioni personali rispetto alla decisione unanime del direttivo di uscire dalla maggioranza di centrodestra. I due Consiglieri comunali di An, infatti, hanno deciso di continuare ad appoggiare l'Amministrazione, in attesa di una verifica politica promessa dal sindaco Roberto Carlà. Catamo, in particolare, ha giudicato eccessiva la posizione del suo partito. All'interno di An, insomma, è in atto un forte scontro politico.

Sulla vicenda, intanto, interviene il gruppo consiliare d'opposizione "Insieme per Veglie" (Alessandro Aprile, Antonio Greco, Giovanni Parente, Giovanni Cipolla e Giuseppe Cutrino).

«Le divisioni interne ad Alleanza Nazionale - affermano i cinque consiglieri d'opposizione - non ci interessano. Ci interessano gli immancabili riflessi sulla vita istituzionale. Come è avvenuto nell'ultimo Consiglio comunale in cui non sono state date risposte convincenti a cinque interpellanze e in cui è stata approvata, da soli undici consiglieri della maggioranza, la prima di ben 24 richieste di variante al Prg motivata con la mancanza di un Piano di insediamenti produttivi. A questi ultimi problemi, ora sollevati anche da un documento del Circolo di An, il centrodestra vegliese ha risposto con uno spettacolo istituzionale indecoroso: tre brevissimi interventi, di un minuto ciascuno, di Catamo, Carlà e Milanese, per dire che rimangono in sella, inamovibili, a rappresentare se stessi». Aprile, Greco, Parente, Cipolla e Cutrino, continuano affermando che «con l'uscita del Circolo di An dalla maggioranza, cade il sottile velo che le dava una parvenza di coalizione politica. Resta, per ora, ad amministrare il paese un gruppo di consiglieri senza sostegno popolare e senza spessore politico. Il sindaco Carlà, che lo guida, si dimostra, ancora più, con un volto accentratore e vecchio, perché in tre anni ha fatto il vuoto politico intorno a sé. Il bilancio del suo mandato - concludono - è decisamente fallimentare e lo sarà ancora di più senza l'apporto del Circolo locale di An che solo ora scopre il verticismo del sindaco e prende le distanze dal saccheggio del territorio che questa Amministrazione intende lasciar compiere».

di Rosario Faggiano

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di mercoledì 21 gennaio 2004

Il circolo di An apre uno spiraglio nei confronti dell'esecutivo comunale guidato da Roberto Carlà

Alleanza nazionale «congela» la crisi amministrativa

«Un chiarimento politico dovrà comportare il coinvolgimento del partito nelle decisioni e nei programmi»
 

VEGLIE - Alleanza nazionale apre uno spiraglio di ripresa del dialogo con l'Amministrazione comunale guidata dal sindaco Roberto Carlà, ma a condizioni precise. E' questa l'attuale posizione del locale Circolo, dopo la riunione del direttivo dell'altra sera, convocata per "valutare" le ultime vicende politiche. Il Circolo, che nei giorni scorsi aveva deciso di uscire dalla maggioranza, successivamente ha dovuto registrare la posizione "differenziata" del vicesindaco Lorenzo Catamo e dell'assessore Francesco Milanese, entrambi orientati, invece, a continuare ad appoggiare l'Amministrazione, in attesa di una verifica politica richiesta al sindaco (dagli stessi Catamo e Milanese). Carlà, da parte sua, durante l'ultimo Consiglio comunale, ha comunicato di essere disponibile a riaprire il dialogo con An. Il direttivo del Circolo di lunedì sera si è svolto, come noto, senza il gruppo consiliare del partito. Nel breve documento che è stato diffuso dopo la riunione si legge: «A conclusione del dibattito, il direttivo del Circolo mantiene la propria posizione critica nei confronti dell'Amministrazione, rivendica la dignità politica ed il necessario coinvolgimento dello stesso nelle decisioni politiche e programmatiche». Nel documento non c'è alcun cenno alla posizione "personale" assunta da Catamo e Milanese, contro le indicazioni del direttivo.

A questa posizione "ufficiale", il presidente del Circolo Maurilio Nicolaci aggiunge soltanto che «un chiarimento politico dovrà comportare il coinvolgimento del partito nelle decisioni e nei programmi amministrativi» e che ciò «rappresenta la condizione necessaria per un'eventuale ripresa del dialogo con l'Amministrazione guidata da Carlà».

