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Dal Nuovo Quotidiano di Puglia e da La Gazzetta del Mezzogiorno di sabato 23 giugno 2007

dal Nuovo Quotidiano di Puglia del 23/06/07

«L'azienda non ha le carte in regola». Il sindaco Fernando Fai ha disposto l'incarico ad un altro gruppo

Rifiuti, il prefetto sospende la società di raccolta

 

VEGLIE - Una lettera inviata in via formale e riservata dal Prefetto di Lecce relativa all'immediata sospensione del servizio di nettezza urbana ed igiene ambientale ed in breve è stato il parapiglia.

La missiva risale a giovedì scorso e ha interessato il comune di Veglie, anche se l'amministrazione è estranea al provvedimento.

La comunicazione giunta dalla Prefettura è in realtà un provvedimento interdittivo nel quale è spiegato a chiare lettere che la ditta appaltatrice del servizio "per cui è stata espletata regolare gara nei tempi e nei termini previsti dalla vigente normativa", spiegano da Palazzo di Città, non ha le carte in regola per esercitare o meglio proseguire il servizio in questione partito, a Veglie, all'incirca cinque mesi fa.

L'appalto avrebbe avuto la durata di tre anni e mezzo ma ci sono problemi ostativi che le autorità competenti risolveranno. Nel frattempo però, al fine di evitare qualsiasi pregiudizio a danno della cittadinanza specie nel periodo estivo, l'amministrazione guidata dal sindaco Fernando Fai non avendo discrezionalità sulla questione ha immediatamente provveduto a garantire comunque il servizio di nettezza urbana con un'altra ditta abilitata. Le valutazioni definitive circa la vicenda sono invece al vaglio dei responsabili di gestione del servizio e delle autorità competenti.

«La fase gestionale e quella politica non vanno confuse- spiega il sindaco Fai- la gara che è stata a suo tempo espletata è regolare e non ne è stata impugnata l'aggiudicazione, per Veglie come per gli altri Comuni interessati». Chiaro il riferimento ai volantini diffusi in queste ore in paese da alcuni gruppi politici che attaccano l'attività della squadra di governo e lo stesso appalto di servizio d'igiene comunale mentre invece «il problema, lo ribadiamo - rimarca il primo cittadino - non attiene la nostra attività e soprattutto il servizio alla cittadinanza è garantito».

di Fabiana Pacella


da La Gazzetta del Mezzogiorno del 23/06/07

INTERVIENE IL PREFETTO: «LA GEOTEC NON È IN REGOLA»

L’opposizione: Un durissimo attacco all’amministrazione Fai: «Incompetenza
e irresponsabilità». Ma il sindaco minimizza

Revocato l’appalto della nettezza urbana
 

VEGLIE - Interrotto l’affidamento dei Servizi di Igiene urbana del Comune alla Geotec Ambiente di Veglie, la ditta appaltatrice del sevizio, in associazione temporanea di impresa con la società Manutencoop di Bologna.

La Prefettura di Lecce, con una informativa interdittiva, ha posto un diniego all’affidamento in quanto ha rilevato, nella valutazione complessiva dell’azienda, delle non meglio specificate «ragioni ostative».

Il Comune, preso atto della decisione vincolante della Prefettura, ha dovuto procedere con la revoca dell’appalto alla Geotec, con la quale in gennaio aveva stipulato un contratto di 3 anni. Contestualmente, «per garantire la continuità del servizio pubblico», l’Amministrazione comunale ha provveduto all’aggiudicazione definitiva alla «Monteco» di Lecce, ovvero la seconda classificata nella procedura di appalto.

Le reazioni politiche non si sono fatte attendere: «La vicenda pone grandi interrogativi di ordine politico e gestionale», dice Elio Spagnolo, commissario della sezione dell’Udc, «l’amministrazione Fai, già prima di bandire la gara d’appalto aveva previsto l’aumento del canone del servizio del 20 per cento, lasciando intendere che ci saremmo trovati di fronte ad una nuova società che avrebbe garantito un servizio migliore. Ci siamo trovati invece di fronte ad un servizio scadente, con un canone aumentato e con una società che non è in regola dal punto di vista tecnico-giuridico». Spagnolo pone poi una questione tutt’altro che trascurabile: «Il Comune, a 6 mesi di distanza dall’inizio del servizio non ha mai pensato di acquisire l’intera documentazione relativa alle caratteristiche della società?»

