Indice di Indice Generale                            Indice Giornali Indice Giornali

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di venerdì 5 settembre 2008

L'allarme della pro loco e delle strutture ricettive
«Il sansificio rischia di uccidere le attività turistiche»

VEGLIE - «Con la realizzazione del sansificio in contrada "La Casa", le nostre aziende agrituristiche saranno costrette a chiudere».  A lanciare l'allarme è Antonio Costantini, presidente dell'associazione "Salento Terra d'Arneo", che riunisce 24 strutture ricettive, agrituristiche e del turismo rurale, situate nei dintorni dell'impianto della Oil Salento di Luigi Panarese.

«Bisogna scongiurare aggressioni e interventi inadeguati che potrebbero penalizzare gli sforzi di molti operatori del settore turistico e agricolo. Non si può insediare un impianto industriale - dice Costantini - nel territorio rurale dell'Arneo, oggi a vocazione anche turistica». Nella zona sono decine infatti le strutture che svolgono attività nell'ambito del turismo, della tutela, valorizzazione e promozione del territorio. Aziende agrituristiche, ubicate in immobili di pregio dell'architettura rurale, (masserie, dimore stanche, case coloniche, ville liberty), comprendenti circa 250 posti letto, che non solo si dedicano alla produzione dei prodotti agricoli, ma che danno vita anche ai laboratori didattici rivolti alle scuole. "Dopo l'apertura dell'impianto, con 13 mila quintali di sansa al giorno, bambini e insegnanti, continua Costantini - rifiuteranno di frequentare nelle nostre aziende i laboratori ludici e didattici sull'ambiente e il paesaggio rurale. Un grave danno economico irreparabile per le nostre aziende. Inoltre, l'azienda Panarese, - conclude Costantini - promette posti di lavoro all'interno dell'opificio, 50 unità di cui 30 stagionali, ma in ognuna della nostre  aziende ci sono in media  5 persone impiegate tutto l'anno, per un totale di  120 lavoratori, che rischiano di essere licenziati a causa della mancanza di turisti. Chi verrebbe infatti a soggiornare in un luogo dove l'area è insalubre a causa dei fumi dell'impianto?», domanda Costantini.

Dalla parte degli operatori turistici della zona si schiera anche la Pro Loco. «Lo sviluppo economico ed occupazionale - dice Emanuela Pispico, presidente della Pro Loco di Veglie - non può affermarsi a scapito della vocazione turistica del territorio, della tutela dell'ambiente, e tantomeno a danno della salute dei cittadini».

Katia Manca

Opposizione all'attacco
«Il sindaco revochi il nulla osta all'impianto»

VEGLIE - «L'opposizione ha avuto il merito di denunciare quanto si andava consumando nel silenzio, non accettando che decisioni cosi importanti fossero formulate nel chiuso del Palazzo».

La risposta della minoranza di centro sinistra e di centro destra, (Antonio Greco, Alessandro Aprile, Fabio Stefanizzi, Valerio Armonico, Claudio Paladini, Giovanni Carlà), in merito alle accuse rivolte dal sindaco Fai sulla questione sansificio, non si fa attendere. Il sindaco aveva parlato di accuse strumentali. Immediata la replica della minoranza: «Il sindaco in maniera furbesca, per non rispondere all'invito di annullare l'autorizzazione rilasciata all'impresa sposta il tiro e si scredita da solo. Non ascolta i 60 mila abitanti del comprensorio che si sentono minacciati per la propria salute. Le sue scelte - continuano i consiglieri - sono attaccate anche dal suo partito che cerca di prendere le distanze. Dichiara che la situazione è sotto controllo e che l'impianto, prima di essere attivato, sarà sottoposto a verifiche, come se non fossero messi a verifica il sansificio di Maglie, la Centrale di Cerano e l'Ilva di Taranto, i cui disastri ambientali sono sotto gli occhi di tutti».

Quanto alla strigliata di Fai al consigliere di maggioranza, Stefania Capoccia, accusata di nutrire malumore per l'esclusione dalla giunta, è lo stesso consigliere a replicare. «La mia battaglia - dice - per il rispetto della legge sulle Pari opportunità è stata vinta. Forse il sindaco ha dimenticato che non ho accettato la sua proposta di far parte della giunta. Ribadisco che, durante l'ultimo Consiglio, non potevo dare l'ok al sansificio, in quanto sul progetto in questione non sono mai stata informata».

k.m.

 

 

 

Dal Nuovo Quotidiano di Puglia e da La Gazzetta del Mezzogiorno di sabato 6 settembre 2008

dal Nuovo Quotidiano di Puglia   6/09/08

Il sindaco chiede di annullare l'autorizzazione alla "Oil Salento", ma il tecnico replica «Non ci sono motivi validi»
«Fermare il sansificio? Nossignori»

 

VEGLIE - Nessuno stop al sansificio di Veglie, almeno per ora. Di ieri la risposta dell'architetto Antonio Anglano, responsabile tecnico comunale del settore  urbanistica e firmatario del nulla osta all'avvio dei lavori, all'invito del sindaco Fernando Fai ad una tempestiva valutazione delle due istanze di annullamento in autotutela del procedimento unico e del permesso di costruire in sanatoria al fine poi di richiedere una valutazione d'impatto ambientale. Richieste, avanzate anche da cittadini e associazioni, respinte. Per la prima istanza «gli elementi evidenziati non sono idonei e sufficienti a sostenere l'illegittimità dell'azione amministrativa», scrive Anglano, e per la seconda «non sussistono motivazioni per procedere all'annullamento», dice.

I maligni pensano ad un possibile accordo ufficioso e a stanze chiuse tra amministratori e tecnici. Sta di fatto però, che alla luce del sole invece l'amministrazione è pronta ad andare avanti promovendo «iniziative per approfondire ogni aspetto tecnico, giuridico e amministrativo della questione - preannuncia Fai - per fugare ogni dubbio sulla correttezza dell'iter».

A breve quindi potrebbe arrivare la richiesta di nuovi pareri tecnici. Intanto è attesa per il doppio vertice in Provincia lunedì finalizzato ad attivare un tavolo tecnico con la Oil Salento e ad avviare un'azione concordata con gli altri comuni del comprensorio.

Quanto ai pareri che l'amministrazione comunale chiederà «qualora dovessero evidenziare i vizi procedurali sostanziali denunciati da alcuni sindaci - aggiunge Fernando Fai - l'amministrazione non esiterà a formalizzare all'architetto Antonio Anglano un ulteriore indirizzo per l'annullamento in autotutela dei provvedimenti riguardanti il sansificio».

Intanto l'assessore comunale esterno alla Sanità Maria Calcagnile, subito dopo l'affissione di manifesti in paese ieri sera firmati dall'opposizione in cui vengono elencati i "favorevoli" al sansificio, chiarisce: «E' tutto falso, compaio anche come favorevole nel sito Internet ma non è vero. Sono contraria, non ho nemmeno preso parte alle riunioni ad hoc per protesta e lunedì probabilmente rassegnerò le mie dimissioni».

L'argomento sarà oggetto di un dibattito pubblico in contraddittorio organizzato per lunedì sera alle 18.30 a Veglie cui prenderanno parte tecnici, esperti, amministratori, rappresentanti della Oil Salento e non solo che si preannuncia particolarmente "caldo". Anche perché due dati reali emergerebbero dalle risultanze del consiglio comunale monotematico tenutosi nei giorni scorsi a San Pancrazio Salentino, vicino comune del Brindisino, per discutere il problema del mega sansificio che la Oil Salento vorrebbe realizzare ad un tiro di schioppo dai confini sampancraziesi, in un territorio che interessa, appunto, diversi comuni della provincia di Lecce e della provincia di Brindisi.

Il primo dato, quello più significativo, è costituito dal fatto che, almeno per questa volta, di fronte a quella che viene considerata una minaccia concreta per l'ambiente e per l'economia del paese, maggioranza ed opposizione hanno dimostrato unità di intenti e coesione all'insegna della più totale responsabilità. Il secondo dato, purtroppo, è quello che induce ad una riflessione sicuramente meno incoraggiante: quell'aula consiliare semivuota nella parte del pubblico proprio nella sera in cui i rappresentanti delle istituzioni discutevano di un problema che potrebbe trasformarsi in minaccia seria per il futuro di tutti, è come una spia rossa che segnala il pericolo che i cittadini, forse, non hanno ancora percepito la vera entità dei rischi  derivanti da quell'impianto che potrebbe sorgere praticamente sulla loro porta di casa.

