Indice di Indice Generale                            Indice Giornali Indice Giornali

Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di sabato 26 agosto 2006

Siglato un protocollo d'intesa con tra Nardò e Veglie che prevede la pianificazione concordata di tutte le iniziative per gli insediamenti produttivi e commerciali in una vasta area

Due Comuni, un solo programma per l'Arneo

 

VEGLIE - Un protocollo d'intesa per pianificare lo sviluppo economico dei territori di confine tra Nardò e Veglie: una prospettiva di crescita importante per l'intera area dell'Arneo.

I Comuni di Nardò e Veglie hanno deciso di avviare un protocollo d'intesa per la "pianificazione dello sviluppo sovracomunale dei territori di confine dei rispettivi ambiti" e nei giorni scorsi i sindaci di Nardò, Antonio Vaglio, e di Veglie, Fernando Fai, hanno sottoscritto un documento con il quale si sono impegnati a predisporre un programma riguardante la promozione di progetti per la crescita economica delle due comunità.

L'iniziativa, preventivamente approvata con delibere delle giunte dei due Comuni limitrofi, ha numerosi obiettivi: promuovere lo sviluppo locale concertato tramite la previsione ed individuazione di aree da strutturare ad insediamenti artigianali, industriali e commerciali; programmare idonee politiche comuni tese a favorire lo sviluppo del turismo locale; sviluppare azioni coordinate per promuovere sistemi a rete in favore dello sviluppo territoriale.

«I territori di Veglie e Nardò - dicono i sindaci dei due centri che hanno in comune la vasta area dell'Arneo - sono in considerevole parte contigui. Per tale ragione abbiamo deciso di realizzare un comune percorso di sviluppo riguardante soprattutto le rispettive aree di confine. È nostro intendimento, infatti, lavorare insieme per realizzare efficaci strumenti di pianificazione territoriale finalizzati alla previsione ed all'individuazione di aree da adibire ad insediamenti produttivi e commerciali».

«Questa particolare iniziativa - aggiunge Fernando Fai, sindaco di Veglie - è stata promossa nell'ambito del più generale progetto di sviluppo economico avviato dall'amministrazione comunale anche con il precedente e differente iter di approvazione della nuova zona artigianale cittadina».

Il protocollo d'intesa avrà una durata di tre anni, che potranno essere rinnovati alla scadenza. Per rendere operativo l'accordo tra Nardò e Veglie è prevista l'istituzione di un tavolo tecnico per la progettazione dei vari interventi.

Del nuovo organismo faranno parte due rappresentanti per ogni amministrazione (sindaci o loro delegati e dirigenti dei settori Urbanistica) con il coordinamento del segretario generale di uno dei due Comuni: in fase di primo avvio dell'intesa, sarà Pierluigi Cannazza, segretario e direttore generale di Veglie, a coordinare il tavolo tecnico.

di Giuseppe Tarantino

Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di venerdì 1 settembre 2006

I consiglieri di minoranza contestano la decisione del sindaco Fai

«L'intesa con Nardò uccide l'Unione»

 

VEGLIE - I consiglieri di minoranza del Comune di Veglie, in merito alla, vicenda della firma del protocollo d'intesa tra Comune di Nardò e Veglie si dichiarano «fortemente indignati per la politica amministrativa confusa e miope dell'amministrazione guidata da Fernando Fai».

Il secondo capitolo del rapporto tra Union 3 - consorzio che comprende anche Porto Cesareo, Copertino, Carmiano e Leverano - e comune di Nardò già aveva creato non poche frizioni mesi fa, quando alla guida dell'unione c'era l'allora primo cittadino di Porto Cesareo Luigi Fanizza. Allora il presidente decise di rispondere alle intemperanze e alle rivendicazioni territoriali del collega neretino Antonio Vaglio facendo un passo indietro ma ora da Veglie l'opposizione attacca.

«Il sindaco Fai - spiegano - che è presidente del Consiglio d'Amministrazione del Consorzio dei Comuni "Terra d'Arneo - Nord Ovest Salento" che fa parte della conferenza dei snidaci dell'Union3 e che ha un suo assessore nella Giunta dell'Unione, deve spiegare al Consiglio Comunale di Veglie se con la firma del protocollo d'intesa con Nardò ha firmato la fine del Consorzio e dell'Union3».

Infine, si chiede per la minoranza il consigliere Valerio Armonico, «il sindaco Fai saprà spiegare ai cittadini di Veglie come fa a favorire lo sviluppo del turismo locale dell'area dell'Arneo senza coinvolgere gli altri comuni che condividono risorse e problemi dell'area?».

di F.P.

