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Da La Gazzetta del Mezzogiorno di giovedì 24 agosto 2006

L'opposizione accusa: «Non sono stati rispettati i termini di pagamento»

«Una beffa da 115mila euro»

Gravi conseguenze per un mutuo non estinto. Il sindaco si dimetta»
 

VEGLIE - «L'amministrazione comunale ha provocato un grave danno economico alle casse comunali e ha deliberato di continuare a farlo anche nei prossimi mesi». All'indomani del consiglio comunale la minoranza di centro sinistra (Alessandro Aprile, Antonio Greco, Fabrizio Stefanizzi) e di centro destra (Valerio Armonico, Giovanni Carlà, Claudio Paladini, Flavio Vetrano) denuncia l'amministrazione guidata dal sindaco Fernando Fai di aver prodotto un danno alle casse comunali di 115 mila euro.

«Ad aprile scorso, la maggioranza - dicono unanimemente i consiglieri di minoranza - ha deciso di estinguere e rifinanziare i mutui contratti con la Cassa deposito e Prestiti dopo il 31 dicembre 1996 mediante emissione di prestito obbligazionario comunale per un importo complessivo di 5 milioni e 120 mila euro. L'intera operazione, - commenta la minoranza - che ha impegnato quattro enti: il settore Economico Finanziario del Comune di Veglie, la Banca OPI, individuata dalla Giunta come controparte con cui porre in essere tutte le attività necessarie alle emissioni obbligazionarie necessario alla conversione delle passività dopo il 31Dicembre 1996, la Unicredit Banca, tesoreria del Comune di Veglie e la Cassa Depositi e prestiti, doveva concludersi nel termine perentorio del 30 giugno. Ma, il Comune ha emesso il mandato di pagamento il giorno prima del termine perentorio, causando disagi agli altri enti facenti parte dell'operazione. Di conseguenza la Cassa Deposito e Prestiti ha respinto il bonifico in quanto giunto oltre il termine stabilito e ha intimato al Comune di continuare a pagare le rate di ammortamento dei mutui da questa concessi. Una triste vicenda per cui il Comune paga per gli stessi mutui due volte».

La minoranza unita chiede le «dimissioni del sindaco Fai in quanto l'operazione finanziaria miseramente fallita per imperizia e incompetenza, rappresentava per la Giunta Fai l'elemento portante sul quale è stato costruito il Bilancio di Previsione 2006. Il sindaco Fai - conclude la minoranza - deve dimettersi perché responsabile anche per non aver ordinato di annullare subito l'operazione in quanto dannosa per il Comune».
 

di Katia Manca

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