Il consiglio comunale, comunque, ha approvato all'unanimità, facendola propria, la delibera di giunta redatta nei giorni scorsi in reazione all'approvazione giudicata affrettata del progetto da parte dello Suap del comune di Veglie, condividendo, inoltre, l'iniziativa assunta dal sindaco di San Pancrazio Domenico Francone che ha incontrato i sindaci dei paesi interessati proprio al fine di concordare e portare avanti iniziative comuni tese a fare chiarezza sulla vicenda.

Fabiana Pacella


da La Gazzetta dl Mezzogiorno   6/09/08

L'architetto del settore urbanistica respinge le due istanze di annullamento in autotutela
Sansificio,  «avanti tutta» ma il sindaco chiede lumi

La maggioranza intanto è pronta a coinvolgere esperti esterni al Comune per chiarire la questione

VEGLIE - Il dirigente comunale del settore Urbanistica riconferma il via libera al sansificio, ma l'amministrazione guidata dal sindaco Fernando Fai intende continuare ad approfondire ogni aspetto della questione. L'architetto Antonello Anglano dunque, ha respinto le due istanze di annullamento in autotutela presentate dal Comitato «Ambiente Sano» e dallo studio legale Manelli degli atti riguardanti la «Oil Salento» di Luigi Panarese. Ma andiamo per ordine.

L'istanza avanzata dal Comitato riguarda il provvedimento «con il quale si è autorizzato, dal punto di vista urbanistico-edilizio, l'impianto, al contempo sanando delle opere abusive costruite dall'azienda». Quella presentata da oltre cento cittadini lamenta «le lesioni gravi sia sul profilo urbanistico-edilizio quanto su quello ambientale».

«Quanto alla prima istanza», spiega il sindaco Fai, che aveva invitato il tecnico ad una sollecita valutazione, «il funzionario ha affermato di essere dell'opinione che gli elementi portati alla sua attenzione non  sono "di per sé idonei e sufficienti a far sostenere l'illegittimità dell'azione amministrativa ad oggi esercitata", mentre sulla seconda istanza ha sostenuto che non sussistono, sotto il profilo della legittimità del provvedimento motivazioni sufficienti tper procedere all'annullamento". Nel prendere atto delle decisioni del tecnico e delle preoccupazioni espresse dalla cittadinanza, pienamente condivise dalla maggioranza, è nostra intenzione», annuncia Fai, «valutare l'opportunità di richiedere altri pareri tecnici esterni e, se questi rileveranno i vizi procedurali denunciati dai sindaci del comprensorio, non esiteremo a formalizzare al dirigente un ulteriore indirizzo per annullamento in autotutela dei provvedimenti riguardanti il sansificio». Ma non è tutto: «Inoltre parteciperemo alle riunioni stabilite per lunedì e martedì prossimi dalla Provincia, per attivare un tavolo tecnico con l'impresa e per avviare un'azione concordata con gli altri Comuni dell'area».

Katia Manca

 

 

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di sabato 6 settembre 2008

L'assessore regionale «boccia» l'iter del progetto
«Occorre una variante al Prg per realizzare l'impianto»

VEGLIE - «Il sansificio della Oil Salento, senza una variante allo strumento urbanistico, non può essere collocato in zona agricola ed è necessario avere l'autorizzazione paesaggistica per le opere esterne all'impianto realizzate dall'impresa».

L'assessore all'Assetto del territorio della Regione, Angela Barbanente, interpellata sulla questione urbanistica del sansificio di contrada "La Casa" dal consigliere di minoranza Antonio Greco, chiarisce alcuni aspetti controversi della vicenda, sottolineati alla maggioranza Fai dalla minoranza di centrosinistra e di centrodestra.

Nello specifico, sono due i quesiti posti dal consigliere Greco. Il primo: Un impianto per la lavorazione della sansa con solventi, considerata legislativamente non un sottoprodotto ma "un rifiuto avviato a riciclo", all'interno di un ex pomodorificio, può essere collocato in zona agricola secondo il Piano regolatore vigente o ha bisogno di una variante urbanistica? «Il caso in esame - dice Barbanente - implica una riconversione della destinazione d'uso dell'immobile da impianto produttivo agro-industriale, prima appunto ex pomodorificio, ad impianto industriale, in quanto muta il ciclo merceologico dell'attività. Ciò comporta una variante allo strumento urbanistico vigente».

Il secondo quesito riguarda l'espianto di 40 alberi d'ulivo senza alcuna autorizzazione per fare spazio ad una vasca di 600 metri quadrati, per il deposito di sansa umida all'aperto. Secondo il tecnico comunale l'autorizzazione paesaggistica non va richiesta trattandosi di intervento su edifici industriali conformi agli strumenti urbanistici. «Ma è davvero così - chiede il consigliere - o è necessaria l'autorizzazione paesaggistica?». Pronta la risposta dell'assessore regionale: «L'impianto ricade in ambito territoriale esteso "C" del Putt/P, ed anche se non comporta aumenti volumetrici, prevede però sistemazioni esterne di una certa rilevanza per le quali è necessario pervenire al rilascio di specifica autorizzazione paesaggistica».

k.m

 

Il caso dell'opificio di veglie tiene banco per ore in consiglio a Salice
Da Salice un coro di «no» contro Oil Salento ma solo fra aspri litigi

SALICE - Tutti contro il sansificio, ma maggioranza e opposizione litigano sull'ordine del giorno presentato dall'Amministrazione contro l'impianto della Oil Salento. L'apposita delibera, sottoposta all'attenzione del Consiglio dell'altra sera, è stata approvata con i soli voti della maggioranza. La minoranza, alla conclusione della discussione durata quasi quattro ore, non ha partecipato al voto. La seduta, convocata per discutere sei argomenti (compreso il Conto consuntivo del 2008), ha riservato non poche sorprese, compresa l'inaspettata partecipazione, fra il pubblico, del sindaco di Veglie Fernando Fai. I lavori, che prevedevano l'esame della delibera contro il sansificio in coda al Consiglio, sono iniziati con l'unanime accoglimento della proposta di inversione dell'ordine del giorno presentata dalla minoranza.

E' toccato al sindaco Donato De Mitri, dunque, introdurre l'argomento. Il primo cittadino, dopo aver illustrato le diverse fasi della vicenda, ha comunicato le decisioni adottate dai sindaci del comprensorio durante la recente riunione di San Pancrazio.

«Il Comune di Salice», ha detto, «è stato designato capofila per l'azione giudiziaria, dinanzi al Tar, contro il Comune di Veglie. Il collegio di avvocati sarà formato da Adriano Tolomeo e Pietro Quinto».

De Mitri ha poi spiegato che il ricorso amministrativo avrà l'obiettivo di dimostrare l'errata procedura autorizzatoria, curata direttamente dal responsabile del Suap di Veglie, riguardante il sansificio.

«L'impianto in questione», ha spiegato, «non è di tipo agricolo come è stato ritenuto. Si tratta, invece, di un grande opificio industriale per il quale bisognava approvare in Consiglio una concessione in deroga allo strumento urbanistico».

De Mitri ha poi smentito la presentazione di esposti alla Procura della Repubblica relativi alla vicenda.

La successiva discussione si è aperta con una proposta non sostanziale di emendamento, al testo della delibera, presentata dal consigliere di maggioranza Salvatore Mogavero.

Sono intervenuti, dunque, Rinaldo Innocente e Cosimo Gravili (consiglieri d'opposizione); Gaetano lanne, Vincenzo Marinaci e Paolo Quaranta (della maggioranza). I primi due hanno rimproverato a De Mitri di non aver tenuto conto della richiesta della minoranza per la convocazione di un Consiglio monotematico sull'argomento e di non aver coinvolto nella vicenda i cittadini. Gravili, poi, ha anche aggiunto: «L'ordine del giorno della maggioranza e stato fatto nel chiuso del palazzo. De Mitri ha voluto fare il primo della classe». I consiglieri di maggioranza, da parte loro, hanno difeso l'operato del sindaco. Dopo la prima ora di discussione si è avuto un colpo di scena. L'opposizione, dopo aver ottenuto una breve sospensione del Consiglio, ha presentato una mozione per il ritiro della delibera e la convocazione di una nuova seduta «aperta» e monotematica contro il sansificio allo scopo di approvare un documento unitari. La stessa proposta era stata ipotizzata, in fase di precedente discussione, da Quaranta. La maggioranza, però, ha respinto la mozione. A questo punto il confronto fra le parti si è acceso. Durante le dichiarazioni di voto, oltre a Mogavero, Marinaci, Gravili, lanne, Innocente e De Mitri, sono intervenuti anche i consiglieri d'opposizione Tonino Rosato e Giampiero Manno.

