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Da La Gazzetta del Mezzogiorno di mercoledì 20 aprile 2005

Vedi componenti consiglio comunale

L'Assise alle 18,30
La Giunta di Fai nell'Assemblea

 

VEGLIE - Si riunisce oggi alle 18,30 il consiglio comunale eletto nella tornata elettorale del 3 e 4 aprile scorsi. All'ordine del giorno la convalida degli eletti, il giuramento del sindaco Fernando Fai, l'elezione del presidente dell'Assemblea e il «battesimo» della nuova Giunta.

Secondo le prime indiscrezioni, entreranno a far parte dell'esecutivo Maurizio Spagnolo, che dovrebbe essere anche il vice di Fai, e Giovanni Maggiore dell'Udc; Antonio Cascione e Cosimo Spagnolo dello Sdi; Vittorio Albano, dei Verdi; Pompilio Rollo e Marcello Vadacca, entrambi indipendenti.

Fino a ieri sera la maggioranza è stata in riunione e non è escluso che qualcosa possa ancora essere modificato. In particolare, è possibile che Stefania Capoccia, indipendente, possa entrare in giunta al posto di Vittorio Albano anche perchè la presenza di una donna nell'esecutivo è espressamente prevista dallo Statuto comunale.

Per quanto riguarda la presidenza del Consiglio, invece, sembra certo che la carica sarà assegnata ad Antonio De Bartolomeo. Anche per le deleghe si saprà solo oggi in Consiglio quali e a chi saranno assegnate.

Da quel che se ne sa, comunque, a Maurizio Spagnolo dovrebbero andare i Servizi sociali, a Rollo la Polizia municipale, a Cosimo Spagnolo il Personale, a Vadacca le Attività produttive, a Cascione i Lavori pubblici, a Maggiore la Cultura. Le altre deleghe saranno assegnate anche ai consiglieri comunali.

Per quanto riguarda la convalida degli eletti, ai neo eletti consiglieri è stato fatto recapitare un atto notorio da compilare alla presenza del segretario comunale, nel quale ciascuno dovrà dichiarare di essere nelle condizioni di eleggibilità e compatibilità alla carica di consigliere.
 

Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di giovedì 21 aprile 2005

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La prima seduta
Il governo c'è non ancora gli incarichi

 

VEGLIE - Primo Consiglio comunale, ieri sera a Veglie, per il neosindaco Fernando Fai (Margherita), scelto nelle amministrative del 3 e 4 aprile scorsi da 9.552 elettori come numero uno di palazzo di Città. Il primo cittadino, alla guida di "Uniti per Veglie", civica moderata composta da Udc, Verdi, Sdi, Margherita e Indipendenti, ha proceduto, nella serata di ieri, alla nomina del presidente e del vicepresidente del Consiglio durante la prima assise del suo mandato. I prescelti sono, rispettivamente, Antonio De Bartolomeo (Margherita, 167 preferenze alle elezioni) e Cosimo Mangia (Udc, 139 voti, assessore al Bilancio della vecchia giunta).

Sciolte le riserve anche sulla, composizione della giunta comunale. Scelti i componenti, pronunciato il giuramento, da definire ora soltanto la distribuzione delle deleghe. Papabile come vicesindaco Maurizio Spagnolo dell'Udc, il più suffragato con 397 preferenze e già assessore ai Servizi sociali nella passata amministrazione.

Altri "vecchi" e collaudati nomi della passata squadra di governo guidata dal forzista Roberto Carlà, nella rosa della squadra di Fai: Gianni Maggiore (Udc, 279 voti, ex assessore allo Sport e alla Polizia municipale), Antonio Cascione (Sdi, 242 voti, ex delegato allo Sviluppo economico), Vittorio Albano (Verdi, 183 voti, ex responsabile di Igiene e sanità). New Entry, Cosimo Spagnolo
(Sdi, 145 voti) e gli indipendenti Marcello Vadacca (192 voti) e Pompilio Rollo (259 voti). Equamente rappresentate, tra le poltrone più ambite dunque, tutte le forze che hanno composto la lista vincente.

