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Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di mercoledì 4 febbraio 2004

La minoranza contro la delibera che affida il "servizio energia" ad un'azienda privata

«Ha un contratto col Comune: consigliere incompatibile»

VEGLIE - Opposizione sul piede di guerra a Veglie e una pioggia di accuse si levano nei confronti dell'amministrazione comunale guidata dal sindaco azzurro Roberto Carlà. Dagli scanni della minoranza i consiglieri Antonio Greco, Alessandro e Mario Aprile, Giovanni Cipolla, Giuseppe Cullino, Giovanni Parente e Oronzo Sabato, presentano infatti un'interpellanza per "contestare una causa di incompatibilità a un consigliere di maggioranza", riservandosi di "ricorrere a un'azione popolare e al Tar per annullare una determina con la quale il Comune ha stipulato per il servizio di energia un contratto quinquennale con un'azienda privata in cui lavora il suddetto consigliere, unico referente tecnico per la manutenzione residente, a Veglie".

Si tratta in particolare del servizio di funzionamento degli impianti di riscaldamento e produzione di acqua calda negli immobili comunali con riguardo agli edifici scolastici e il tentativo in più di contenere il più possibile i costi. Ma, fa notare l'opposizione «l'amministrazione, per questo servizio, ha scelto di passare dalla tradizionale gestione separata a una gestione unitaria chiavi in mano avvalendosi della legge finanziaria che prevede la nuova obbligatorietà di ricorrere a pubbliche gare per l'acquisizione di forniture e servizi qualora le stesse si avvalgano delle convenzioni Consip».

A questo si aggiunga il fatto che «la società giudicataria del lotto, in seguito alle procedure relative alla scelta del privato contraente, ha sviluppato un'ipotesi di spesa per la gestione unitaria di undici . impianti comunali». In pratica, si prevede una spesa di oltre 61 mila euro per un numero massimo di 678 ore di accensione annue per ogni edificio, durata quinquennale della convenzione a decorrere dalla presa di consegna dei relativi impianti. A questo punto i consiglieri fanno notare che «l'adesione alla convenzione Consip non è una fornitura di servizio a carattere continuativo ma a tutti gli effetti un appalto anche se senza gara non è stato fatto nessun confronto economico con la fornitura e gestione del servizio separato negli anni 2001-2003 per avere una reale stima del vantaggio o svantaggio economico».

A completare l'opera, il fatto che, indicato per l'espletamento del servizio a Veglie sia proprio «un consigliere comunale di maggioranza che di fatto, anche perché unico residente in loco, e facente parte del personale tecnico invitato dalla società e svolge le mansioni di referente locale. Da qui, l'interpellanza per sapere per quale motivo «non è stata fatta indagine comparata sui consumi storici e sul costo del servizio, con quale parametro di riferimento è stata data attuazione all'indicazione della giunta di ridurre i costi ed è stato considerato vantaggioso il preventivo in questione, perché il consiglio comunale è stato espropriato di una sua precisa competenza».

 di Fabiana Pacella

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