Rosario Faggiano

 

 

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di domenica 7  settembre 2008

L'assemblea degli iscritti del Partito democratico di Salice boccia il progetto della vicina Veglie

SALICE - L'assemblea degli iscritti del Pd dice «no» al sansificio di Veglie. La riunione, che si è tenuta nel centro parrocchiale, si è svolta l'altra sera.

«Gli iscritti», dice il segretario cittadino Emanuele Fina, «hanno espresso netta contrarietà all'impianto. Il sansificio, oltre ad essere dannoso per la salute dei cittadini, porterebbe ricadute negative sulle possibilità di sviluppo agricolo e turistico del territorio. La sua realizzazione, inoltre, sarebbe in contrasto con la politica di valorizzazione delle risorse naturali e culturali che la Provincia di Lecce persegue con ottimi risultati. L'assemblea ha deliberato: sostegno al Comitato Ambiente sano, partecipazione alla manifestazione del 21 settembre, promozione di un'assemblea degli iscritti del Pd del Nord Salento ed eventuale adesione al ricorso al Tar».

Sullo stesso argomento si riuniranno domani le sezioni di Veglie del Pd e della Sinistra Democratica per il socialismo europeo. L'appuntamento è alle 18.30, presso la Struttura fieristica di via Salice. E' prevista la partecipazione di amministratori, tecnici, operatori del settore ambientale e di associazioni.

r.f.

 

 

Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di lunedì  8  settembre 2008

L'assessore Scognamillo ed il primo cittadino incontrano la Oil Salento. Domani tocca ai sindaci
Tavolo in Provincia sul sansificio

VEGLIE - Doppio incontro in provincia sulla questione sansificio di Veglie. Alle 10 di oggi negli uffici dell'assessorato all'Ambiente incontro tra Provincia, Comune e Oil Salento. Domani alle 9.30 incontro invece con tutti i sindaci del comprensorio. Importante però sarà il dibattito di stasera alle 19 al centro polifunzionale di via Salice a Veglie organizzato dai locali coordinamenti di Pd e Sinistra Democratica, dibattito aperto a scopo informativo per la cittadinanza e non solo.

Intanto il coordinamento cittadino del Pd "esprime la propria perplessità circa l'installazione dell'impianto di proprietà della Oil Salento srl, assentito dall'ufficio tecnico del comune e si dichiara contrario a  tali forme di sviluppo del territorio, al modus operandi dell'amministrazione che avrebbe  potuto informare la cittadinanza sugli intendimenti dell'impresa in quella particolare zona del territorio". In particolare "in accordo con il sentire comune il Pd di Veglie sostiene la tutela della salute dei cittadini nonché la salvaguardia dell'ambiente circostante dichiarandosi favorevole ad uno sviluppo sostenibile del territorio e condiviso dalle parti sociali. A tal fine il coordinamento aderirà all'eventuale apertura di un tavolo permanente di studio e confronto circa l'argomento sansificio anche con l'ausilio di esperti in materia con il precipuo scopo di illustrare più dettagliatamente gli aspetti tecnici e amministrativi dell'impianto. Da qui il plauso all'operato dell'Amministrazione provinciale promotrice dell'autorizzazione di V.i.a. volta ad ottenere maggiore chiarezza sugli effetti dell'impianto.

Dalla sinistra democratica vegliese il coordinatore Davide Sabato spiega «siamo consapevoli delle prospettive economiche che la struttura potrebbe avere anche dal punto di vista occupazionale però tutto deve essere fatto con criterio tutelando anche gli interessi dei lavoratori, dei cittadini e la salubrità dell'aria. È opportuno quindi fare una seria e ponderata via affinchè interessi supremi non vengano lesi. I tecnici devono essere esperti e super partes. Se la struttura sarà portata a termine, che almeno ci siano apparecchiature e controlli degli organi e con mezzi competenti sulle emissioni».

Al dibattito di stasera, moderato dalla giornalista Fabiana Pacella, prenderanno parte tra gli altri il professor Luigi De Bellis dell'Università del Salento, Giovanni Lagioia di Confindustria Lecce, esperti chimici e fisici, l'ingegner Causo della Multiservice di Copertino, Nicolino Sticchi della commissione ambiente della provincia, rappresentanti di Legambiente e della Lega contro i Tumori.

 

 

Dal Nuovo Quotidiano di Puglia  di martedì 9  settembre 2008

Meeting tecnico ieri in Provincia e in paese. I residenti chiedono rassicurazioni
Il sansifico della discordia

 

VEGLIE - È stato un incontro a porte chiuse quello che si svolto ieri mattina e che è andato avanti per ore presso l'assessorato all'Ambiente della Provincia di Lecce in via Botti. Un meeting tecnico il cui punto centrale era la questione sansificio di Veglie e a cui hanno preso parte, oltre all'assessore provinciale al ramo Gianni Scognamillo, il sindaco di Veglie, Fernando Fai, Mauro Spagnulo della Oil Salento srl e il socio Gigi Panarese. Al vaglio la decisione sulla possibilità di valutazione d'impatto ambientale e tutti i risvolti tecnici della questione. Il sansificiò è inoltre stato il tema dell'incontro con contraddittorio che si è  svolto ieri sera in paese a cui hanno preso parte tecnici, esperti chimici e fisici, amministratori, diretti interessati facenti parte della ditta, oltre ad ambientalisti e cittadini. Sono proprio loro, infatti, a chiedere maggiori garanzie sul possibile inquinamento da parte dell'impianto che non è stato bloccato ma che anzi prosegue nei lavori. Vero infatti che funzionerà solo tre mesi l'anno ma chi garantisce alla cittadinanza che nel restante periodo non si bruci dell'altro? Insomma è necessario un controllo accurato. La posizione più ferma, in questo senso, è proprio quella di Nicolino Sticchi, presidente della commissione ambiente della Provincia che vuole che ci siano degli organi al di sopra delle parti a valutare i parametri della struttura «la Provincia controllerà che tutto venga rispettato - spiega - altrimenti si procederà penalmente».

E intanto stamattina alle 9.30 un nuovo incontro in via Botti con i sindaci dei comuni del comprensorio.

 

L'appello di Mocellin, capogruppo consiliare del Pd di Novoli
«Aprire un dibattito con i cittadini su temi importanti come questo»

 

NOVOLI - Dura presa di posizione del consigliere comunale di minoranza di Novoli Roberto Mocellin (capogruppo consiliare Pd Novoli) che interviene nel già aspro dibattito sulla costruzione del sansificio sito in località "la casa" a Veglie.

«Non è più ammissibile amministrare i nostri paesi in modo così disinvolto e soprattutto mostrando una tale insensibilità verso il diritto dei cittadini di sapere e di partecipare alle scelte che riguardano il futuro di questa collettività - dichiara Mocellin -. Le Amministrazioni comunali di qualunque colore esse siano, devono smetterla di considerare la casa comunale come un ente di esclusiva pertinenza e proprietà». E' fondamentale secondo il capogruppo del Pd aprire un dialogo con la cittadinanza su argomenti così importanti «col fine principale di illustrare tutti gli aspetti della proposta, sia positivi che negativi, evitando presentazioni propagandistiche o, peggio, usando il ricatto occupazionale. Credo che sia il momento di convocare tutti i Consigli Comunali a nord di Lecce ed a sud di Brindisi per decidere del futuro di quest'area tenendo in considerazione la nostra naturale vocazione agricola e turistica».

FDP

 

 

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di martedì 9 settembre 2008

Il consigliere provinciale Roberto Schiavone allarmato sull'ipotesi del sansificio
«Il parco del Negroamaro non è patria per opifici»

VEGLIE - «Atterrisce pensare che nel cuore del Parco del Negroamaro possa nascere un sansificio». A parlare è a consigliere provinciale delegato per il Parco del Negroamaro Roberto Schiavone, allarmato per una possibile messa in opera dell'impianto della Oil Salento sul territorio dell'Arneo, dove «prendono vita produzioni di vino importantissime. L'impianto in questione - dice Schiavone - non è conforme al progetto del Parco del Negroamaro, che cerca, sin dalla sua nascita, di tutelare, promuovere e migliorare ogni tipo di filiera, dall'agrolimentare a quella turistica. Non è possibile pensare che l'installazione di un sansificio non possa avere conseguenze negative per le produzioni agricole».