Si dovrà attendere ancora, dunque, per conoscere gli sviluppi della crisi politica aperta dal locale Circolo di An.

di r. f.

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di giovedì 22 gennaio 2004

LA BATTAGLIA IN AN

Ora Catamo e Milanese rimettono le dimissioni nelle mani di Congedo

«Un chiarimento politico dovrà comportare il coinvolgimento del partito nelle decisioni e nei programmi»
 

VEGLIE - Il vicesindaco Lorenzo Catamo e l'assessore Francesco Milanese, in attesa della verifica richiesta al sindaco Roberto Carlà, hanno rimesso le rispettive deleghe al presidente provinciale di An Saverio Congedo. La decisione è stata presa l'altra sera, durante un incontro presso la Federazione provinciale del partito, promosso «per affrontare il problema relativo ad un'eventuale fuoriuscita di An dalla coalizione di governo che amministra il Comune di Veglie». Alla riunione hanno partecipato lo stesso Congedo, il coordinatore di collegio Patrizio Perlangeli, il presidente del Circolo di Veglie Maurilio Nicolaci e il gruppo consiliare di An (Catamo e Milanese). Ieri mattina, dunque, la Federazione provinciale ha diffuso un documento con il quale chiarisce la posizione del partito, dopo la crisi politica aperta dal Circolo An di Veglie.

Nel documento si legge: «Al termine della riunione, convocata appositamente dal presidente Congedo per comporre le divergenze insorte nei giorni scorsi, si è convenuto di chiedere un urgente ed indifferibile incontro con il sindaco Roberto Carlà, per affrontare i problemi sollevati da An e per verificare la possibilità di addivenire ad una loro pacifica soluzione. Nel frattempo, gli assessori di An hanno rimesso le proprie deleghe nelle mani del presidente provinciale Congedo, fino all'esito della verifica di governo richiesta».

La nota della Federazione si chiude con la precisazione che «ogni ulteriore determinazione sarà comunicata nei prossimi giorni, ma si confida in una pronta e positiva soluzione della crisi, anche alla luce delle recenti dichiarazioni di disponibilità del sindaco Carlà».

E' bene ricordare che il Circolo di An di Veglie, nei giorni scorsi, ha "sfiduciato" Carlà lamentando scarso coinvolgimento «dei partiti politici nei programmi e nelle decisioni amministrative». Questa posizione di rottura netta con la maggioranza, però, non è stata condivisa da Catamo e Milanese e per tale ragione il direttivo del Circolo di Veglie si è riunito, lunedì scorso, senza la presenza dei due assessori. La Federazione provinciale del partito, come detto, è intervenuta il giorno seguente.

di Rosario Faggiano

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di domenica 25 gennaio 2004

Accordo raggiunto

Chiuse le ostilità fra Alleanza nazionale e il sindaco Carlà

VEGLIE - Pace in vista nella maggioranza di centrodestra. L'altra sera, alle 19, è avvenuto il chiarimento politico richiesto dalla Federazione provinciale di Alleanza nazionale. A quanto sembra, alla conclusione della riunione, convocata dal sindaco Roberto Carla, si sarebbe raggiunto un accordo per superare la crisi aperta dal locale Circolo di An. Il direttivo del partito, dopo aver criticato duramente il comportamento politico del primo cittadino, aveva rivendicato un "maggiore coinvolgimento nelle decisioni e nei programmi amministrativi". In un primo momento, anzi, An aveva assunto una posizione di rottura estrema, con la decisione di uscire dalla maggioranza. Alla riunione di venerdì scorso, erano presenti il sindaco Carla, il coordinatore di An del collegio Patrizio Perlangeli, il presidente del Circolo di Veglie Maurilio Nicolaci, il vicesindaco Lorenzo Catamo e l'assessore Francesco Milanese. Dei contenuti dell'incontro e delle decisioni prese, non è stato comunicato nulla. Notizie non confermate, però, darebbero per certa un'imminente convocazione congiunta del direttivo del Circolo dì Veglie e del gruppo consiliare di An per discutere sugli esiti della verifica. La presenza nel direttivo dei due assessori di An, esclusi dalle ultime due riunioni, potrebbe anche significare la conferma della "tregua" all' interno di An, stabilita dopo l'intervento della Federazione provinciale. Catamo e Milanese, infatti, nella prima fase della crisi, non sono stati sostenitori della decisione del partito di uscire dalla maggioranza. Entrambi successivamente hanno rimesso le rispettive deleghe nelle mani del presidente provinciale Saverio Congedo.

