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Da La Gazzetta del Mezzogiorno di sabato 3 marzo 2007

Il sindaco spiega le novità del regolamento edilizio

Facilitazioni alle imprese

Fai: «Potranno essere adeguati i laboratori ubicati nei seminterrati»

VEGLIE -  «Grazie all’approvazione del nuovo Regolamento edilizio, abbiamo risolto un problema che attanagliava buona parte delle imprese».

Il sindaco Fernando Fai parla della delibera, approvata nello scorso Consiglio Comunale, riguardante le modifiche al regolamento edilizio comunale per la parte che riguarda le norme igieniche e la possibilità di svolgere attività lavorativa negli interrati e nei seminterrati.

«Abbiamo uniformato - dice il sindaco - la disciplina regolamentare, attinente alle norme igieniche, con quella edilizia, che permetterà alle imprese di vedersi riconosciuto un diritto economico-commerciale: potranno infatti adeguare i luoghi fisici in cui svolgono la loro attività. E’ chiaro, però - precisa il sindaco - che il Comune ha fatto solo la parte di sua competenza: il resto lo dovranno fare gli interessati che, con l’adozione degli opportuni accorgimenti tecnici e progettuali per garantire le condizioni di salubrità degli ambienti e, previo parere della Asl, potranno ottenere le autorizzazioni necessarie».

Il sindaco Fai chiarisce poi la propria posizione sulla scelta dell’addizionale Irpef. Delibera approvata dalla maggioranza e causa di un vespaio di polemiche. La minoranza di centrodestra e di centrosinistra hanno manifestato il loro malcontento «per la nuova tassa». I consiglieri di minoranza hanno anche suggerito al sindaco che «l’imposta fosse almeno distribuita per fasce di reddito, prendendo come tetto minimo imponibile la somma di 32 mila euro».

Da parte sua, il sindaco Fai chiarisce che «il discorso sull’Irpef parte da lontano, strettamente connesso con quegli obiettivi più generali di finanza pubblica statale. Le politiche di entrata corrente ed ordinaria degli ultimi anni - spiega il sindaco - sono state caratterizzate da una ricerca di mezzi finanziari. C’è stata una diminuzione dei contributi statali pari a circa 500 mila euro. Diventa perciò impossibile garantire gli equilibri di Bilancio senza incrementare le entrate: soprattutto per assicurare una futura programmazione di interventi. E’ sembrato più rispondente a principi di equità sociale istituire l’addizionale Irpef e non aumentare di 1 o 2 punti l’Ici».

 

di Katia Manca

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di venerdì 9 marzo 2007

Fa discutere la delibera che propone alcune modifiche

Scontro sul regolamento edilizio

Sotto accusa l’atto ripresentato dopo sette mesi senza correzioni

VEGLIE -  Ancora scontro tra maggioranza e opposizione. La delibera sotto accusa è quella riguardante le modifiche al regolamento edilizio comunale per ciò che attiene alle norme igieniche e la possibilità di poter svolgere attività lavorativa negli interrati e nei seminterrati, approvata nell’ultimo Consiglio. «Una delibera davvero incomprensibile e contraddittoria - commentano i consiglieri di minoranza di centrosinistra Antonio Greco, Alessandro Aprile, Fabrizio Stefanizzi e di centrodestra Valerio Armonico e Claudio Paladini. «Si trattava di armonizzare due regolamenti comunali, quello di igiene e quello edilizio, e per fare questo semplice adeguamento la maggioranza si è incartata da sola con una delibera incomprensibile».

La bozza era stata già esaminata agli inizi di agosto scorso dalla commissione consiliare competente e, «dopo le osservazioni della minoranza non era stata presentata al Consiglio per l’approvazione». Ma dopo 7 mesi la stessa delibera, senza alcuna modifica, è stata ripresentata in Consiglio «dove la maggioranza ha preteso il voto di tutti per un atto che non è accettabile né per la forma né per i contenuti. Infatti, - denuncia Greco - se prevalgono le disposizioni del regolamento di igiene, è inutile. La bozza in discussione prevede che la deroga per l’uso degli scantinati avvenga anche per un uso abitativo. Una simile possibilità - continua Greco - comporta uno stravolgimento del fabbisogno abitativo».

Non mancano inoltre le accuse rivolte direttamente al sindaco Fai dai consiglieri Armonico e Paladini «per aver assunto in Consiglio un atteggiamento arrogante, imponendo la legge dei numeri. Il sindaco ha approvato una delibera che si trasformerà presto in enormi difficoltà per gli stessi cittadini. Non si tiene conto di problematiche che riguardano alcuni aspetti del nostro territorio; l’uso abitativo degli scantinati porterà ad ulteriori problemi in occasione di allagamenti. Il sindaco si vanta di aver risolto un problema che attanaglia buona parte delle imprese, dimenticandosi invece che il vero problema è non avere ancora una zona Pip».

Inoltre, Antonio Greco, punta il dito sull'amministrazione Fai per aver eletto Massimiliano Belloni Guerino di Taviano a ricoprire il ruolo di Revisore dei Conti del Comune. «Dal curriculum, che la minoranza ha chiesto di leggere in sala, è emerso che non ha mai fatto il revisore dei conti in un Comune».

di Katia Manca

 

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