Il progetto del Parco del Negroamaro è nato su misura per il territorio rurale del Nord Salento, a cui ha aderito anche la Provincia di Brindisi, con l'obiettivo di valorizzare e promuovere le produzioni vitivinicole ed olivicole, il patrimonio artistico, architettonico, storico, culturale e rurale del territorio delle province salentine, attraverso identità, integrazione, innovazione, internalizzazione e qualità. In quest'area di grande fascino, che ha ispirato generazioni di artisti, sono presenti esemplari d'ulivi e querce secolari, muretti a secco a ridosso di vie messapiche, trulli, paiare, masserie, ville coloniche, frantoi ipogei medievali.

Questa è la terra del vino rosso Negroamaro, ricchezza del Nord Salento, custodito e lavorato nelle diverse aziende sparse sul territorio. «Dopo la chiusura del sansificio nel Comune di Campi - dice il consigliere Schiavone - la storia si ripete. Ma è davvero opportuno cancellare la vocazione del territorio in virtù di qualche investimento che sicuramente sarà produttivo dal punto di vista economico, ma che non da stabilità dal punto di vista  ccupazionale e che compromette senza dubbio l'ambiente circostante? Se l'impianto sarà attivato - conclude Schiavone - allora vorrà dire che sul nostro territorio ben altre cose saranno ammissibili, lasciandolo senza scampo».

Intanto, oggi, il comitato "Ambiente Sano" incontrerà cittadini e associazioni per discutere del progetto. Appuntamento alle 19 presso l'ex Convento dei Francescani.

Katia Manca

 

L'incontro in Provincia
L'azienda non molla e avanza altre  ipotesi per il suo progetto

VEGLIE - Il progetto del sansificio e le ipotesi di miglioramento dello stesso, avanzate dalla Oil Salento, passano sotto la lente di ingrandimento dei tecnici provinciali. E' quanto emerso durante l'incontro tenutosi ieri tra Provincia, Comune di Veglie e azienda Panarese negli uffici dell'assessorato all'Ambiente.

Oggi, invece, alle 9.30 a Palazzo dei Celestini, ai sindaci dei Comuni di Campi Salentina, Carmiano, Guagnano, Leverano, Nardò, Porto Cesareo, Salice Salentino e Veglie, verranno rese note le valutazioni effettuate. 

k.m.

 

 

Dal Nuovo Quotidiano di Puglia e da La Gazzetta del Mezzogiorno di mercoledì 10 settembre 2008

dal Nuovo Quotidiano di Puglia   10/09/08

La svolta:  dopo le proteste la Oil Salento ci ripensa. Una nuova produzione e niente inquinamento
Sansificio, si cambia progetto

 

VEGLIE - Svolta nella questione sansificio a Veglie. Ufficializzata solo ieri mattina, nell'incontro in Provincia con gli amministratori di Veglie, Salice, Leverano, San  Pancrazio e San  Donaci, la proposta della Oil Salento srl di rivedere il progetto o meglio ritirare il vecchio e presentarne uno nuovo.

Il primo prevedeva infatti la produzione di olio alimentare, l'esano e di nocciolino di sansa, combustibile da biomasse. Secondo il nuovo progetto invece l'impianto produrrebbe solo nocciolino cui peraltro pare molto interessato il comune di Leverano che lo sostituirebbe al gasolio utilizzato per riscaldare le serre con l'ovvia diminuzione di costi ed impatto ambientale e la chiusura della filiera corta. Sempre che, come previsto, si utilizzino le sanse prodotte in zona. Restano le perplessità della popolazione accorsa in massa all'incontro con tecnici ed esperti svoltosi lunedì sera in paese, in cui si sono toccati anche toni polemici ma alla luce delle ultime novità la questione cambia considerevolmente.

«Certo le facce del problema restano due -sono le parole dell'assessore provinciale all'ambiente Gianni Scognamillo- da un lato l'aspetto urbanistico di cui non è competente la Provincia, che vede pareri difformi e contrapposti e per il quale si profila un possibile ricorso al tar da parte dei sindaci».

Pare risolta invece la questione ambientale e di salubrità dell'aria. «Il nuovo progetto - sottolinea Scognamillo - ci fa stare più tranquilli per quanto tengo a ribadire che il nostro ente controllerà e monitorerà costantemente cicli di lavorazione ed emissioni dell'impianto anche se non dovrebbero esserci problemi di diossina qualora dovesse passare il secondo progetto».

Insomma, gli occhi attenti delle amministrazioni ci sono. Anche il sindaco di Veglie Fai lo ha più volte ribadito, facendosi portavoce delle istanze dei cittadini e specificando che un sindaco non può annullare un provvedimento come quello autorizzato, in questo caso, dal tecnico comunale poiché commetterebbe un abuso e massimi controlli aveva preannunciato il professor Nicolino Sticchi l'altra sera. In bilico anche la richiesta di valutazione d'impatto ambientale, praticamente inutile se il progetto cambierà.

Ora l'attesa è per la conferenza dei servizi fissata al 12 settembre, a meno che la Oil Salento non presenti il nuovo progetto prima di quella data..

Fabiana Pacella


da La Gazzetta dl Mezzogiorno   10/09/08

L'azienda si dice pronta a lavorare con sostanze non inquinanti
«Nocciolino, non olio» arriva il passo indietro mai sindaci non ci stanno

Le proposte della Oil Salento ieri al vaglio dei Comuni, ma l'opificio continua a non piacere

VEGLIE - La Oil Salento è pronta a modificare il proprio progetto. Produrrà nocciolino di sansa e non olio di sansa che comporterebbe la lavorazione con l'n-esano, sostanza inquinante. Queste le ipotesi avanzate dall'azienda durante l'incontro in Provincia, passate al vaglio dei tecnici provinciali e comunicate ieri ai primi cittadini del comprensorio, contrari all'avvio del sansificio.

Sulla questione, dunque, si aprono due strade: quella intrapresa dalla Provincia, che si sta adoperando affinchè l'impianto possa avere una capacità inquinante inferiore, e quella percorsa dai sindaci dei comuni limitrofi che confermano il loro ricorso al Tribunale amministrativo regionale affinché venga dichiarata l'illegittimità del provvedimento che ha dato il via libera all''imresa. Tra l'una e l'altra strada, al centro, ci sono gli animi infuocati dei cittadini, delle associazioni e degli imprenditori agricoli, che gridano un secco "no" alla realizzazione di un impianto insalubre nella cittadina, soprattutto all'interno del Parco del Negroamaro, dove nascono vino e olio Doc.

«Attraverso i finanziamenti dati alle nostre aziende - dice Antonio Costantini, presidente dell'associazione "Salento Terra d'Arneo"- sono stati proprio gli organismi provinciali e regionali ad incoraggiarci per far crescere la filiera dell'agro-alimentare e del turismo sostenibile in quest'area. Oggi non possono abbandonarci dando il via libera, all'interno del Parco, ad un impianto inquinante. A causa dell'attivazione dell'opificio - conclude - molti di noi saranno costretti a chiudere e i  nostri lavoratori si ritroveranno disoccupati». Tante le preoccupazioni per i fumi, le polveri, i gas e i vapori dell'opificio sull'intero territorio. Come si evince dal progetto, la Oil, con la lavorazione di 13 mila quintali di sansa vergine trifasica giornalieri, produrrebbe una gran quantità di prodotti finiti: 3 mila e 200 quintali di nocciolino di sansa e 520 quintali di olio grezzo al giorno, anche se quest'ultimo, a quanto pare, non verrebbe più prodotto. «Senza sapere - dice l'intera minoranza - quale sia la destinazione ultima delle sanse nel progetto, in quanto all'interno dello stesso, non è dato ricavare riferimenti normativi».

Intanto, la Federazione provinciale di Lecce di Rifondazione Comunista, dopo la riunione di ieri del coordinamento dei Circoli del Nord-Salento e del Sud-Brindisino, con la presenza del gruppo consiliare provinciale del partito e del consigliere regionale Piero Manni, ribadisce l'assoluta contrarietà al progetto, rimanendo fermi sulle posizioni espresse dall'Assessore regionale all'Urbanistica Barbanente, «giudicando illegittimo l'iter procedurale del progetto».

Katia Manca

 

 

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di mercoledì 10 settembre 2008

Trema la maggioranza
Il sansificio fa dimettere Calcagnile e Spagnolo

VEGLIE - Il sansificio miete le sue prime «vittime» cominciando dalla maggioranza Fai. L'assessore alla Sanità Maria Calcagnile e il consigliere Cosimo Spagnolo, consegnano al sindaco le proprie dimissioni. Per l'uno e l'altro il motivo di tale scelta è trasparente: «Dalla maggioranza nessuna informazione sul progetto della Oil Salento». Salgono pertanto a tre, con il consigliere Stefania Capoccia, i componenti della maggioranza Fai che si dicono «all'oscuro del progetto riguardante la realizzazione del sansificio in contrada "La Casa".

