Indice di Indice Generale                            Indice Giornali Indice Giornali

Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di mercoledì 22 marzo 2006

Oggi la presentazione al "De Pace" in ricordo della strage dei vigilantes

"Grottella", scuole e Comuni alleati per non dimenticare la legalità

Grottella è il santuario dove si manifestarono i primi prodigi di San Giuseppe da Copertino. Grottella è, purtroppo, il nome che rammenta la tragica mattina del 6 dicembre del '99 quando tre vigilantes della Velialpol rimasero uccisi in servizio, sulla Copertino-San Donato, per un miliardo e ottocento milioni di bottino. "Grottella" è il nome di un progetto che rimanda proprio all'efferato delitto di sette anni fa che prende il via oggi, nel centro congressi dell'Istituto "Antonietta De Pace" di Lecce con un convegno in programma dalle 9 alle 18.

Il progetto "Grottella" vuole essere una levata di scudi da parte delle istituzioni contro il crimine salentino: la prima iniziativa-pilota per la Puglia finalizzata alla diffusione, al rafforzamento e alla prevenzione della cultura della legalità nell'ambito del Programma operativo nazionale. Il ministero dell'Interno, dipartimento della pubblica sicurezza, Autorità di gestione del programma operativo nazionale "Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno d'Italia 2000-06" infatti al fine di migliorare la qualità progettuale degli interventi, ha promosso progetti-pilota da realizzare in aree dove forte è il rischio sociale per la presenza di criminalità diffusa. Al progetto per la Puglia aderiscono i comuni di Monteroni (che è capofila), Arnesano, Carmiano, San Pietro in Lama, Novoli e Veglie.

I cinque Comuni del Nord Salento, con il contributo degli esperti del "Formit", la società incaricata dal ministero degli Interni per il coordinamento e l'assistenza nella gestione del progetto, dovranno perseguire iniziative mirate al rafforzamento, in tutto il tessuto sociale, del senso civico e dei valori fondamentali della sicurezza e della legalità. I Comuni potranno utilizzare i fondi messi a disposizione dal ministero per ristrutturare edifici pubblici e destinarli a centri per l'educazione alla legalità che disporranno di una serie di sportelli.

Ma la cosa veramente interessante è che il progetto è di bacino. In altre parole, le attività che proporrà ciascun Comune dovranno essere pensate e progettate in modo da coinvolgere anche le altre amministrazioni creando così un percorso congiunto e mirato sulla legalità. Il progetto prevede la creazione di una centrale operativa per il coordinamento degli interventi delle forze dell'ordine nei Comuni partecipanti al progetto pilota; la realizzazione di un sistema di telecontrollo per la prevenzione dei fenomeni criminali e coordinare gli interventi sul territorio; l'attivazione di centri per l'educazione alla legalità.

Al seminario che avvia il progetto parteciperanno dieci scuole di ogni ordine e grado dei Comuni che aderiscono al progetto.

di Maria Claudia Minerva

  Indice Giornali Indice Giornali

Indice di Indice Generale