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Da La Gazzetta del Mezzogiorno di lunedì 9 giugno 2006

Il Gal avvia la «fase 2» dell'attività di marketing territoriale

Piovono euro sulla Terra d'Arneo

Contributi alle aziende delle produzioni tipiche e del turismo rurale

 

VEGLIE - Continuano le iniziative promosse dal Gal «Terra d'Arneo». Parte in questi giorni la seconda fase dell'attività avviata per promuovere le aziende dell'area secondo modalità e obiettivi indicati dalle stesse imprese. La priorità del progetto è arrivare a un'organizzazione delle aziende delle produzioni tipiche e del turismo rurale che risponda a una logica di distretto.

Si chiamerà «Distretto di Terra d'Arneo» e rappresenterà il punto d'arrivo del processo di sviluppo locale innescato con il programma Leader. Negli obiettivi del Gal, il Distretto dovrà rappresentare un luogo d'eccellenza per le produzioni tipiche e artigianali, per la gastronomia, per il patrimonio naturale, culturale e per il turismo da proporre a consumatori e turisti della Puglia, dell'Italia e degli altri Paese dell'Unione Europea.

Per il programma di marketing territoriale del «Distretto di terra d'Arneo», il Gal ha stanziato complessivamente 635mila euro suddivisi in sei progetti: «Distretto di terra d'Arneo» (100mila euro); «Integrazione fra prodotti tipici, turismo e patrimonio storico culturale» (10mila euro); «Studio per il marketing territoriale» (15mila euro); «Campagne di informazione su terra d'Arneo» (120mila euro); «Mercati locali per il turismo» (40mila euro); «Programmi di promozione transnazionale e interregionali» (350 mila euro).

«Un programma ancora più impegnativo di quello fin qui realizzato - dice Giovanni Muia, direttore del Gal - che prevede l'individuazione dei segmenti e delle aree di mercato più promettenti in Italia e in Europa, l'organizzazione delle aziende secondo forme di collaborazione in una logica di complementarietà, la realizzazione di una corposa serie di iniziative di marketing nelle aree individuate come target».

Attraverso le iniziative varate si vuole valorizzare, specialmente nel corso della stagione estiva, le potenzialità offerte dal mercato locale. «La caratteristica più innovativa di questo piano di attività - continua Giovanni Muia - è che saranno le stesse aziende ad individuare, nel corso di una serie di sessioni di lavoro distinte per aree tematiche, caratteristiche e modalità di attuazione di tutte le azioni previste, calibrandole e programmandole a misura delle loro necessità e della loro esperienza». E come sottolinea il presidente del Gal, Antonio Greco, «questa è probabilmente la prima volta che una serie di risorse finanziarie così importanti vengono messe a disposizione del territorio secondo una logica di gestione diretta da parte degli stessi interessati e di programmazione dal basso che porterà a strategie e a scelte operative effettuate direttamente dai protagonisti dell'economia locale».

Nel progetto sono coinvolte 40 aziende che partecipano al programma «Leader +», a cui si potranno aggiungere quelle beneficiarie del programma Leader II. Inoltre, l'invito a partecipare (la scadenza è il prossimo 20 giugno) è rivolto anche a tutte le imprese ubicate nei Comuni di Guagnano, Nardò, Porto Cesareo, Salice e Veglie che, pur non avendo partecipato al programma Leader, vogliano comunque aderire a questa nuova fase di attività e potranno farlo con una semplice richiesta di adesione senza ulteriori documentazioni. Le aziende partecipanti contribuiranno finanziariamente solo nella misura di alcune centinaia di euro ciascuna, in funzione del numero di adesioni.

Per quanto riguarda i tempi di attuazione, la concertazione fra le aziende sarà completata entro il mese di luglio e le attività di promozione e marketing avranno inizio già entro la fine dell'anno.

Per ogni richiesta e informazione ci si può rivolgere alla sede del Gal «Terra d'Arneo», ubicata a Veglie in via Roma 27 (telefono 0832/970574).

Katia Manca

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di martedì 17 ottobre 2006

Al via il progetto finanziato dal Gal Terra d’Arneo per un valore di 69mila euro

Un grande polmone verde

Percorsi didattici in un’oasi di macchia mediterranea

 

VEGLIE - Al via i lavori di salvaguardia e valorizzazione della macchia mediterranea. Il progetto, per un importo complessivo pari a 69 mila euro, è finanziato dal Comune e dal Gal terra d’Arneo nell’ambito del programma Leader Puglia 2000-2006.

L’area oggetto d’i n t e r ve n t o misura 15 ettari e si trova in zona denominata "Bosco", a ponente del centro abitato. Come si legge dal progetto esecutivo, l’area, che negli anni ha subito un continuo uso improprio come deposito illegale di rifiuti e detriti, «sarà sottratta all’abbandono per essere valorizzata in senso naturalistico».

Tra gli obiettivi del progetto anche la promozione della macchia mediterranea come oggetto di studio per «l'approfondimento didattico delle varie componenti naturalistiche presenti». All’interno dell’area, infatti, verrà realizzata una struttura eco-compatibile in cui si allestiranno un punto visita, i servizi igienici per i visitatori e uno spazio da destinare a un mini ristoro, con uno specifico spazio destinato alla presentazione e vendita dei prodotti tipici della terra d’Arneo.

Sulle pareti del punto visita, una semplice struttura che non supererà i cinquanta metri quadrati, saranno fissati cartelloni raffiguranti immagini che rappresenteranno gli aspetti botanici e gli aspetti riguardanti la riproduzione degli insetti nell’area; piccoli uccelli; roditori; serpenti. Una parte dell’area inoltre, sarà dedicata alla realizzazione della zona pic-nic con ombreggiatura ottenuta in modo naturale attraverso la piantumazione di alberi da fico e lentisco. Con lo stesso sistema si creeranno altre due zone ombreggiate dove verranno realizzati dei posti a sedere in pietra.

«L'intervento riguardante la valorizzazione e la salvaguardia della macchia mediterranea - dice il sindaco Fernando Fai - va inserito in un progetto più ampio: l’Amministrazione intende non solo salvaguardare i beni pubblici, ma favorirne la fruizione attraverso la promozione di un unico circuito comprendente beni naturali, storici e culturali».

di Katia Manca

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