«Non solo l'ipotesi di un sansificio nella cittadina è stato per me un fulmine a ciel sereno - dice Calcagnile - ma sono assolutamente contraria a tutto ciò che può stravolgere il delicato equilibrio del territorio salentino, coinvolgendo anche la salute dei cittadini».

Allo stesso modo anche il consigliere Spagnolo parla di «mancanza di informazione sul progetto. Già alla fine di giugno - dice - si è iniziato a parlare del sansificio ma il sindaco si è ben guardato dall'informare popolazione e politici del luogo. Per tale motivo, allontanandomi dall'agire del sindaco (non nuovo se si considerano le vicende che mi hanno portato a dare le dimissioni da assessore dell'Union3), non ho ritenuto di partecipare alle riunioni di maggioranza, convocate soltanto per notificare ai presenti decisioni già da tempo prese senza che vi sia o vi sia stata alcuna informazione preventiva. Il sindaco inoltre, ha dichiarato - continua Spagnolo - che la mia mancanza di informazione sul progetto è causata dalle assenze alle riunioni di maggioranza. Questo allora sta a significare che ne hanno discusso e che non è vero come dice che del progetto in questione ne era all'oscuro. Questa è l'ultima vicenda che vede sotto la lente di ingrandimento l'operato dell'Amministrazione Fai che, purtroppo, appare ingessata in logiche di parte e chiusa al confronto con la cittadinanza. Agire senza riflettere - conclude - senza soppesare i pro e i contro, senza il coinvolgimento delle parti interessate, senza che vi sia un corretto ragionamento frutto, soprattutto, dell'osservanza delle regole civili e normative può danneggiare tutto e tutti. Pertanto, mi tiro fuori da questa compagine amministrativa, per niente coesa, con cui si è fatta poca politica».

Anche il consigliere Capoccia tiene a precisare la sua posizione in merito al progetto: «No al progetto perché non informata e non perché contraria ai nuovi insediamenti produttivi, purché questi siano regolati dalle normative vigenti e rispettino la salute di ogni cittadino».

k.m

 

 

Dal Nuovo Quotidiano di Puglia e da La Gazzetta del Mezzogiorno di giovedì 11 settembre 2008

dal Nuovo Quotidiano di Puglia   11/09/08

La proposta della Oil Salento per il sansificio scatena diverse reazioni in Comune alla Regione e alla Provincia
Nuovo progetto, l'idea non convince

 

VEGLIE - Non convince la proposta della "Oil Salento srl" di presentare un nuovo progetto per il sansificio di Veglie che preveda la sola produzione di nocciolino di sansa. L'allarme viene dall'opposizione di Palazzo di città ma anche dall'assessore regionale Angela Barbanente e dalla commissione ambiente della Provincia.

Nell'ordine,  «per ritirare il vecchio progetto - spiegano dalla minoranza di Veglie - ci sarebbero due possibilità. O presentarne uno nuovo, il che comporterebbe l'annullamento da parte del sindaco Fernando Fai delle autorizzazioni finora concesse con conseguente sequestro, giacché la concessione dell'11 agosto è una sanatoria ad un intervento abusivo; oppure - aggiungono - fare una variante, ma non si sa come e su quali basi». Stesse perplessità, queste, fatte notare all'assessore regionale Barbanente con una dettagliata nota datata 8 settembre e inviata peraltro al sindaco Fai, alla Procura della Repubblica, al Prefetto di Lecce

Pronta la risposta della Barbanente che in merito alla collocazione dell'impianto in una zona agricola risponde: «l caso in esame implica una riconversione della destinazione d'uso dell'immobile e ciò comporta una variante allo strumento urbanistico». Circa la sistemazione di vasche e quant'altro all'interno del sansificio, interventi che hanno comportato l'espianto peraltro di alberi d'ulivo, «è necessario pervenire al rilascio di specifica autorizzazione paesaggistica», sono le considerazioni dell'assessore.

Rimangono inoltre dubbi sulla proposta dell'azienda, il timore che le ultime decisioni siano servite solo a smontare la polemica e placare gli animi, ma la Commissione ambiente della Provincia proprio a tal proposito si è riunita ieri mattina. «Bisogna capire se la Oil Salento stia tentando di aggirare gli ostacoli per arrivare all'apertura senza problemi. Valuteremo la possibilità - continuano dalla Provincia - di mettere nero su bianco la reale portata dell'impianto e caratteristiche e provenienza del materiale che sarà lavorato».

E circa le immissioni, «anche il solo camino del nocciolino di sansa - fa sapere Sticchi - immette nell'aria comunque ben 160mila n/mg all'ora». E anche dal partito di Rifondazione comunista è alto l'allarme: «Ci impegneremo - sono le parole del coordinatore Vinicio De Vito - in tutte le sedi istituzionali chiedendo per ultimo la convocazione della commissione regionale ambiente».

Fabiana Pacella


da La Gazzetta dl Mezzogiorno   11/09/08

Acceso dibattito organizzato da «Ambiente sano». E domani si pronuncerà il consiglio di Sandonaci
Il Comitato non cambia idea sul sansificio. «Mina la salute, l'agricoltura e il turismo»

Il presidente della Provincia di Brindisi: «Preoccupato per un territorio già martoriato»

VEGLIE - «Anche se l'azienda cambia il progetto, di fatto il sansificio rimane una industria insalubre a scapito della salute, dell'agricoltura e del turismo sostenibile». I componenti del comitato "Ambiente Sano", i cittadini e i politici vegliesi e dei Comuni limitrofi, non cambiano idea sulla realizzazione del sansificio di Luigi Panarese. L'opinione è emersa nell'incontro, organizzato dal comitato, svoltasi ieri nel Chiostro del Convento dei Francescani.

«Il cambiamento sul progetto proposto dall'azienda - dice la coordinatrice del comitato, Serena Saponaro - relativo alla riduzione della produzione al solo nocciolino di sansa per ovviare all'utilizzo del n-esano, non può ritenersi sufficiente ai fini di una prevenzione dei danni alla salute, all'agricoltura e al turismo che scaturirebbero dall'attivazione dell'impianto, vista la localizzazione dello stesso in zona agricola. Ciò che preoccupa - continua - è senza dubbio l'ampia portata e la potenzialità dell'impianto che per essere messo in funzione dovrà utilizzare un quantitativo di sansa (13 mila quintali giornalieri) che non potrà essere recuperato esclusivamente dal nostro territorio, e i cui fumi per la lavorazione ricadrebbero sull'intera area».

All'incontro era presente anche il primo cittadino Fernando Fai che però non ha preso parola, nonostante siano stati diversi gli interventi che ne criticavano l'operato. Intanto, nel Comune di San Pancrazio, è prevista domani alle 18,30, nella piazza antistante il municipio, un'assemblea cittadina per «spiegare ai cittadini quanto sta accadendo a ridosso delle proprie terre». A San Donaci, invece, domani alle 18 è dedicato un punto all'ordine del giorno del Consiglio Comunale. Sulla questione si dice «preoccupato» anche il presidente della Provìncia di Brindisi Michele Errico.

«Sto seguendo - dice - la vicenda con estrema attenzione, il nostro territorio già martoriato dalla centrale Enel Federico II di Cerano non può essere nuovamente compromesso, soprattutto in quelle terre, in cui regna sovrana un'agricoltura di altissima qualità e un turismo che abbiamo tutta l'intenzione di incrementare».

Sulla vicenda inoltre il consigliere Cosimo Spagnolo puntualizza: «A differenza dell'assessore Calcagnile, non ho rilasciato le mie dimissioni al sindaco. Prendo però le distanze, agendo autonomamente, dall'operato politico-amministrativo del sindaco e della stessa maggioranza».

Katia Manca

 

 

Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di Giovedì 11  settembre 2008

Le polemiche in giunta
Assessore dimissionario. Il sindaco: «Lei in giunta era assente»

VEGLIE - Intanto fibrillazioni a palazzo di Città a Veglie. Come preannunciato l'assessore esterno Maria Calcagnile si è dimessa in maniera irrevocabile. Lo aveva detto nei giorni scorsi, la vicenda sansificio non la vedeva d'accordo e spiegava di non essere mai stata informata del fatto.