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di sabato 2 settembre 2006

Un protocollo fra Nardò e Veglie

Comuni in tandem sgarbo all'Union3

 

NARDO' - I Comuni di Nardò e Veglie decidono di avviare un protocollo d'intesa per la «pianificazione dello sviluppo sovracomunale dei territori di confine dei rispettivi ambiti». Ma lo "sgarbo" all'Union 3 pare dietro l'angolo.

Nei giorni scorsi i sindaci di Nardò, Antonio Vaglio e di Veglie, Fernando Fai, hanno sottoscritto un documento con il quale si sono impegnati a predisporre un programma riguardante la promozione di iniziative per la crescita economica delle due comunità.

L'iniziativa, preventivamente approvata con delibere di Giunta dei due Comuni, in particolare ha i seguenti obiettivi: promuovere lo sviluppo locale concertato tramite la previsione ed individuazione di aree da strutturare ad insediamenti artigianali, industriali e commerciali; programmare idonee politiche comuni tese a favorire lo sviluppo del turismo locale; sviluppare azioni coordinate per promuovere sistemi a rete in favore dello sviluppo territoriale.

Un accordo che spiazzerà sicuramente l'Union 3, presieduta dal sindaco di Leverano e assessore provinciale Cosimo Durante, che ormai da settimane attende invano una risposta da parte del sindaco neritino ad una missiva riguardante la possibilità di accordi con l'Unione.

Il fine ulteriore è quello della revisione dei confini del territorio di Nardò. «I territori di Veglie e Nardò - dicono i sindaci di Nardò e Veglie - sono in considerevole parte contigui. Per tale ragione abbiamo deciso di realizzare un comune percorso di sviluppo riguardante soprattutto le rispettive aree di confine. E' nostro intendimento, infatti, lavorare insieme per realizzare efficaci strumenti di pianificazione territoriale finalizzati alla previsione ed all'individuazione di aree da adibire ad insediamenti produttivi e commerciali.»

di b.v.

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di domenica 3 settembre 2006

nardò Il presidente pro tempore svela i retroscena del mancato dialogo

«Union 3» a rischio-strappo

Durante: «Vaglio ha ignorato anche la cortesia istituzionale»
 

 

VEGLIE - Si rischia lo strappo definitivo tra il Comune di Nardò e l'Unione dei Comuni di Carmiano, Copertino, Leverano, Porto Cesareo e Veglie. Il presidente pro-tempore dell'Union 3, infatti, rivela i retroscena di una lettera inviata mesi fa al sindaco Antonio Vaglio al quale rinfaccia la mancanza assoluta di rispetto tra pari: «cortesia istituzionale - dice l'assessore provinciale, sindaco di Leverano e presidente dell'Unione, Cosimo Durante - avrebbe voluto che Vaglio, almeno, rispondesse in qualche modo. La mia era, su richiesta e volontà di tutti i sindaci dell'Unione, una richiesta di confronto e collaborazione: un modo concertativo e condiviso di programmazione territoriale e urbanistica ma anche un sistema pratico per parlare di un problema che esiste e che in qualche modo deve essere affrontato. La strada della richiesta di incontro mi è sempre parsa la più corretta ma, evidentemente, a Nardò non ne sono convinti».

«Mi rammarica molto ciò che sta accadendo - continua Durante - anche perché, collegandoci al piano territoriale di coordinamento provinciale avremmo tenuto con Nardò un confronto pacato e tranquillo tale da portare avanti un'azione comune per lo sviluppo locale. Gli strumenti ci sono tutti e non capisco i motivi che hanno spinto il sindaco Vaglio a ignorare anche i principi della cortesia istituzionale».

La vicenda prende le mosse, in prima battuta, da un'interrogazione di un consigliere dell'Unione di Veglie. In seguito l'Unione formalizza, con una delibera, la volontà di appropriarsi di seimila ettari del territorio neritino per far fronte alle esigenze dei comuni interessati: lo sbocco a mare per alcuni, la necessità di zone industriali e artigianali per quelli già affacciati sullo Ionio. Ma Vaglio conclude un accordo e un protocollo di intesa con il Comune di Veglie che, di fatto, taglia le ali alle velleità dell'Unione.

di b.v.

Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di domenica 3 settembre 2006

Il sindaco Fai interviene nella polemica

«L'accordo con il comune di Nardò punta ad uno sviluppo condiviso»

 

VEGLIE - Sulla vicenda dei confini della Terra d'Arneo che negli ultimi giorni ha tenuto banco, tra proposizioni e scontri, con particolare attenzione ai comuni di Veglie e Nardò, si sofferma il primo cittadino di Veglie Fernando Fai. «Molti enti - spiega Fai - nell'ultimo quinquennio hanno individuato e considerato la pianificazione strategica territoriale una risposta alle esigenze sempre pressanti di affrontare in modo trasversale, condiviso e completo le problematiche dello sviluppo competitivo di un'area territoriale definita».