La prossima riunione del Circolo di Veglie, dunque, sostanzialmente dovrebbe servire per "ratificare" le conclusioni della verifica dell'altra sera. Subito dopo gli organi provinciali del partito dovrebbero ufficializzare i termini dell'eventuale accordo raggiunto con Carlà.

La Federazione di Lecce, che all'inizio della settimana aveva richiesto un "urgente ed indifferibile incontro con Carlà per affrontare i problemi sollevati da An", si era riservata "ogni ulteriore determinazione" confidando, però, in una "positiva soluzione della crisi".

di Rosario Faggiano

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di martedì 10 febbraio 2004

Dopo il chiarimento, le polemiche sono lontane dalla conclusione

An, si è dimesso l'intero direttivo

Decisamente aspro il confronto con i due esponenti dell'esecutivo

VEGLIE - Sempre più profonda la spaccatura all'interno di Alleanza nazionale. Il presidente del locale Circolo Maurilio Nicolaci ha "disertato" per due volte consecutive la riunione della maggioranza convocata dal sindaco Roberto Carlà. Non solo. Nicolaci e la gran parte dei componenti del direttivo hanno rassegnato le dimissioni nelle mani del presidente provinciale del partito Saverio Congedo. Alla base di questo imprevisto "disimpegno" politico, però, non vi sarebbero gli strascichi della vecchia polemica con il primo cittadino. Con quest'ultimo, infatti, ci sarebbe stato un completo chiarimento durante l'incontro del 23 gennaio scorso, tenutosi alla presenza del coordinatore di An del collegio Patrizio Perlangeli, del vicesindaco Lorenzo Catamo, dell'assessore alla Cultura Francesco Milanese e dello stesso Nicolaci. Alla base delle dimissioni di quasi tutto il direttivo di An ci sarebbero, invece, "dissidi ed incomprensioni" con il gruppo consiliare del partito (Catamo e Milanese n.d.r).

Nicolaci, a tal proposito, pur confermando le sue dimissioni da presidente del Circolo e le dimissioni di altri componenti del direttivo, non aggiunge alcun commento. Le incomprensioni con il gruppo consiliare di An, pertanto, si possono soltanto dedurre, visto che Nicolaci ci tiene a precisare che «con il sindaco non c'è più alcun contrasto e che la fase di chiarimento con Carlà, promossa dopo la crisi aperta dal Circolo di An, è stata soddisfacente». Le dimissioni, dunque, potrebbero essere scaturite da divisioni interne eventualmente ancora non sanate. E' bene ricordare che, in occasione della presa di posizione del partito contro il sindaco, Catamo e Milanese assunsero atteggiamenti differenziati rispetto alle decisioni del partito di uscire dalla maggioranza. E' probabile, quindi, che la spaccatura all'interno di An si sia determinata proprio a partire da quella vicenda.
 

di Rosario Faggiano

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di mercoledì 11 febbraio 2004

Catamo e Milanese replicano all'ex presidente di An

«Quelle di Nicolaci sono dimissioni pretestuose»

VEGLIE - «Decisione incomprensibile». E' questo il commento del vicesindaco Lorenzo Catamo e dell'assessore Francesco Milanese alle dimissioni del presidente del Circolo di An Maurilio Nicolaci e della maggioranza del direttivo. Catamo, in particolare, considera "pretestuose" le eventuali motivazioni ("incomprensioni" con il gruppo consiliare) dalle quali sarebbe scaturito quest'improvviso "disimpegno" politico, soprattutto dopo il chiarimento con il sindaco Roberto Carlà, avvenuto il 23 gennaio scorso. All'incontro parteciparono Nicolaci, Catamo, Milanese e il coordinatore del collegio Patrizio Perlangeli. «A conclusione della serata - spiega Catamo - avevo detto al presidente Nicolaci che non avrei partecipato a nessuna riunione di direttivo con la presenza di un componente che continuava a ricoprirmi di insulti andando a raccontare in piazza la sua verità distorta. Avevo, però, aggiunto che non avrei fatto mancare la mia collaborazione al partito. Ed in coerenza con quanto in precedenza detto, mi sono allontanato dalla riunione del direttivo di Circolo del 26 gennaio. Anche in quest'ultima occasione ho affermato che avrei disciplinatamente collaborato col presidente del Circolo. Quanto accaduto in seguito non mi appartiene. Preciso - conclude - che gli assessori non sono abbandonati a se stessi, avendo ricevuto numerosi attestati di stima da parte di iscritti e di simpatizzanti ed in considerazione del fatto che almeno cinque componenti del direttivo non hanno firmato le dimissioni. Risultano incomprensibili - aggiunge Milanese - le dimissioni di Nicolaci, visto che era stata avviata una nuova fase di dialogo con l'Amministrazione e all'interno del partito. Sono imminenti le elezioni, speriamo di ritrovare l'unità».

