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Dal Nuovo Quotidiano di Puglia  di martedì 6 dicembre 2005

L'episodio domenica sera. I ladri hanno aspettato che il giovane uscisse per andare dal padre, in ospedale

Furti in villa, colpo grosso in casa dell'avvocato

VEGLIE - Continua a crescere l'allarme dei furti d'appartamento nel Salento. Dopo l'escalation registrata in città, con particolare riguardo ai quartieri residenziali di Castromediano e delle vie per Cavallino e Merine, il fenomeno che le forze dell'ordine con lavoro di squadra stanno studiando si estende purtroppo oltre. L'ultimo episodio si registra infatti a Veglie, domenica scorsa.

Anche in questo caso, come negli altri nel mirino dei ladri la villa di un professionista, grande, nell'abitato del comune salentino, tra la periferia e il centro, dov'era possibile (anzi certo) trafugare oggetti di valore.

Studiato con attenzione, il colpo dell'altro giorno. Chi ha agito, infatti, sapeva bene che i padroni di casa sarebbero stati fuori a lungo ed ha avuto tutto il tempo di muoversi in completa tranquillità. E così, presumibilmente in serata, la banda ha "visitato" la casa a due piani di Gianluca Coluccia, giovane avvocato del luogo che vive con i genitori ed una sorella, all'angolo di via Santa Teresa D'Avila. Il professionista domenica pomeriggio si era recato a Lecce, con la sorella residente a Veglie e l'altra giunta da Bologna, per far visita al padre ricoverato in ospedale e accudito dalla consorte

La villa, quindi, era completamente disabitata. I ladri hanno raggiunto il retro dello stabile e, scavalcato il muro i cinta, hanno forzato gli infissi esterni della porta della cucina con l'ausilio i arnesi da scasso ed hanno poi sfonato quello interno in legno. Una volta entro è bastato poco per mettere a soqquadro ogni stanza di entrambi i piani, con particolare "riguardo" alle camere da letto, dove e stato trovato grosso del bottino: un computer portatie, una videocamera digitale, un giaccone da donna costoso, una penna di valore, un orologio da uomo, un cofanetto contenente gioielli per un valore complessivo ingente ma non ancora quantificato.

Intorno alle 22, al rientro, la famiglia Coluccia ha fatto la sconcertante scoperta ed immediatamente è partito l'allarme. Sul posto sono giunti i carabinieri della locale stazione coadiuvati dai colleghi della Compagnia di Campi.

Al momento vige il più stretto riserbo sulle indagini. Non è affatto da escludere però che la banda mossasi a Veglie abbia agito anche a Lecce, non fosse altro che per il tipo di obiettivo scelto e per le modalità d'azione che richiamano in tutto e per tutto i colpi precedentemente registrati in città.

Possibile quindi che i topi d'appartamento che terrorizzano i cittadini abbiano scelto di spostarsi nell'area nord della provincia.

di Fabiana Pacella

Dal Nuovo Quotidiano di Puglia e da La Gazzetta del Mezzogiorno di mercoledì 7 dicembre 2005

dal Nuovo Quotidiano di Puglia del 7/12/05

Trovato a Molfetta il tesoro rubato in casa dell'avvocato di Veglie

Passo falso della banda delle ville

VEGLIE - Recuperati a Molfetta beni rubati domenica sera a Veglie nella villa dell'avvocato Gianluca Coluccia. I carabinieri hanno fermato un uomo che aveva il computer portatile del legale, in seguito è stato trovato un borsone con tutta la refurtiva.

Intanto lunedì sera è stato messo a segno un furto a Trepuzzi nell'abitazione del proprietario di un supermercato. I malviventi hanno usato la stessa Peugeot 206 vista la sera prima a Veglie.

Si stringe il cerchio attorno alla "banda delle ville" la pista sembra portare verso la provincia di Bari.

Messa alle corde la "banda delle ville". Per la prima volta dopo aver collezionato dalla ultima decade di maggio una ventina di furti in residenze di famiglie benestanti di Lecce dei paesi limitrofi, che potrebbero aver fruttato oltre un milione di euro, un paio di pistole ed una mitraglietta. Ieri mattina è stato trovato a Molfetta il ricettatore del computer portatile, la videocamera digitale, il giaccone da donna costoso, la  penna di valore, l'orologio da uomo ed il cofanetto contenente gioielli rubati nella notte fra domenica e lunedì a Veglie nella villa dell'avvocato Gianluca Coluccia, 34 anni.

La banda ha impiegato una Peugeot 206 di colore verde, la stessa auto vista lunedì sera a Trepuzzi in via Volta davanti alla casa del commerciante P.F.A., 49 anni, del posto, proprietario di un supermercato. E non sarebbe stata lì per caso, perché mentre era ferma vicino alla casa di P.F.A. gli sono stati rubati un computer portatile, due orologi, tre collane, due collier e quattro anelli. Sono intervenuti i carabinieri della locale stazione, della Compagnia di Campi Salentina e gli esperti di rilievi, nulla viene lasciato al caso per comporre il mosaico per risalire alla "banda delle ville".