Il sindaco Fernando Fai però specifica: «Le riunioni di maggioranza non prevedono che si bussi alla porta di ogni componente per avvisarlo preventivamente degli argomenti oggetto delle nostre discussioni. L'assessore Calcagnile è stata assente all'80% delle giunte e a gran parte delle riunioni di maggioranza, impossibilitata da impegni di lavoro».

Lo stesso dicasi per il consigliere Cosimo Spagnolo che polveri sul caso aveva sollevato in questi giorni. «Spagnolo - dice il primo cittadino - ha più volte dichiarato apertamente di essere favorevole al santifico». Su tutta la questione Fai ancora una volta vuole precisare un punto specifico: «Non ho rilasciato io l'autorizzazione all'impianto. Ero inoltre a conoscenza dell'autorizzazione rilasciata l'11 agosto scorso ma non ero a conoscenza del progetto».

 

 

 

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di venerdì 12 settembre 2008

Il consigliere Piero Manni presenta un'interrogazione alla giunta Vendola
Il sansificio arriva sul tavolo della Regione

VEGLIE - Il progetto del sansificio approda nel palazzo della Regione. «Dopo aver rilevato le irregolarità dell'iter amministrativo, gli abusi già commessi nella fase di costruzione e, soprattutto sottolineati i danni ambientali già provocati e quelli futuri per la salute pubblica», il consigliere regionale Piero Manni, presenta una interrogazione urgente agli assessori regionali all'Ambiente, alle Risorse Agroalimentari, all'Urbanistica e al Turismo. Ai quali, chiede «se non ravvisino nella realizzazione dello stabilimento contrasti con le linee di sviluppo regionale programmate nei rispettivi settori, e se in tal caso non ritengano di intervenire per le specifiche competenze onde impedire la realizzazione stessa sottolineando l'unanime opposizione delle popolazioni dei comuni vicini».

Proprio sulle irregolarità della procedura amministrativa, i sindaci del comprensorio hanno preparato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, lo stesso ha fatto il comitato "Ambiente Sano" e i 131 cittadini che si sono rivolti all'avvocato Gianluigi Manelli. Anche l'assessore all'Assetto del territorio della Regione, Angela Barbanente, interpellata sulla questione ha "bocciato" l'iter del progetto. Inoltre, in merito ai danni causati dal sansificio sull'ambiente, sulla salute, sulla filiera dell'agro-alimentare e del turismo, sono intervenuti manifestando la loro contrarietà i consiglieri di minoranza della cittadina, il partito cittadino di Rifondazione Comunista, del Pdl, insieme ad esponenti politici locali, gli imprenditori agricoli e quelli delle strutture turistiche ricettive della zona, i primi cittadini del circondario, l'oncologo Giuseppe Serravezza, Roberto Schiavone, consigliere Provinciale delegato per il Parco del Negroamaro, Michele Errico, presidente della Provincia di Brindisi. E, a causa della vicenda, dalla maggioranza Fai si è dimessa anche l'assessore alla Sanità Maria Calcagnile mentre, hanno preso le distanze dall'operato dell'intera maggioranza i consiglieri Cosimo Spagnolo e Stefania Capoccia. Questa mattina alle 10, però, il progetto viene presentato nella conferenza dei servizi della Provincia, e si saprà ufficialmente se prevederà l'impiego di solo nocciolino di sansa.

Katia Manca

 

 

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di sabato 13 settembre 2008

La modifica del progetto impone un diverso iter, ma stavolta ci sarà il coinvolgimento di tutti
Il «nuovo sansificio» ritorna a Palazzo

VEGLIE - Il progetto del sansificio ritorna a Palazzo: le vecchie autorizzazioni, di fronte al nuovo progetto, sono ormai carta straccia.

Stavolta, però, il sindaco chiama tutti a raccolta. E sulla valutazione di impatto ambientale decide di far sedere allo stesso tavolo i primi cittadini del comprensorio e i loro tecnici comunali. «Quando la ditta ci presenterà il nuovo progetto - dice il primo cittadino - ho intenzione di consultarmi con i sindaci dell'area insieme ai loro tecnici comunali, per avere sia il parere politico che quello tecnico».

La decisione è emersa durante la conferenza dei servizi, svoltasi ieri in Provincia, in cui dovevano essere indicate le linee da seguire per la Via (Valutazione di Impatto Ambientale) sull'impianto di contrada "La Casa". A quell'appuntamento, però, ha tenuto banco la presentazione del nuovo progetto della Oil Salento.

Come si ricorderà l'8 settembre scorso, la ditta di Luigi Panarese, durante un incontro a Palazzo dei Celestini, ha dichiarato di volere modificare il proprio progetto, proponendo la produzione di solo nocciolino ed archiviando quella di olio di sansa che comporterebbe la lavorazione con l'esano, una sostanza inquinante.

La decisione, comunque, non ha riscosso grandi entusiasmi fra i sindaci dell'area, i quali hanno riconfermato di voler procedere con il ricorso al Tar contro l'iter amministrativo adottato dal Comune di Veglie e scongiurare così l'entrata in funzione dell'opificio.

Adesso, decaduto il vecchio progetto relativo "alla produzione e commercializzazione di oli vegetali e nocciolino di sansa, con essiccazione di sansa, estrazione di oli vegetali con solventi, deposito di liquidi infiammabili e combustibili", l'impresa si appresta a formularne uno nuovo. Che dovrà essere sottoposto alla valutazione di tutti gli Enti pubblici predisposti al rilascio dei pareri, iniziando proprio da dove era partito: il Comune di Veglie.

Inutile dire che gli occhi sono puntati proprio sull'amministrazione comunale di Veglie, che tante polemiche ha suscitato approvando in Consiglio il vecchio progetto. La strada, del resto, si preannuncia in salita, proprio per la mobilitazione generale contro il sansificio: dai sindaci del comprensorio ai numerosi cittadini, dagli imprenditori agricoli e del turismo ad esponenti politici.

E' opinione comune che anche senza la produzione di olio di sansa, l'impianto rimarrebbe un industria insalubre collocata paradossalmente nel Parco del Negroamaro, area a grande vocazione turistica ed agricola.

Katia Manca

 

 

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di domenica 14  settembre 2008

Fernando Fai spiega la posizione dell'amministrazione sul progetto del sansificio
Il sindaco promette «Tuteleremo il territorio»

«Purtroppo qualcuno sta strumentalizzando la questione per metterci in difficoltà»

VEGLIE - «Non mi stancherò mai di ripeterlo. Il sindaco Fai, così come gli altri primi cittadini del comprensorio, ha a cuore le sorti del territorio e le eventuali ripercussioni negative che l'attivazione di un opificio potrebbe avere. Con una preoccupazione in più intorno a questa vicenda si sono innescate polemiche faziose e strumentali da parte di chi, uscito dalla scena politica, adesso tenta di riciclarsi facendo apparire sindaco e maggioranza responsabili dell'approvazione di un progetto. Cosa assolutamente non vera».

A parlare così, fugando ogni dubbio sull'operato dell'amministrazione, è proprio il sindaco Fernando Fai all'indomani dell'incontro in Provincia che doveva indicare le linee guida per la Valutazione di impatto ambientale dell'opificio sul territorio. Lo fa alla fine di una settimana di incontri e riunioni sulla possibile attivazione del sansificio della Oli Salento, il cui progetto originario, anche in virtù della mobilitazione generale che c'è stata, dovrebbe essere modificato per evitare l'immissione in atmosfera di fumi potenzialmente inquinanti.

Fai sfida chiunque a mettere in dubbio l'operato dell'amministrazione che guida: «L'unico parere positivo rilasciato - spiega - è quello di un funzionario dell'ufficio tecnico comunale. Un atto monocratico per il quale è stato anche richiamato. Non era opportuno - e gliel'ho riferito personalmente - che desse il via libera al progetto un'ora prima della conferenza dei sindaci, a cui era addirittura invitato».

E a riprova di come l'amministrazione stia procedendo con la cautela che una simile decisione comporta, Fai spiega che «la Giunta ha affidato una consulenza esterna per valutare, dal punto di vista legale, la correttezza della procedura seguita dal tecnico comunale».

Ma adesso, per Fai, è il momento di andare avanti e di archiviare polemiche e incomprensioni. «La ditta rimodulerà il progetto. Appena mi sarà pervenuto inviterò i smdaci per  valutarlo insieme a loro e porteremo avanti, ne sono certo, un discorso corale, perché abbiamo gli stessi obiettivi».