di r.f.

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di giovedì 12 febbraio 2004

Parla Di Bartolomeo, di An

«Mai nessun chiarimento con il sindaco Carlà»

VEGLIE - «Il chiarimento con il sindaco Roberto Carlà non è stato soddisfacente. Ci siamo dimessi per questo motivo e non per presunte divisioni interne». L'affermazione è di Valentino De Bartolomeo, uno dei dirigenti dimissionari del Circolo di An, il quale interviene per sostenere che la crisi politica aperta dal suo partito non fu risolta il 23 gennaio scorso, durate l'incontro fra Carlà, l'ex presidente del Circolo Maurilio Nicolaci, il coordinatore del collegio Patrizio Perlangeli e gli assessori Lorenzo Catamo e Francesco Milanese.

«Nicolaci - spiega De Bartolomeo - nella riunione del direttivo del 26 gennaio, convocata per ratificare le conclusioni dell'incontro, comunicò che gran parte delle richieste del partito non erano state accolte dal sindaco. Da ciò le dimissioni di ben nove componenti del direttivo e dello stesso Nicolaci. Non nego - continua - che vi sia un forte dibattito nel Circolo e che ci siano state alcune divergenze con il gruppo consiliare. Tutto questo, però, rientra nel normale confronto democratico interno».

De Bartolomeo, che era incaricato dal partito della cura dei rapporti con l'Amministrazione, cita poi una vicenda ancora non nota. Secondo l'ex dirigente di An, la crisi sarebbe stata aperta in seguito ad un episodio riferito da Catamo. «Il vicesindaco - racconta De Bartolomeo - comunicò al direttivo che Carlà, durante una riunione con i soli consiglieri comunali, aveva dichiarato che non intendeva più convocare i segretari dei partiti nelle riunioni di maggioranza. Catamo, che non condivideva la decisione del sindaco, abbandonò quella riunione di consiglieri. Da questa vicenda, dunque, sono scaturite le successive azioni politiche del partito. Per noi dimissionari - conclude - la crisi amministrativa e politica non si è affatto conclusa».

di r.f.

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di sabato 14 febbraio 2004

Il vicesindaco Catamo precisa la posizione di An
«Verifica a buon fine»

«Appianati tutti i contrasti con il primo cittadino»

VEGLIE - Diventa controverso l'esito della verifica fra il sindaco Roberto Carlà e i rappresentanti locali di An. Il vicesindaco Lorenzo Catamo replica alle affermazioni dell'ex dirigente del partito Valentino De Bartolomeo, secondo il quale la crisi aperta da An non sarebbe stata superata con il chiarimento del 23 gennaio. Catamo, invece, sostiene il contrario.

«Non posso che confermare - dice il vicesindaco - quanto ampiamente conosciuto e dichiarato. In quella riunione si sono appianati tutti i contrasti tra il sindaco e An con promesse che, ovviamente, devono essere verificate e mantenute. Altro non ho da aggiungere se non l'amara considerazione sul presidente dimissionario Maurilio Nicolaci che viene smentito da persona di sua stretta fiducia. Quel che non mi garba - continua - è il tentativo maldestro e mendace di voler attribuire a mie frasi e a miei comportamenti la causa di una crisi che i più dicono preparata a tavolino ed eterodiretta».

Il riferimento è ad un episodio verificatosi alla fine del 2003, quando Catamo partecipò ad una riunione di soli consiglieri comunali. Secondo De Bartolomeo, in quella circostanza il vicesindaco sarebbe stato in disaccordo con la decisione di Carlà di non convocare più i segretari dei partiti alle riunioni di maggioranza.