di Fabiana Pacella

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di venerdì 22 aprile 2005

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Minicronaca del primo Consiglio comunale

Mercoledì l'«esordio» dell'Assise cittadina. Nominato il nuovo esecutivo

Fai si insedia tra le polemiche

Sollevato un caso di incompatibilità, ma il sindaco dice: «Tutto regolare»

 

VEGLIE - Si è insediato tra le polemiche il nuovo Consiglio. Mercoledì sera l'Assemblea cittadina eletta il 3 e 4 aprile ha avuto il battesimo dell'Aula. Dopo la convalida degli eletti ed il giuramento del sindaco, Fernando Fai ha comunicato all'Assise cittadina i componenti della Giunta.

Come già anticipato l'esecutivo è composto da Maurizio Spagnolo che è anche il vice sindaco, Giovanni Maggiore, Antonio Cascione, Cosimo Spagnolo, Vittorio Albano, Pompilio Rollo e Marcello Vadacca. Le deleghe saranno assegnate nei prossimi giorni, forse già oggi.

La riunione non ha mancato, però, di sollevare qualche polemica, sopratutto per quel che riguarda l'incompatibilità di un assessore, Pompilio Rollo. Secondo l'opposizione di centrosinistra e di centrodestra, Rollo essendo vice direttore dell'Istituto di credito tesoriere del comune, ed avendo quindi compiti di rappresentanza, sarebbe incompatibile con l'incarico pubblico che ricopre. Altre polemiche sono state sollevate sulla mancanza di una donna in Giunta prevista dallo Statuto comunale. Inoltre, Lorenzo Catamo, esponente di An non eletto nel nuovo consiglio ha sollevato anche una sorta di conflitto di interessi per le deleghe che il primo cittadino, a suo dire, dovrebbe assegnare e cioè i Lavori Pubblici a Cascione ( «un imprenditore a contatto con le imprese», dice Catamo) le Attività produttive a Vadacca ( «un commerciante inesperto di amministrazione a curare gli interessi del suo settore»).

Da parte sua Fai ha spiegato, senza voler polemizzare, che non ci sono, secondo quanto lui stesso ha potuto verificare, casi di incompatibilità tenuto conto che Rollo è semplicemente un dipendente della banca tesoriera del comune. «E' stata la stessa interessata, Stefania Capoccia, - ha detto ancora il sindaco chiarendo la questione - a dire in Consiglio di non avere alcun problema sulle nomine, pertanto non capisco la questione sollevata circa la mancata nomina di una donna nella Giunta». Infine, sulle deleghe. «Escludo - afferma Fai - che un medico possa fare l'assessore ai Lavori pubblici e un ingegnere quello alla Sanità. Le deleghe debbono essere assegnate in base alle competenze e alla professionalità di ciascuno. Questo è l'orientamento che intendo seguire per consentire all'amministrazione di dare il meglio di sè».

Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di mercoledì 27 aprile 2005

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Minicronaca del primo Consiglio comunale

Primo Consiglio e già si parla di incompatibilità

VEGLIE - Primo consiglio comunale, la scorsa settimana a Veglie dopo la tornata elettorale del 3 e 4 aprile, prime bacchettate dall'opposizione (composta da quattro consiglieri di "Prima di tutto i cittadini" e tre di "Città unita") alla coalizione in carica guidata dal neo sindaco Femando Fai (Margherita). All'ordine del giorno dell'assise, la nomina di presidente e vice presidente del consiglio e dei componenti della giunta. Ma nel dibattito sulla delibera per la convalida, degli eletti, «sarebbero emerse "incompatibilità" a carico di due consiglieri di maggioranza - fanno sapere dall'opposizione - Tonio Albano, presidente dell'associazione sportiva che gestisce il palazzetto dello sport comunale e Pompilio Rollo, con compiti di rappresentanza della banca tesoriera del comune di Veglie».

Per il superamento dell'incompatibilità del primo il sindaco avrebbe esibito una lettera di dimissioni dalla carica datata 5 aprile 2005 ma «nella discussione del caso Rollo, quest'ultimo ha affermato di essere compatibile come consigliere in quanto i controlli sui mandati comunali sono effettuati dalla direzione generale della banca ma contemporaneamente, ha pure dichiarato di ricoprire carica di rappresentanza. Ricordiamo quindi che la legge dichiara incompatibile con la carica di consigliere anche chi ha poteri di rappresentanza di una banca che gestisce la tesoreria comunale».