Dello stesso parere è anche Lorenzo Catamo, ex vicesindaco, esponente di Alleanza Nazionale, che invoca a gran voce «le dimissioni del sindaco Fai».

Dice Catamo: «In fretta e furia si è provveduto ad aggiudicare il servizio ad una ditta di Veglie senza attendere la verifica dei requisiti di legge. Ora il Prefetto di Lecce ci svergogna dicendoci che la ditta aggiudicataria non è in regola. Di fronte a questo madornale errore, chiediamo di sapere se l’amministrazione Fai è solo incompetente o se, invece, dietro al maldestro comportamento non vi sia qualcos’altro».

Allo scandalo grida anche Giovanni Fai , coordinatore cittadino di Forza Italia: «Tra i cittadini c’è grande delusione per tanta incompetenza e irresponsabilità. Sembra non esserci una politica seria, nè una amministrazione saggia della cosa pubblica, perché non si ha come  obiettivo il bene dei cittadini, tale da far crescere la nostra comunità».

Dall’altra parte il sindaco Fernando Fai mette un freno alla polemica affermando che «nella vicenda non ci sono delle responsabilità politiche. L’amministrazione comunale non può entrare in merito ad una informativa interdittiva della Prefettura che, tra l’altro, ha coinvolto non solo Veglie ma altri 22 Comuni».

di Katia Manca

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di domenica 24 giugno 2007

Le minoranze di centrodestra e centrosinistra chiedono la convocazione di un Consiglio urgente

«Il sindaco chiarisca la vicenda dei rifiuti»

«Se non è in grado di spiegare i motivi della revoca dell’appalto alla Geotec, è meglio che vada a casa»

 

VEGLIE - «Chiediamo che il sindaco chiarisca subito in Consiglio la vicenda dei rifiuti e ne dia conto ai cittadini con un’assemblea pubblica. E se non è in grado di fare chiarezza sul caso, si dimetta».

A parlare sono i consiglieri di minoranza in merito alla vicenda dell’appalto della nettezza urbana del Comune revocato alla ditta Geotec Ambiente di Veglie, in associazione temporanea di impresa con la società Manutencoop di Bologna. La decisione di interrompere l’affidamento del servizio alla ditta appaltatrice è stata presa dal Comune dopo aver preso atto dell’informativa interdittiva della Prefettura di Lecce. La quale ha posto un diniego all’affidamento dell’incarico alla Geotec in quanto ha rilevato, nella valutazione complessiva dell’azienda, delle non meglio specificate “ragioni ostative”. Pertanto, l’Amministrazione comunale, revocato l’incarico alla Geotec, con la quale in gennaio aveva stipulato un contratto di 3 anni, ha provveduto, «per garantire la continuità del servizio pubblico», all’aggiudicazione definitiva alla “Monteco” di Lecce, ovvero la seconda classificata nella procedura di appalto.

La vicenda ha provocato dure critiche all’amministrazione guidata dal sindaco Fernando Fai da parte degli esponenti della vita politica della cittadina. Mentre il sindaco da parte sua, ha affermato: «Nella vicenda non ci sono delle responsabilità politiche. L’'informativa interdittiva della Prefettura ha coinvolto non solo Veglie ma altri 22 Comuni».

Ma la minoranza, di centro sinistra,”Città Unita” e di centro destra “Prima di tutto i cittadini”, accusa il sindaco di minimizzare la vicenda. «Fai pur affermando - dice unanimemente la minoranza - che non può entrare nel merito della decisione prefettizia, sostiene che, al riguardo, non vi sono responsabilità politiche e, infine, che è in dolce compagnia con altri Comuni. Tutti argomenti che non si addicono a un sindaco responsabile.