«Se è vero che mi sono allontanato dalla riunione - ribatte Catamo - è anche vero che ciò ho fatto perché cominciavo a sentire puzza di bruciato e di complotto e non intendevo essere usato come pedina. Preciso, inoltre, che il sindaco non ha mai affermato, né io ho mai riferito, che non aveva intenzione di incontrarsi più coi partiti della coalizione. Carlà - conclude - ha solo detto che gli incontri erano temporaneamente sospesi in attesa di alcuni chiarimenti in atto all'interno di altri gruppi».

di r.f.

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di domenica 22 febbraio 2004

Dopo le dimissioni del presidente del circolo, la federazione corre ai ripari
Perlangeli nominato commissario di An

«Convocheremo l'Assemblea e decideremo il percorso per eleggere gli organi del partito»

VEGLIE - Commissariato il Circolo di An. Il coordinatore del collegio Patrizio Perlangeli guiderà la sezione. La nomina di Perlangeli, decisa dal coordinatore regionale di An Salvatore Tatarella, su indicazione del presidente provinciale Saverio Congedo, è arrivata nei giorni scorsi, dopo una fase politica "movimentata". La situazione interna, determinatasi dopo la decisione del Circolo di aprire una crisi contro il sindaco Roberto Carlà, si è complicata con le successive dimissioni dell'ex presidente Maurilio Nicolaci. A quanto sembra, una parte di An ha ritenuto soddisfacente il chiarimento del 23 gennaio, promosso per appianare i contrasti fra il Circolo e il sindaco. Un'altra parte, invece, ha ritenuto il contrario. A quella riunione, peraltro, parteciparono Carlà, Nicolaci, il vicesindaco Lorenzo Catamo, l'assessore Francesco Milanese e lo stesso Perlangeli. Quest'ultimo ha ora il compito di ricucire gli strappi interni. «Convocherò l'assemblea sezionale - afferma Perlangeli - il 6 marzo prossimo, alle 18.30. La mia intenzione è quella di sentire la base e gli iscritti. Insieme, quindi, stabiliremo il percorso che dovrà ridare al partito i nuovi organi direttivi e la piena ripresa del dialogo interno». Perlangeli, dunque, ritorna sul "controverso" esito del chiarimento fra il sindaco e An. «Ero presente all'incontro - spiega il commissario - e devo confermare che il sindaco dimostrò piena disponibilità rispetto alle richieste politiche di An. Non c'è motivo, dunque, di ritenere aperta la questione. Fra l'altro - conclude - a mio parere l'intera vicenda si è determinata soltanto per problemi comunicativi».

di r.f.

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di venerdì 12 marzo 2004

Decisione del circolo
Milanese proposto alla guida di An

VEGLIE - Il Circolo di An appoggerà la maggioranza guidata dal sindaco Roberto Carlà fino alla fine del mandato amministrativo. La decisione è stata presa nei giorni scorsi dall'assemblea degli iscritti e simpatizzanti convocata dal commissario sezionale Patrizio Perlangeli per ricucire gli strappi interni, dopo le note vicende politiche culminate con le dimissioni dell'ex presidente Maurilio Nicolaci. Nella stessa circostanza, l'assemblea ha pure proposto di nominare alla guida del circolo, in qualità di nuovo commissario e fino al prossimo congresso cittadino, l'assessore Francesco Milanese.

«L'assemblea - spiega Perlangeli - ha deliberato su un progetto politico che ha il duplice obiettivo di portare a termine il mandato amministrativo assegnato dai cittadini e di affrontare uniti la campagna elettorale per le provinciali. La proposta di affidare il circolo all'assessore Milanese - conclude - è già all'attenzione degli organi provinciali e regionali».

Durante l'assemblea hanno preso la parola, fra gli altri, lo stesso Perlangeli, il vicesindaco Lorenzo Catamo, l'assessore Milanese, il deputato Achille Villani Miglietta e il presidente provinciale di An Saverio Congedo. Quest'ultimo, in particolare, ha affermato di essere convinto che «il Circolo di Veglie, con l'armonia delle sue componenti, può riprendere il suo posto importante fra i circoli della provincia, anche in considerazione del lavoro svolto dai suoi rappresentanti nella maggioranza amministrativa».

di r.f.

  Indice Giornali Indice Giornali

Indice di Indice Generale