Alla luce di ciò secondo l'amministratore «il protocollo d'intenti tra il comune di Veglie e quello di Nardò vuole segnare il passaggio da un ruolo catalizzatore dello sviluppo economico-sociale dei territori e delle comunità amministrate, assumendo una unzione di guida del processo di coinvolgimento e coordinamento degli attori locali, nella costruzione e realizzazione di una visione di sviluppo condiviso».

Partendo da queste premesse, al passo con i tempi e «senza ad ogni costo voler inserire diatribe politiche o di -partito - conclude Fernando Fai - problematiche fuori luogo, sconsiderate e fuorvianti, i comuni le associazioni fra enti, l'unione e tutti gli altri attori locali portatori di interessi, si facciano avanti per assumere anch'essi quel ruolo di primissimo livello che compete».
 

Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di lunedì 4 settembre 2006

Parla Saponaro della segreteria della Quercia: «Basta con le polemiche inutili»

Accordo fra Nardò e Veglie: i Ds stanno con i sindaci

 

VEGLIE - È ancora polemica sull'accordo di programma siglato dai sindaci di Veglie e Nardò in questi giorni. E sulla vicenda interviene il responsabile della segreteria vegliese dei Ds, Mimmo Saponaro.

«Volersi occupare di un lembo di terra di confine, e volendolo fare con un semplice protocollo di intesa- dichiara Saponaro - vuole significare lasciare tutte le "porte aperte" al fine di garantire la trasparenza dell'azione e gli interventi propositivi da parte di tutte le forza politiche, e aggiungerei, coinvolgendo anche associazioni e organizzazioni sindacali. Questa è prova di democrazia e non una prova di forza basata sui numeri: è un accordo da siglare intorno ad un tavolo partecipato in cui non potranno sicuramente mancare le opposizioni nei due consigli comunali ai quali verrà chiesta una ampia collaborazione».

Ed ecco l'auspicio di un accordo bipartisan nel bene della collettività e soprattutto del territorio, che è uno solo, quello della Terra d'Arneo. «Solidarietà. piena ai due sindaci - dal segretario diessino - e, in  particolare, ad ad Antonio Vaglio il quale hanno percepito per primi l'importanza strategica di quel confine, dovuta sia dalla presenza della "Prototipo" che è una realtà economica schiacciata dall'incuranza della politica, sia dalla forte valenza turistica che quel "lembo" dell'Arneo possiede, per via anche della vicinanza delle marine. Nonostante il mio partito non sia rappresentato in consiglio comunale a Veglie, rimango a disposizione al fine di promuovere e dialogare con le forze politiche istituzionali per l'attuazione di una seria strategia che porti alla rivalutazione di quei territori».

di F.P.

Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di venerdì 8 settembre 2006

«In commissione quell'accordo con Veglie»

 

NARDO' - Il vento della polemica soffia ancora forte dopo l'accordo di programma siglato dai sindaci di Nardò e Veglie per lo sviluppo economico dei territori di confine tra i due comuni che rappresentano il cuore dell'Arneo. L'accordo, che interessa una delle aree più importanti della regione dal punto di vista agricolo e agrituristico, aveva sollevato le proteste di Alleanza nazionale, a Nardò, e dell'opposizione di centrodestra a Veglie, con strascichi polemici anche all'interno di Union 3, l'unione di comuni che riunisce Porto Cesareo, Copenino, Leverano, Veglie e Carmiano. Nei giorni scorsi il consigliere comunale neritino dei Ds, Antonio Vaglio, si era esposto a difesa della bontà del protocollo.

Proprio nei suoi confronti riparte l'attacco a testa bassa di An, per voce di Giuseppe Fracella e Giuseppe Spenga- «E' strano che a difendere l'inconsueta trafila perseguita dalle amministrazioni di Nardò e Veglie, nel sottoscrivere l'accordo di programma sia accorso il solo consigliere Antonio Vaglio, omonimo del sindaco. Il consigliere - continuano - unico e solo nella maggioranza di centrosinistra, tenta una disperata difesa d'ufficio nel silenzio del resto dei partiti che sostengono l'Antonio Vaglio sindaco. E fa anche finta di non capire e non sentire quando i consiglieri di An mettono in risalto e rilanciano la strana procedura utilizzata per un accordo di programma di cui sono rimasti all'oscuro il Consiglio Comunale e la Città».