Bisognerà valutare il progetto in ogni suo aspetto, eliminare dubbi, perplessità. «Ma insieme, e naturalmente con dati certi alla mano. Anche per questo sarà importante avere al nostro fianco assessori al ramo e tecnici comunali. Solo loro potranno dirci se l'opificio può produrre effettivamente un danno al territorio oppure no».

Quanto alla mobilitazione per la salvaguardia del Parco del Negroamaro, anche in questo caso la posizione è di estrema cautela. «Bisogna vedere - e questo lo farà la Provincia -cosa c'è di realmente impattante tra l'opificio, l'ambiente, la fauna. E' chiaro che di fronte  a dei rischi saremo i primi ad essere contrari».

Ma Fai ha intenzione di parlare direttamente con la cittadinanza per spiegare la posizione dell'amministrazione, e ha fissato per il 21 un comizio pubblico in piazza. «Stiamo per affrontare un periodo importante: dobbiamo rendere tutti partecipi».

Katia Manca

 

 

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di martedì 16 settembre 2008

Sansificio, minoranza ancora all'attacco

VEGLIE - «Sul sansifìcio, solo aria fritta da parte del sindaco!». A parlare sono i consiglieri di minoranza di centro sinistra e di centro destra, i quali replicano alle dichiarazioni del sindaco Fernando Fai sul progetto di contrada "La Casa".

«Da quando il progetto della Oil Salento di Luigi Panarese, - dice la minoranza - è stato presentato al Comune, dicembre 2007, ancora oggi, a un mese dall'autorizzazione Comunale, il sindaco aspetta che siano altri a risolvere la questione per salvare la sua maggioranza traballante.

Non dice con chiarezza che le autorizzazioni concesse all'impresa devono essere revocate e non dice un no politicamente chiaro al sansificio. Afferma solo che "La ditta rimodulerà il progetto".

Dopo mesi di istruttoria continua ad affermare .che "bisogna valutare il progetto in ogni suo aspetto": ancora non lo conosce? Ripete che "solo i tecnici potranno dirci se l'opificio può produrre un danno al territorio oppure no", dimenticando le responsabilità politiche nella programmazione dello sviluppo di un territorio. Non tiene conto delle risposte molto chiare già  date dall'assessore Regionale al Territorio, Angela Barbanente, la quale ha "bocciato" l'iter amministrativo adottato. Fai, non può definire -continuano i consiglieri - polemiche strumentali le posizioni dei sindaci del comprensorio che difendono la salute e gli interessi dei loro concittadini, di due consiglieri della sua stessa maggioranza e di un assessore dimessosi dalla sua stessa Giunta. Il comportamento del sindaco - conclude la minoranza - di fatto sta favorendo la ditta, che dall'11 agosto continua a realizzare, a tappe serrate, l'opificio poiché in possesso di un'autorizzazione la cui legittimità è da molti contestata: la responsabilità di tutto ciò non può ricadere solo sul tecnico comunale ma anche su chi è rimasto inerte in questo lungo periodo.

L'inconsistente posizione del sindaco Fai può far ridere le minoranze, ma fa piangere la politica e i cittadini tutti, anche quelli che l'hanno votato».

k.m.

 

 

Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di  mercoledì 17 settembre 2008

Il sansificio delle polemiche
«La politica sorveglierà»

 Il sindaco di Veglie rompe il silenzio e annuncia interventi risolutivi in caso di "errori tecnici"

VEGLIE - Ancora incerto il futuro del sansificio di Veglie per quanto i lavori all'interno della struttura stiano procedendo. Venerdì scorso la conferenza dei servizi in Provincia cui hanno preso parte anche il Comune, l'Arpa e la Oil Salento, finalizzata soprattutto a valutare ed autorizzare l'emissione di fumi in atmosfera. Intanto la società proprietaria ha proposto un nuovo progetto che prevede solo la produzione di nocciolino di sansa, progetto che le parti in causa attendono per questa settimana dopodiché il sindaco di Veglie Fernando Fai convocherà una conferenza dei sindaci dei comuni interessati ed i rispettivi uffici tecnici per valutare la questione da un doppio punto di vista. E proprio il primo cittadino di Veglie, al centro di mille bufere e polemiche, dice la sua sull'intricata faccenda.

Questa vicenda, pensano in molti, farà saltare qualche testa. La prima in lista sembra essere quella dell'architetto Anglano, firmatario del nulla osta all'avvio dei lavori per il sansificio.

«Non ho mai parlato di questo, c'è una netta distinzione tra potere tecnico e potere politico. Non ci possono essere eccessive interferenze da parte della politica in questi casi, si possono solo dare suggerimenti. Il rilascio di un progetto spetta al tecnico, se questi ha sbagliato qualcosa allora deve intervenire la politica. Si paventano per questa vicenda una serie di ricorsi per anomalie nel rilascio delle autorizzazioni ed allora è chiaro che se da una sentenza del Tar dovesse emergere l'errore, la politica dovrà intervenire. Intanto ho chiesto con delibera al direttore generale di incaricare una figura terza e superpartes che dia un parere sull'intera vicenda, per il resto al momento sono solo dicerie».

Quanto c'è di vero nelle insistenti voci che danno la vostra maggioranza in forte fibrillazione e prossima ad una rottura?

«Siamo tranquilli, la squadra di governo è quella di sempre. Chi si è allontanato in questi giorni in realtà lo aveva già fatto da tempo a prescindere da questa singola e specifica vicenda. I consigli comunali parlano chiaro, si tratta di personaggi già distanti per altri motivi. C'è molta speculazione politica mossa da un'attenta strategia della tensione, io preferisco ed anzi mi sarei aspettato dati tecnici ed analisi attente non sterili polemiche».

Si dice anche che l'affrettato rilascio del nulla osta per l'opificio sia stato una sorta di risarcimento a favore dei titolari, la famiglia Panarese, in seguito ad un'altra nota vicenda, quella della realizzazione di un ponte sulla cava di loro proprietà, per terminare finalmente la circonvallazione ferma da anni.

«Queste, sono storie che non riguardano il Comune. L'impresa per quella vecchia storia è stata risarcita dalla Provincia di Lecce con un accordo a più zeri, circa 400mila euro. Ciò che in realtà mi preoccupa è il fatto che i personaggi, imprenditori e politici, dell'affaire-sansificio siano gli stessi della vicenda-circonvallazione, per cui non vorrei che accadesse ciò che si è verificato allora. Pensate che un semplice ponte, un tracciato di poco più di 100 metri è costato 6 miliardi di vecchie lire, molto più di tutto il raccordo. Questa è la mia paura perché allora era interessata solo la Provincia mentre in questo caso oltre all'ente di Palazzo dei Celestini ci andrebbe di mezzo anche il Comune».

Fabiana Pacella

 

 

Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di  mercoledì 17 settembre 2008

Il vicesindaco di Guagnano critica l'amministrazione vegliese
Dal Comune di Guagnano no all'impianto

GUAGNANO - Categorico il "No" dell'Amministrazione comunale di Guagnano all'insediamento del sansificio della Oil Salento da realizzare nel vicino Comune di Veglie, distante da Guagnano appena 7 Km.

Da più di un mese, ormai, la notizia sta suscitando molti dissensi sia nelle diverse amministrazioni dei comuni del Nord Salento, sia nella popolazione che, dimostrandosi fortemente preoccupata per il forte impatto ambientale che questo impianto provocherebbe, ha istituito a Veglie un comitato denominato "Ambiente Sano".

In una video-intervista realizzata da Guagnanolnforma, e rintracciabile sul sito web www.guagnanoinforma.it, il vicesindaco di Guagnano Cosimo Marcucci, ha palesato la sua contrarietà e la sua preoccupazione: «Questo sansificio potrebbe essere utile se fatto in rapporto e in proporzione alle esigenze del territorio - sostiene il vicesindaco - in questo caso, però, si parla di un'industria di una potenza tale da destare forte preoccupazione».

Il sansificio, infatti, dovrebbe trasformare 13.000 quintali di sansa al giorno, tanto che per coprire una tale quantità sarà necessaria anche l'importazione. A questo si aggiunge, poi, il problema delle emissioni di polveri e vapori nell'aria che potranno interessare un territorio esteso per oltre 50 km.