Non è corretto affermare - continua la minoranza - che non vi sono responsabilità politiche lasciando intendere che le responsabilità sono solo gestionali e scaricando il tutto su dirigenti e funzionari da lui stesso nominati sulla base di un rapporto fiduciario. La vicenda che ha colpito la cittadina - continua ancora l’opposizione - non è una novità amministrativa: da quando è in carica l’amministrazione Fai ha considerato la legge, lo statuto e i regolamenti un optional. Quello che è accaduto a Veglie è un episodio molto pesante per la vita amministrativa presente e futura, dai contorni ancora poco chiari e perciò richiede molta prudenza». «Senza dimenticare - aggiungono i consiglieri dell’opposizione - che noi già da tempo abbiamo sollevato contestazioni sulle modalità di applicazione del contratto di appalto, ora revocato, con particolare riferimento alla raccolta differenziata e ai vari servizi che doveva
offrire in più, grazie ai quali si era aggiudicato l’appalto, e né la parte politica, né dirigenziale si era ancora preoccupata di far applicare ».

di Katia Manca

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di martedì 26 giugno 2007

Il segretario dei Democratici di sinistra sollecita il primo cittadino a far luce sul caso Geotec

Rifiuti, i Ds chiedono chiarezza

«Fai spieghi pubblicamente i criteri della revoca e la natura degli incarichi»

 

VEGLIE - «Il sindaco chiarisca la questione ai cittadini in un assemblea pubblica». Sul caso Geotec Ambiente di Veglie scendono in campo anche i Democratici di sinistra. La vicenda, che coinvolge l’intera amministrazione Comunale, riguarda la cessazione dell’affidamento dei Servizi di Igiene urbana del Comune alla Geotec Ambiente di Veglie, la ditta appaltatrice del sevizio, in associazione temporanea di impresa con la società Manutencoop di Bologna. L’amministrazione Comunale ha revocato l’incarico alla ditta, dopo aver stipulato con questa a gennaio scorso un contratto per tre anni, sulla base di una informativa interdittiva da parte della Prefettura di Lecce. La quale ha posto un diniego all’affidamento dell’incarico alla ditta in quanto ha rilevato, nella valutazione complessiva dell’azienda, delle non meglio specificate “ragioni ostative”. Il Comune, «per garantire la continuità del servizio pubblico», ha provveduto all’aggiudicazione definitiva alla “Monteco” di Lecce, ovvero la seconda classificata nella procedura di appalto.

«L'amministrazione Comunale non è autorizzata a minimizzare sulla nota della Prefettura - dice Salvatore Cipolla, segretario del partito dei Democratici di Sinistra per la sezione di Veglie - Il sindaco Fernando Fai, nell’attesa che gli organismi dello Stato facciano chiarezza sulla questione, deve informare i cittadini, destinatari dell’esoso servizio, sull'accaduto. Nello specifico, riteniamo sia importante - continua Salvatore Cipolla - spiegare quali sono state le procedure adottate nella gara d’appalto; i criteri di valutazione per l’affidamento; le eventuali inadempienze tecnico-amministrative; i lati oscuri collegati alla vicenda, ancora prima della gara».

«Le diverse procedure devono essere spiegate ai cittadini. Inoltre - conclude Salvatore Cipolla - auspichiamo che l’amministrazione Comunale possa mettere a disposizione dell’intera cittadinanza, per una maggiore comprensione della vicenda, non solo documenti e fatti di cui è a conoscenza, ma anche ruoli e incarichi, al fine di favorire la ricerca di corrette soluzioni e dissipare così ogni eventuale rapporto tra politica e affari».

di Katia Manca

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di martedì 3 luglio 2007

L’opposizione punta il dito sull'ordine del giorno del Consiglio Comunale:

« L’Assise ignora il caso rifiuti»
 

VEGLIE - «E’ stato convocato il Consiglio comunale senza fare alcun accenno alla grave vicenda della revoca dell’appalto della nettezza urbana».

L’opposizione punta il dito sull'ordine del giorno del Consiglio Comunale, previsto per oggi alle 18, «in cui non si fa alcuna menzione all’interruzione dell’affidamento dei Servizi di Igiene urbana del Comune alla Geotec Ambiente di Veglie».

