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Da La Gazzetta del Mezzogiorno di mercoledì 23 agosto 2006

Difficoltà economiche dopo la conquista della Promozione

Doccia gelata: il Veglie calcio smobilita

VEGLIE - Fulmine a ciel sereno in casa del Veglie che, a pochi mesi dal trionfale successo centrato nel campionato di Prima categoria, rischia di affrontare il torneo di Promozione 2006/2007 con una squadra-baby o, comunque, di gran lunga meno forte di quella che tanto bene ha fatto nella stagione scorsa.

A spiegare la situazione è il tecnico Marco Cannalire, al quale era stato affidato il compito di guidare la compagine biancazzurra. «Le cose sono precipitate sabato scorso. Cosimo Palma, uno dei massimi dirigenti della società, mi ha detto di annullarè l'amichevole in programma in quanto aveva una comunicazione importante da fare a me ed agli atleti. Ci siamo riuniti nel chiuso dello spogliatoio e ci ha fatto sapere che, non avendo ancora trovato adeguati supporti economici ed aiuti, il club non aveva la possibilità di mantenere gli impegni economici | assunti».

«Era visibilmente rammaricato - sottolinea Cannalire - e siamo tutti convinti che lo fosse realmente, in quanto sappiamo quanto sia legato al Veglie-calcio. E' da ammirare, anzi, l'onestà con cui si è comportato. Altri al suo posto avrebbero potuto tacere, fare partire la stagione e metterci dinanzi al fatto compiuto per alcuni mesi. In questo modo, invece, ciascun giocatore ha l'opportunità, se crede, di accasarsi altrove».

«Per quel che mi riguarda - prosegue Cannalire - ho deciso di farmi da parte, in quanto sono venuti meno i presupposti tecnici che mi avevano indotto ad accettare la proposta del Veglie. Mi risulta che la stessa strada sia stata seguita anche da diversi atleti, che ora si stanno guardando intorno».

«Siamo tutti rimasti attoniti dinanzi alla situazione che si è venuta a creare - conclude l'allenatore - Sono certo di interpretare il pensiero dell'intera rosa nell'auspicare che i dirigenti del Veglie riescano a superare presto e nel migliore dei modi questo momento delicato».

 

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Da La Gazzetta del Mezzogiorno di giovedì 24 agosto 2006

La società spiega il ridimensionamento

«Ci hanno voltato le spalle. Faremo quel che si può»

«Dopo il salto i Promozione - dice la dirigenza - ci aspettavamo più entusiasmo, invece siamo rimasti soli»

 

VEGLIE - Il Veglie ha ridimensionato i propri programmi ridisegnando le strategie originariamente stilate a tavolino, ma non smobilita. E' questa la posizione del sodalizio biancazzurro, espressa da Cosimo Palma, uno dei massimi responsabili del club che disputerà il campionato di Promozione.

Palma spiega i perché del cambio di rotta. «Le nostre scelte non sono state dettate da problemi economici - sostiene il dirigente - A fare mutare la nostra programmazione è stata l'amarezza determinata dal fatto che ci siamo resi conto che la città non si è stretta intorno a noi come avevamo pensato che sarebbe accaduto.

«L'entusiasmo che era stato derminato dal salto in Promozione, infatti, ci aveva indotti a credere che avremmo avuto il sostegno di tutti - aggiunge Palma - Invece, in pochi hanno dato la propria disponibilità e tutto ciò ci ha spinti a modificare le nostre strategie, della qual cosa ci è sembrato doveroso dare immediata notizia ad atleti e tecnici. Così, sabato scorso, ho parlato con la massima chiarezza alla squadra - prosegue Cosimo Palma- C'è chi ha deciso di andare via e non lo biasimo certo per averlo fatto, ma c'è anche chi ha accettato di restare comunque e merita il grazie di tutti quelli che hanno a cuore le sorti del Veglie. Mi riferisco a Marco Fanizza, Liberato Picciolo, Francesco Capoccia, Lorenzo Mangia, Salvatore Rodio, Niazj Mullaraj, Roberto Cosma, Francesco Rollo, Gioanni Rollo, Michele Rizzo e Vito De Paolis - sottolinea l'esponente del club biancazzurro - Nel breve termine, attendo la risposta di alcuni altri giocatori che hanno chiesto un po' di tempo per pensarci su. A questo gruppo sono stati aggregati i giovani del vivaio e con loro disputeremo il campionato di Promozione sotto la guida di  Antonio Calò, tecnico che si è distinto alla guida degli allievi.

Proveremo a salvarci, vendendo sempre cara la pelle».

di a.c.

 

Ma gli ultras fanno quadrata intorno al club e promettono il loro appoggio

«Grazie a chi resta, a chi va via solo fischi»

E la tifoseria chiederà un incontro al sindaco per discutere la ristrutturazione dello stadio

 

VEGLIE - A dispetto delle scelte operate di recente dal loro club, gli ultras del Veglie esprimono fiducia nell'operato della dirigenza. Tiziano Carlino si fa portavoce della posizione dei tifosi. «E' innegabile che la svolta registratasi sia stata del tutto inattesa - dice - Nonostante ciò siamo certi che un sodalizio che è reduce da tre promozioni di fila e che ha sempre dimostrato attaccamento al calcio locale meriti la nostra stima. L'obiettivo era e resta la permanenza - aggiunge Carlino - Ora la strada sarà solo più difficile, ma noi saremo accanto alla squadra ovunque. Anche quando arriveranno delle sconfitte, atleti e tecnici usciranno dal campo tra gli applausi. Il fatto di avere un organico composto essenzialmente da giocatori del luogo, tra l'altro, ci inorgoglisce - prosegue Carlino - Siamo convinti che il loro senso di appartenenza li spingerà a dare tutto quello che hanno in corpo dal primo al novantesimo di ogni match, pur di tenere alta la bandiera della formazione della propria città. Presto - conclude il portavoce degli ultras - chiederemo un incontro con il sindaco Fernando Fai e con l'assessore allo sport Pompilio Rollo e li inviteremo ad aiutare la società e ad attivarsi per fare in modo che il campo sportivo comunale venga ristrutturato in tempi rapidi. Un grazie va agli atleti che hanno accettato di restare a Veglie, mentre chi ha deciso senza nemmeno una pausa di riflessione di andare via verrà fischiato quando incontrerà il nostro team».

di a.c.

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