Il ricettatore di Molfetta sembra un tassello di non poco conto, che se sia stato scoperto casualmente o attraverso alcuni indizi, i carabinieri lo hanno fermato mentre si portava dietro un computer portatile che aperto conteneva i file in Word dell'avvocato Coluccia. Sono seguite alcune perquisizioni che hanno consentito di scoprire un borsone con tutti gli oggetti rubati in casa del professionista di Veglie.

Si fa, quindi, più consistente la pista che porta verso la provincia di Bari, senza escludere però che la banda la pista che porta  verso la provincia di Bari, senza escludere però che la banda impieghi uno o più basisti e che a Lecce o nei paesi vicini disponga di una base operativa dove vengono nascoste le auto impiegate per portare via la refurtiva e la refurtiva stessa. Il sospetto che ci fossero i malviventi della provincia di Bari si basa anche su un paio di testimonianze, la prima risale all'inizio dell'estate mentre l'ultima è più recente: davanti alla villa di Del Coco venne infatti notata da alcuni passanti una Audi A8 con accanto due persone con accento marcatamente barese. La stessa scena si è presentata agli occhi e alle orecchie di alcune persone che hanno visto l'Audi A8 davanti a una villa di via Monteroni svaligiata lo scorso mese.

Infine che la "banda delle ville" abbia scelto il Salento per fare bottino di ori, gioielli, argenterie, pellicce e contanti ma che provenisse da fuori i confini provinciali, lo aveva fatto capire anche i carabinieri quando hanno affermato che se ne sta interessando il comando regionale e che sul caso erano state tenute delle riunioni con la partecipazione dei vertici di tutti i comandi provinciali pugliesi. Nessuno lo conferma, ma l'Arma sembra aver analizzato e probabilmente anche inquadrato le modalità con le quali agisce la "banda delle ville", a cominciare dalla scoperta e la denuncia del ricettatore del furto di Veglie.

Intanto sembrano sparite dalla circolazione prima l'Audi A8 con motore 3.700 e poi la Jaguar verde senza targhe che hanno fatto razzia e che dopo i furti sono riuscite sempre a dileguarsi.

La banda ha fatto due conti sui rischi da correre ed è passata alle auto meno vistose ma più lente. Questa possibilità non è stata esclusa dagli investigatori, i prossimi potrebbero essere giorni-chiave.

di E. M.


da La Gazzetta del Mezzogiorno del 7/12/05

I carabinieri «pizzicano» un ricettatore della zona di Foggia

Trovati i preziosi dell'avvocato

VEGLIE - E intanto, i carabinieri delle stazioni di Veglie e Molfetta, hanno recuperato la refurtiva portata via la sera di domenica scorsa dalla villetta di un pensionato di Veglie, nella cui casa vive anche il figlio avvocato. Si tratta di oggetti in oro, di un orologio Rolex, di una macchinetta fotografica e di un computer portatile. La refurtiva, contenuta in una borsa di pelle, è stata trovata nella disponibilità di un ricettatore attivo nella zona di Foggia. A quanto è dato di sapere, al recupero i carabinieri sarebbero giunti seguendo le tracce del portatile. Che una volta trovato, è risultato contenere documenti Word proprio a firma del professionista. Come gli investigatori dell'Arma siano arrivati al ricettatore, non è però dato di sapere, perché tale aspetto delle indagini è top secret, in quanto legato al prosieguo delle stesse per giungere all'identificazione della «banda delle ville».

Un altro furto si è comunque registrato l'altra sera. I ladri hanno colpito a Trepuzzi, nell'abitazione di via Volta di proprietà di un commerciante, A. P. F., di 49 anni. Dall'abitazione sono stati portati via oggetti in oro ed un computer. A quanto si sa, per la fuga i banditi avrebbero utilizzato una Peugeot di colore scuro. Per le indagini sono impegnati i carabinieri.

Altro furto domenica scorsa, sempre di sera, nella casa di una coppia di anziani di Surbo. La refurtiva consiste negli orecchini d'oro della figlia della coppia. Nella stessa serata, inoltre, a Surbo, i ladri hanno forzato la cassaforte dell'«Eurospin», ma il «colpo» ha però fruttato solo pochi spiccioli.

Per concludere, un'altra notizia positiva si deve ai carabinieri della stazione di Carmiano. Due carmianesi di 50 e 19 anni, A. F. S. e M. E., sono stati denunciati per i furti compiuti nel pomeriggio del 26 novembre in due macellerie di Soleto, perché ripresi dalle telecamere installate nella zona. Per aprire gli ingressi dei due locali e portare via i 700 euro contenuti nei registratori di cassa, i due avevano utilizzato uno spadino. A Soleto erano giunti con una Fiat Panda Van rubata a San Pietro Vernotico e recuperata a Lecce in viale della Repubblica dagli agenti della Squadra mobile.

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