Il caso, questo è certo stando a quanto affermato dalla minoranza «sarà pertanto riproposto in consiglio e porterà certamente conseguenze allo stato imprevedibili». Ed ancora fanno notare i sette consiglieri «presidente e vice presidente di consiglio sono stati eletti coi soli voti della maggioranza eppure, tali figure istituzionali facoltative per il nostro comune, hanno senso solo se di garanzia e quindi ampiamente condivise dall'intero consiglio». E per concludere, nessun assessore in gonnella nella giunta Fai.

«L'atto sindacale di nomina della giunta composta da sette assessori - concludono dall'opposizione - non tiene conto dell'articolo della costituzione che impone in modo precettivo che nella composizione della giunta è garantita la presenza di rappresentanti di entrambi i sessi eppure non risulta che il sindaco abbia motivato la mancata nomina di almeno una donna nel suo gruppo di governo».

di Fabiana Pacella

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di giovedì 12 maggio 2005

Vedi componenti consiglio comunale

Gli esponenti dell'opposizione attaccano il primo cittadino Fernando Fai

«Giunta illegittima», parte una diffida

«Sull'assegnazione delle deleghe sono state violate le norme dello Statuto comunale»
 

VEGLIE - I consiglieri comunali d'opposizione del Comune di Veglie scendono in campo ad illustrare i contrasti sorti in seno all'amministrazione, chiedendo un «autorevole intervento del senatore Alberto Maritati». Quest'ultimo, infatti, nei giorni scorsi era intervenuto in merito alla decisione del neo sindaco di Carmiano Umberto Ferrieri Caputi sul rinvio dell'assegnazione delle deleghe assessorili. Adesso, forti di un precedente così rilevante, i consiglieri di minoranza di Veglie, Antonio Greco, Sandro Aprile,Valerio Armonico,Vanni Carlà, Claudio Paladini, Salvatore Vetrano e Fabrizio Stefanizzi, mettono in luce i problemi della vita amministrativa del paese.

In particolare denunciano la violazione dello Statuto comunale, della Costituzione e del Decreto legislativo numero 267 del 2000 da parte del sindaco Fernando Fai.

I 7 consiglieri d'opposizione chiedono la revoca dei decreti sindacali relativi alla nomina della Giunta e al conferimento delle deleghe ai consiglieri. Questo perché la squadra di minoranza ritiene «gli atti viziati di illegittimità», una denuncia che ha spinto l'opposizione a presentare un atto di diffida al primo cittadino. In primo luogo il sindaco Fai «senza nessun adeguato motivo ha escluso dalla giunta la presenza di una rappresentante del sesso femminile», violando in tal modo l'articolo 51 della Costituzione Italiana, l'articolo 6 del decreto legislativo numero 267 e, soprattutto, l'articolo 32 dello Statuto comunale. In secondo luogo, con i decreti di conferimento deleghe, sei consiglieri di maggioranza, non assessori, hanno ricevuto deleghe non «su problemi specifici e temporanei», come prescrive lo Statuto comunale, ma su interi settori della vita amministrativa, violando l'articolo 32 dello Statuto comunale.

Per finire, inoltre, Antonio De Bartolomeo, neo presidente del Consiglio comunale, ha ricevuto una delega relativa alle attività e ai beni culturali, una carica governativa che risulta «incompatibile con il suo ruolo di garante istituzionale». «Chiediamo al senatore Maritati - concludono i consiglieri di centrosinistra - cosa pensa della vicenda di Veglie, molto più grave di quella di Carmiano e, soprattutto suggerisca a chi devono rivolgersi quei consiglieri che vogliono esercitare il dovere di controllo che la legge ed i cittadini hanno loro assegnato. Non ci risponda di ricorrere al Tar, perché a ciò non siamo legittimati ed è un rimedio costoso per le povere tasche dei consiglieri».

di sa.ma.

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