Indice di Indice Generale                            Indice Giornali Indice Giornali

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di martedì 27 marzo 2007

Abusi sessuali: anziano a giudizio

VEGLIE - Un anziano di 79 anni a giudizio per violenza sessuale nei confronti di una bambina. Il gup Nicola Lariccia, ieri mattina, lo ha mandato sotto processo dopo aver respinto la richiesta di patteggiamento a due anni.

L’accordo sulla pena era stato raggiunto fra il difensore di L.D.P. di Veglie, l’avvocato Fabio Valenti, e il sostituto procuratore Maria Cristina Rizzo.

I fatti risalgono al 22 agosto del 2005 e sarebbero avvenuti a Torre Lapillo, la località balneare dove sia il pensionato che la bambina stavano trascorrendo le vacanze. L’anziano, con la scusa di regalarle un fico d’India, sarebbe riuscito ad avvicinare la bambina che, all’epoca dei fatti, aveva 9 anni. Poi l’avrebbe convinta a baciarlo sulla bocca e toccargli le parti intime. Il racconto della bambina, poi, ha messo in moto le indagini da parte dei carabinieri.

Il pensionato, per via della veneranda età, è stato indagato sempre a piede libero. La bambina si è costituita parte civile con l’avvocato Anna Inguscio. La prima udienza è stata fissata per il prossimo 25 giugno davanti ai giudizi della Prima sezione penale.

 

Dal Nuovo Quotidiano di Puglia e da la Gazzetta del Mezzogiorno di giovedì 18 ottobre 2007

dal Nuovo Quotidiano di Puglia  18/10/07

Un anziano ha patteggiato la pena

Molestie sessuali su bimba, condannato a 24 mesi

Ha patteggiato due anni di reclusione l'anziano di Veglie che ad agosto di due anni fa avrebbe costretto una bambina di nemmeno otto anni a subire atti sessuali dopo averla adescata offrendole un fico in una strada di Torre  Lapillo. Per L.D.P., 77 anni, di Veglie, il collegio dei giudici della prima sezione penale composta da Silvio Piccino (presidente), Sergio Tosi e Fabrizio Malagnino ha accolto la pena concordata dall'avvocato difensore Fabio Valenti con il pubblico ministero Maria Cristina Rizzo.

Pena congrua per il collegio giudicante, ma ritenuta troppo esigua nell'udienza dello scorso 18 luglio dal giudice per l'udienza preliminare Nicola Lariccia che per questo rigettò l'istanza di patteggiamento e rinviò a giudizio l'imputato.

Le accuse a carico di L.D.P. erano state ribadite dalla bambina nell'incidente probatorio (anticipa la costituzione di una prova del processo e viene svolto con tutte le garanzie e le tutele del caso) svoltosi il 31 gennaio scorso. A far ricadere sull'anziano l'accusa di violenza sessuale aggravata dall'età inferiore ai 14 anni sono state anche le indagini svolte dai carabinieri del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Lecce e dalla sezione di polizia giudiziaria della Guardia di finanza distaccata in Procura. Da questi accertamenti è emerso che l'anziano riuscì ad avvicinare la bimba mentre con la sua bicicletta stava andando a trovare un'amica. La fermò offrendole un fico, ma appena avrebbe avuto l'occasione di restare un po' in disparte l'avrebbe spinta contro un muro per tenerla ferma. Per tenerla ferma e baciarla sulla bocca. E avrebbe anche spinto la mano sui suoi organi sessuali.

Nel processo si sono costituiti parti civili con l'avvocato Anna Inguscio sia i genitori che la bimba stessa. Ma il processo in sostanza non si è celebrato dopo che è stata accolta la richiesta di patteggiamento.


da La Gazzetta del Mezzogiorno  4/05/07

Si è conclusa con un patteggiamento la vicenda che ha coinvolto un pensionato di Torre Lapillo

Abusò di una bambina. Condannato

VEGLIE  - Due anni per aver compiuto atti sessuali con una bambina. Lui, un pensionato di 77 anni, ha patteggiato la pena ieri mattina davanti al collegio della prima sezione penale, presieduta dal giudice Silvio Piccinno. La vittima è una bambina di otto anni, residente a Torino con i gentiori, entrambi operai, scesa nel Salento per trascorrere un periodo di vacanza in casa dei nonni.

La vicenda risale all’estate di due anni fa. Ed è avvenuto a Torre Lapillo, la marina di Porto Cesareo. L’anziano (L.D.P., di Veglie - riferiamo solo le iniziali per tutelare la minore) era vicino di casa di amica della bambina. Si era recata dalla compagna di giochi a bordo della sua bicicletta. Con la scusa di offrirle della frutta (un fico, per la precisione), l’anziano sarebbe riuscito ad adescarla convincendola ad avvicinarsi. Non gli sarebbe stato difficile, poi, spingere la piccola contro il muro e, tenendola ferma con il proprio corpo, baciarla sulla bocca e costringerla con la forza a toccargli le parti intime.

Di quanto accaduto nel corso dell’incontro con quell’anziano la bambina è riuscita a confidarsi soltanto con la giovane zia. Dopo aver vuotato il sacco, poi, è stata presentata una denuncia che ha messo in moto l’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Maria Cristina Rizzo. Nel corso delle indagini preliminari c’è stato anche l’incidente probatorio. Il gip Nicola  Lariccia, con le garanzie del contraddittorio fra le parti, ha disposto che la bambina fosse ascoltata da uno psicologo. Che, alla fine, ha confermato l’attendibilità della bambina.

La richiesta di patteggiamento era stata presentata anche in occasione dell’udienza preliminare, ma era stata respinta dal gup. Ieri è stata riproposta con esito differente.

L’anziano, assistito dall’avvocato Fabio Valenti, ha concordato la condanna a due anni ottenendo il beneficio della sospensione della pena. I genitori si sono costituiti parte civile con l’avvocato Anna Inguscio. Per il risarcimento, essendo stata patteggiata la pena, bisognerà avviare un procedimento in sede civile.

  Indice Giornali Indice Giornali

Indice di Indice Generale