A giugno scorso, il Comune, sulla base di un informativa interdittiva della prefettura di Lecce, ha revocato l’incarico alla ditta appaltatrice, con la quale a gennaio aveva stipulato un contratto di tre anni. La prefettura ha posto un diniego all’affidamento dell’incarico ritenendo inadeguata la documentazione fornita dall’azienda. Contestualmente, per dare continuità al servizio, il Comune ha provveduto all’aggiudicazione definitiva alla Monteco, ovvero la seconda classificata nella procedura d’appalto.

Le minoranze, di centrosinistra e di centrodestra, hanno più volte chiesto al sindaco di chiarire la vicenda dei rifiuti attraverso il Consiglio Comunale o con un assemblea pubblica.

Una sollecitazione espressa a gran voce anche da altri esponenti della vita politica della cittadina. In particolare, da Lorenzo Catamo, esponente di An, da Elio Spagnolo dell’Udc, da Giovanni Fai, coordinatore cittadino di Forza Italia, e da Salvatore Cipolla, segretario del partito dei Ds per la sezione di Veglie.

«Quello di oggi - dice la minoranza unita - è un Consiglio comunale convocato, in seduta straordinaria, ben 10 giorni prima, per evitare la presentazione di una interpellanza o di un punto aggiuntivo all’ordine del giorno da parte della minoranza. Pertanto - continua l’opposizione - per la seduta del Consiglio comunale, stiamo preparando forme di protesta nei confronti del presidente del Consiglio e del sindaco».

«Sulla vicenda non una conferenza dei capigruppo, non una commissione consiliare sull'argomento - prosegue la minoranza - Ancora una volta sindaco e presidente del Consiglio dimostrano insensibilità istituzionale e mancanza di rispetto verso i cittadini».

di Katia Manca

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di sabato 7 luglio 2007

Veglie, caso rifiuti chieste le dimissioni di De Bartolomeo
 

VEGLIE - All’indomani del Consiglio comunale l’opposizione chiede la revoca del presidente del Consiglio, Antonio De Bartolomeo. Una decisione presa dalle minoranze, di centrosinistra e di centrodestra, a fronte «delle inadempienze rispetto ai compiti affidatigli. Il presidente del Consiglio comunale - dice unanimemente l’opposizione - non ha ammesso alla trattazione un nostro ordine del giorno in merito all’affidamento dei servizi di Igiene urbana.

Nell’ordine del giorno - spiega l’opposizione - abbiamo chiesto al sindaco Fernando Fai di convocare una assemblea aperta per spiegare ai cittadini quello che è accaduto al servizio e a quale contenzioso va incontro il Comune».

L’ente nel giugno scorso ha interrotto l’affidamento dei Servizi di Igiene alla Geotec Ambiente, la ditta appaltatrice del servizio, sulla base di un informativa interdittiva della Prefettura. La quale ha posto un diniego all’affidamento dell’incarico ritenendo inadeguata la documentazione fornita dall’azienda. Contestualmente, il Comune, per assicurare il servizio, ha provveduto all’aggiudicazione definitiva alla seconda classificata, la Monteco. La richiesta di un’assemblea pubblica che chiarisca la questione non giunge solo dai consiglieri di minoranza, ma è stata espressa a gran voce anche da altri esponenti della vita politica. Inoltre, le dimissioni del presidente del Consiglio vengono chieste dalla minoranza anche per un’altra questione delicata: «La maggioranza ha approvato la delibera sull'adozione del progetto definitivo del Piano per gli Insediamenti produttivi con innumerevoli vizi di illegittimità. Il progetto - dicono i consiglieri d’opposizione - non reca nessuna copertura finanziaria; i soldi per espropri e opere di urbanizzazione non ci sono; mancano i pareri dei tecnici e degli esperti nonostante la norma prevede l’acquisizione dei pareri al momento dell’approvazione del progetto definitivo. La vicenda è stata resa nota al Prefetto».

di Katia Manca

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