|
|
|
Un disoccupato ha inveito contro padre e fratello prima di essere arrestato Si avventa contro i familiari e poi pure sui carabinieri chiamati in soccorso VEGLIE - Non era, pare, la prima volta che accadeva. Lì tra le mura domestiche sempre più spesso un inferno, un piccolo dramma familiare cui i carabinieri della stazione di Veglie hanno definitivamente messo fine ieri mattina poco prima dell'alba. Un uomo del posto, E.C., 35enne disoccupato, già noto alle forze dell'ordine, è stato tratto in arresto. Sul suo capo pendono le accuse di percosse e maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. Erano le 4.30, ieri, quando i militari su segnalazione sono intervenuti nell'abitazione dove il 35enne vive con la sua famiglia. C'era stata una lite, un violento diverbio sfociato nel peggiore dei modi in seguito al quale il disoccupato non aveva esitato a colpire in volto il padre, pensionato di 66 anni.
Qualcuno ha pensato bene di
telefonare al servizio "112" per richiedere l'intervento dei
carabinieri, giunti nel giro di pochi minuti. All'arrivo dei militari,
che hanno tentato di riportare la situazione alla normalità, E.C. si è
scagliato anche contro di loro prima di essere bloccato. A quell'ora in
casa c'erano anche la madre dell'uomo, di 63 anni, il fratello maggiore,
di 38 anni, e la sorella minore di 28 anni, anche loro purtroppo colpiti
dalla furia del congiunto. I familiari dell'uomo sono stati accompagnati
al pronto soccorso dell'ospedale di Copertino dove i sanitari hanno
medicato loro ferite giudicate guaribili in pochi giorni. E.C. è stato
invece accompagnato nel carcere leccese di Borgo San Nicola. |
|
|