An non parla di "scippo territoriale", come sostenuto da Vaglio, ma «in modo chiaro delle prerogative del Consiglio e quindi di consiglieri scippati o peggio di consiglieri esautorati nel loro sacrosanto diritto di partecipare e decidere una così importante questione».

Gli esponenti di Alleanza nazionale ribadiscono la necessità che «l'atto sottoscritto in segreto e in piene ferie d'agosto venga portato al più presto nelle commissione consiliare competente: perché un accordo di programma con un comune confinante, cosa certamente positiva per lo sviluppo del territorio, non è stato portato all'attenzione del Consiglio Comunale, che esprime gli indirizzi?».

«È bene chiarire al più presto l'argomento - concludono Fracella e Spenga - sia per una questione di opportunità amministrativa e sia per una questione di competenza procedurale e sia per sapere il motivo per cui a difesa di un atto poco chiaro sia sceso il solo consigliere Antonio Vaglio, unica voce stonata in una maggioranza stranamente silenziosa».

di Giuseppe Tarantino

Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di martedì 12 settembre 2006

Continua a suscitare interesse l'accordo tra il Comune neritino e Veglie per lo sviluppo di una vasta area agricola intercomunale. Dalla minoranza consiliare leveranese la proposta

«Progetto speciale per l'Arneo: ci deve entrare pure Leverano»

 

LEVERANO - «Leverano prenda esempio dalla lungimiranza dimostrata da Nardò e Veglie nel sottoscrivere l'accordo di programma per lo sviluppo dei tenitori di confine». La polemica sul protocollo di intesa sottoscritto nei giorni scorsi dal sindaco di Nardò, Antonio Vaglio, e dal sindaco di Veglie, Fernando Fai, si estende ai comuni vicini, a dimostrazione che l'argomento trattato dal protocollo è davvero sovra comunale. E non potrebbe essere altrimenti, visto che l'accordo riguarda in pratica lo sviluppo economico del cuore dell'Arneo, un'area tra le più importanti della regione per l'agricoltura e l'agriturismo.

A favore dell'intesa si schiera Giuseppe D'Agostino, capogruppo di "Progetto Leverano", tra i banchi della minoranza nel Consiglio comunale. «La competitività dei sistemi produttivi locali è sempre più legata al ruolo del Comune come soggetto primario e attivo nella promozione e nello sviluppo del suo territorio - scrive D'Agostino - ed in questo quadro penso si collochi l'intesa sulle politiche di sviluppo locale. Chi vede in questo accordo logiche di rottura con gli altri Comuni o tra il Comune di Nardò e l'Union 3 è solo animato da confusione o punta a strumentalizzare la situazione a fini esclusivamente politici. Come si fa, infatti, a non riconoscere il valore dei contenuti e la lungimiranza politica di un atto del genere? E' superfluo sottolineare l'interesse dei due comuni - continua D'Agostino - se si pensa allo sviluppo turistico dell'area di Porto Cesareo ma più in generale alle competenze territoriali che il comune di Nardò estende nelle zone agricole e di sviluppo agrituristico che confinano con il feudo di Leverano e soprattutto sull'asse viario Lecce-Leverano-Porto Cesareo».

 Un progetto serio, unitario e moderno, sostiene il capogruppo di "Progetto Leverano" tra Nardò e Leverano che guardi alle politiche di sviluppo futuro con l'adozione di provvedimenti capaci di coniugare la gestione ordinaria con quella straordinaria «di realizzare per tali zone una strumentazione urbanistica comprensoriale che incentivi e favorisca l'imprenditoria, attragga finanziamenti esterni per costruire un modello di sviluppo integrato a beneficio del territorio di Leverano».

Solo in questo modo, secondo D'Agostino, si può realizzare lo sviluppo di un'area che costituisce uno degli snodi più importi tanti per le politiche di sviluppo finalizzate ad un turismo integrato con l'agricoltura e interno-costa. «Se questo è il paradigma su cui è stato realizzato l'accordo tra il comune di Nardò e quello di Veglie - conclude - non si può allora che sostenere che gli amministratori dei due comuni sono stati politicamente attenti e lungimiranti. Poco accorti, sono stati invece gli amministratori di Leverano, che nonostante le continue sollecitazioni in tale senso hanno preferito impostare con inutili e fuorvianti comportamenti una politica nei confronti del comune di Nardò che ha prodotto solo guasti. Prima la questione dei confini, oggi la ricerca ipotetica di un accordo generico e fumoso come Union 3».

di Giuseppe Tarantino

  Indice Giornali Indice Giornali

Indice di Indice Generale