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Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di Sabato 10 Gennaio 2004

Abbandonata da tempo, la struttura è stata ristrutturata

Nuova vita al palazzetto, tra sport, scherma e balletti

VEGLIE - Una grande struttura, di recente costruzione ma abbandonata al degrado rinata, in questi mesi, a nuova vita. E' il palazzetto dello sport di via Pirandello a Veglie, una grande struttura con una capacità ricettiva di 280 posti a sedere, realizzata qualche anno fa dall'amministrazione allora in carica e poi purtroppo abbandonata a se stessa. Tre mesi fa, finalmente, venne indetto un bando pubblico dal Comune per la gestione della stessa.

Ad aggiudicarsi la gara, Antonio Albano, per un costo mensile di 1.087 euro oltre al pagamento di energia elettrica, acqua, pulizie e manutenzione ordinaria della struttura. Oggi il grande edificio di venta parterre di spettacoli d'eccezione che vanno dalla danza al fitness alle competizioni sportive di alto livello.

Ma c'è di più. Il palazzetto ospiterà corsi di formazione di istruttori e allievi in numerosissime discipline. L'associazione sportiva Virtus Veglie ha infatti istituito corsi per l'insegnamento della pallacanestro per bambini e adulti ambosessi mentre nei prossimi mesi parteciperà ai campionati provinciali di pallavolo con le squadre under 15 e Seconda divisione femminile. E ancora corsi indetti dall'Accademia internazionale del balletto con l'insegnante Romina De Santis, direttamente dalla Imperial Society of teachers of dancing di Londra e attività di aerobica, step, balli di gruppo. Ma il fiore all'occhiello del rinato palazzetto, sarà la nascita dell'Accademia della scherma, disciplina tra le più antiche e nobili eppure poco conosciuta, che avrà come maestro Roberto Cazzato, diplomato all'Accademia nazionale di scherma presso la scuola Nunziatella di Napoli.

Il palazzetto, però, ha bisogno di altri interventi. «Dopo aver risistemato la struttura che ho trovato in una situazione più che degradata - fa sapere Antonio Albano - provvedendo a pitturare pareti, caloriferi, sostituire vetri rotti, battiscopa, installare paraspifferi, impianti antifurto, aiuole e quant'altro, per un costo di oltre 10mila euro, mi rendo conto che occorrerà acquistare anche dei sediolini, almeno 280 per evitare che la gente sia costretta a sedersi su scomode gradinate in cemento». Uno lo spirito che muove l'intera iniziativa «quello di aggregare la gente in modo sano e pulito, soprattutto i ragazzi di Veglie e dei comuni limitrofi».

di Fabiana Pacella

Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di Lunedì 12 Gennaio 2004

La polemica sull'impianto sportivo. Interviene l'assessore

«Il Comune non ha mai abbandonato il palazzetto»

VEGLIE - «Se degli errori vi sono stati, certo non vanno attribuiti all'amministrazione comunale». Questa in sintesi, la versione dei fatti fornita dall'amministrazione in carica a Veglie relativamente alla vicenda del Palazzetto dello Sport in via Pirandello, alla periferia del comune salentino, rinato a nuova vita grazie all'impegno dell'ultimo gestore, Antonio Albano, e divenuto un vero e proprio centro poli funzionale.

L'opera, la cui costruzione fu avviata quando la vecchia amministrazione era in carica, ha avuto un iter spedito ma allo stesso tempo travagliato a causa però della cattiva gestione di una squadra di pallavolo. Interviene in merito l'assessore ai Lavori pubblici Lorenzo Catamo «Il palazzetto non è mai stato abbandonato a se stesso dal dicembre 2000, epoca della consegna; forse si è deteriorato per il troppo uso spesso non corretto».

L'amministrazione guidata da Roberto Carlà, infatti, dopo una lunga trattativa con la ditta costruttrice che vantava un credito con la precedente amministrazione, si fece consegnare le chiavi della struttura per consentire alla squadra di pallavolo locale di disputarvi le partite interne. Da allora molte cose sono state fatte. «L'ampio piazzale, fangoso, e il cortile interno, ricoperto di' erbacce, furono sistemati - continua Calamo -. Dopo pero, mediante regolare gara, il palazzetto fu dato in gestione ad una squadra di pallavolo con risultati purtroppo negativi, che hanno portato alla rescissione del contratto e al nuovo affidamento». Il non perfetto stato dell'immobile è quindi dovuto ad un uso non corretto che ne è stato fatto. In questi anni infatti «l'attuale amministrazione ha provveduto a sistemare il piazzale per i 120 posti auto, dotandolo di illuminazione a giorno e di alberatura; ha sistemato il verde, completata la pavimentazione ed è intervenuta più volte per riparare i difetti dell'immobile».

di Fabiana Pacella

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