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Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di lunedì 28 giugno 2004

In campo l'assessore Antonella Persano di Salice

«Caro Catamo, più spazio ai giovani»

VEGLIE - E la bufera dentro Alleanza Nazionale arriva anche in "periferia". È da Salice che prende la parola Antonella Persano, assessore della giunta guidata da Cosimo Gravili, e il richiamo è alle dichiarazioni del vicesindaco di Veglie, Lorenzo Calamo: «Sono allibita davanti alle sue parole: il candidato di An alle Provinciali, Antonio Albano, non era sconosciuto all'elettorato e a Salice è risultato il più votato fra quelli di Veglie: Nel '99 il candidato di An veramente "sconosciuto" ottenne la metà dei voti a Salice e molti di più a Veglie rispetto ad Albano. Cosa non ha funzionato? Ricordo a Catamo che non ha mai avanzato l'ipotesi della candidatura di un assessore e, anzi, era favorevole a quella di Albano per le doti umane, la notorietà e l'attività professionale che poneva Albano in una posizione ottimale rispetto ad un puro politico di professione che, purtroppo, non può dare risposte sul territorio come, invece, accade tutti i giorni ad un imprenditore serio come Albano».

Questo dice l'assessore Antonella Persano e poi aggiunge: «Quanto alla campagna elettorale, non credo potesse essere più incisiva:  nel pieno accordo con il partito, sono state realizzate le iniziative con tutti i dirigenti di An. A questo punto ritengo di poter affermare che non serve chiedere ai vertici di rimboccarsi le maniche quando manca la consapevolezza che accanto a chi ha fatto la storia della destra anche a Veglie occorre coltivare e dare spazio ad una classe dirigente giovane e senza competizione e distinguo di appartenenza a correnti di partito».

Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di martedì 6 luglio 2004

Catamo risponde alle critiche

«Ho solo riportato i pareri della gente»

VEGLIE - «Sono io a rimanere allibito di fronte alle dichiarazioni della dottoressa Persano che continuo, nonostante tutto, a ritenere un amica». E' quanto dichiara il vice sindaco di Veglie, Lorenzo Catamo dopo le sue dichiarazioni dettate in risposta alle critiche dell'onorevole Lisi sull'ultima campagna elettorale.

«È stata la gente da me contattata - continua Catamo - ad avermi risposto di conoscere poco il candidato e ad esprimere dubbi e perplessità sulla campagna elettorale autonomamente condotta dal candidato stesso con scarso ascolto dei consigli che gli venivano dati. Quanto all'accusa velata, di spirito di fazione e di mancanza di spazio ai giovani, devo amaramente concludere che la frequentazione politica con la dottoressa Persano non è servita a farmi conoscere per quello che realmente sono e cioè uomo di partito che porta avanti, sempre e comunque, il simbolo e chi in quel momento storico lo rappresenta».

«I giovani, sanno che non ho mai negato loro lo spazio perché a Veglie mi sono battuto personalmente - precisa il vice sindaco - sia per l'attribuzione dell'assessorato che per quella della carica di commissario del locale circolo di Alleanza Nazionale a Francesco Milanese, col quale lealmente collaboro. E in questo spirito, avevo detto prima e ribadisco dopo, a risultato acquisito, che forse sarebbe meglio candidare un assessore come la Persano o Milanese, escluso il sottoscritto che avrebbe avuto il significato di una ripetizione di cose già viste, proprio perché giovani e più conosciuti politicamente».

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