Sebbene lo stesso sindaco del Comune di Veglie abbia affermato l'assoluta correttezza delle trattative, svoltesi secondo le normative vigenti, Marcucci sostiene esattamente il contrario, per due motivi: si è partiti dalla ristrutturazione di un pomodorificio per arrivare a un sansificio e, inoltre, quest'ultimo nasce in un territorio agricolo produttivo che può contare ventiquattro agriturismi, rimproverando l'estrema frettolosità con cui sono state prese determinate decisioni. Sebbene la Oil Salento abbia fatto un passo indietro modificando in parte il progetto, sulla questione si attendono, nei prossimi giorni, nuovi risvolti che si preannunciano decisivi per l'economia e la salute del nostro territorio, già in parte compromesso dallo stabilimento di Cerano e dalla vicina ILVA.

Diego Civino

 

 

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di giovedì 18 settembre 2008

Il gruppo Reggae testimonial della manifestazione organizzata dal comitato «Aria sana»
Marcia sul sansificio coi Sud Sound System

Domenica 28 settembre 2008 - Piazza Umbero I, Veglie

 

VEGLIE - Si marcia contro il sansificio della Oil Salento con testimonial molto speciali: i Sud Sound System. A sostegno della manifestazione del comitato "Ambiente Sano", prevista in Piazza Umberto I per il prossimo 28 settembre, infatti, ci sarà anche il celebre gruppo reggae salentino. A confermarlo è proprio il portavoce del gruppo, Papa Gianni, che si dice «vicino ai cittadini e agli agricoltori che a gran voce chiedono di salvaguardare l'ambiente e la vocazione agricola del Parco del Negroamaro».

Il gruppo torna dunque a mobilitarsi a favore della tutela di un territorio sempre più minacciato da diverse forme di inquinamento, dopo il concerto-evento del 6 settembre scorso a Lecce, contro i «veleni» di Puglia e d'Italia organizzato dalla Lega contro i tumori di Lecce.

Anche quest'ultima ci sarà. E naturalmente i sindaci del comprensorio e le diverse associazioni ambientaliste della zona. «Il nostro territorio - dice Serena Saponaro coordinatrice del Comitato - soffre ormai da troppo tempo a causa degli effetti dannosi dei vari insediamenti industriali, come l'Ilva di Taranto e il Petrolchimico di Brindisi che, saturando la nostra atmosfera, non ci permettono altre immissioni nocive nell'aria. La manifestazione - aggiunge - dapprima prevista per il 21, è stata rinviata al 28 perché al momento della proposizione della domanda, abbiamo appreso che la piazza era stata prenotata dal sindaco, il quale dovrà tenere un comizio proprio in quel giorno».

Ma non sarà quello del 28 l'unico appuntamento del Comitato. Alle 18.30 dì oggi, presso il Convento dei Francescani, ha organizzato un incontro con le associazioni, i partiti politici e i parroci della cittadina sull'argomento. Mentre domani alle 18,30 sarà insieme ai cittadini di Guagnano nella piazza principale.

Ieri, intanto, è stata protocollata in Municipio la richiesta della Oil Salento, per la Denuncia di Inizio Attività (Dia) per variante in corso d'opera al progetto del sansificio di contrada "La Casa".

Come si ricorderà il 12 settembre scorso, durante la conferenza dei servizi alla Provincia, l'azienda Panarese, ha dichiarato di voler modificare il proprio progetto, proponendo la produzione di solo nocciolino, accantonando quella di olio di sansa che comporterebbe la lavorazione con l'esano, sostanza inquinante. Le opere in progetto devono avere inizio non prima di trenta giorni dalla data di presentazione della Dia, entro i quali il Comune può diffidare dall'esecuzione delle stesse. Ma, sulla variante, il comitato si dice "scettico" in quanto «se l'impianto, come pare, rimarrà di natura puramente industriale, andrebbe in ogni caso  a scontrarsi con il contesto agricolo e turistico nel quale è posto».

Katia Manca

 

 

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di venerdì 19 settembre 2008

Oggi un dibattito a Guagnano
Il sansificio di Veglie sotto la lente degli esperti

 

GUAGNANO - "Sansificio di Veglie: tra libertà economica e diritto alla salute e allo sviluppo". Questa sera, alle 18.30, in piazza Madonna del Rosario a Guagnano, si discuterà del grande opificio promosso dalla Oil Salento per la lavorazione e commercializzazione di oli vegetali e nocciolino di sansa. L'iniziativa, organizzata dal movimento "Cantiere democratico", ha l'obiettivo di chiarire i diversi interrogativi che il progetto ha sollevato nell'opinione pubblica. In particolare i promotori dell'incontro cercheranno di far emergere risposte precise sulle sostanze che saranno impiegate per la trasformazione delle sanse; sulle conseguenze delle emissioni dei due camini, alti 40 metri, previsti nell'elaborato tecnico; sulla qualità dell'aria dopo l'attivazione dell'impianto. E ancora: sull'impatto che la struttura avrà sul turismo rurale e sugli effetti che la stessa produrrà sulle attività agricole del "Parco del Negroamaro".

I diversi quesiti saranno affidati ad esperti "esterni", ma anche a rappresentanti della Oil Salento. E' prevista la partecipazione di Guido Marzo, pneumologo e capogruppo consiliare di "Cantiere democratico", Lino Rollo, chimico, Antonio Costantini, presidente provinciale di Italia Nostra, Nicola Gennachi, medico. Per la Oil Salento saranno presenti: Mauro Spagnulo, direttore dell'azienda, e Salvatore Bove, ingegnere progettista del sansificio. Interverranno, fra gli altri, Cosimo Marcucci, vicesindaco di Guagnano, e Angelo Metrangolo, segretario cittadino del Pd.

All'incontro, che sarà moderato da Gianvito Rizzo, sono stati invitati anche i sindaci di San Pancrazio, Cellino San Marco, Guagnano, Porto Cesareo, Salice, San Donaci, Campi e Veglie.

 

 

 

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di sabato 20 settembre 2008

Il dibattito sul progetto fa il tutto esaurito
Dal convento si leva un coro unanime contro il sansificio

 

VEGLIE - Dal convento dei Francescani un coro unanime contro la realizzazione del sansificio. Cittadini, associazioni e partiti politici hanno manifestato chiaramente il loro dissenso durante l'incontro promosso dal "Comitato Ambiente Sano". Tra i presenti, anche gli Scout della cittadina, le associazioni sportive e il parroco della chiesa di San Rocco, don Cosimo. All'incontro era presente il sindaco Fernando Fai, il quale ha manifestato la sua contrarietà al progetto della Oil Salento affermando che «è stato il tecnico e non l'amministrazione comunale a dire di sì all'impianto. Ho invitato per il 23 settembre prossimo - ha detto Fai - l'assessore Provinciale all'Ambiente Scognamillo e i sindaci del comprensorio per discutere insieme se, sulla valutazione dell'impianto, sia opportuno avere il parere di qualche esperto».

Ma sull'operato del primo cittadino e della maggioranza Rifondazione ha forti riserve. «Se si è veramente contrari all'impianto - è la posizione del partito - bisogna dirlo pubblicamente, attraverso il consiglio comunale, per rigettare quanto è stato disposto dal tecnico».

Ancor più duro il giudizio di Lorenzo Catamo, ex vicesindaco, esponente comunale de La Destra. «Le linee politiche della città vengono dettate dal sindaco e non dal tecnico. Ritengo assolutamente inconcepibile - dice Catamo - che gli interessi familiari di qualcuno vengano tutelati sempre con la logica della imposizione e con lo stile della prevaricazione. Prima, con la stessa azienda, ci siamo scontrati sulla questione della circonvallazione, dopo dieci anni non ancora terminata, con tutti i suoi trucchi ed i suoi equivoci. Ora la vicenda del sansificio, che non si sa come amdrà a finire. E tante altre consorterie trasversali che hanno inquinato la corretta politica vegliese portandola al suo pressoché totale imbarbarimento. E' ora di dire basta, ma bisogna avere il coraggio di schierarsi, senza nascondersi dietro il dito con la logica, tutta italiana, del "tengo famiglia". Veglie merita ben altro».

Le posizioni si fanno dunque sempre più distanti. Intanto, l'impresa Panarese lavora senza sosta per l'insediamento di contrada "La Casa", in zona Monterruga.

Katia Manca

 

 

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di lunedì 22 settembre 2008

La preghiera dei fedeli prende una piega imprevista. In serata anche un affollato comizio del sindaco Fai
Parte dal pulpito a sorpresa un «no» al sansificio

 

VEGLIE - Arriva dal pulpito, inatteso, un nuovo no al sansificio della «Oil Salento». A pronunciarlo, durante la preghiera dei fedeli, ieri mattina nella chiesa dedicata a San Rocco, è stato don Cosimo Rolli il quale ha invitato i parrocchiani a condividere le preoccupazioni degli agricoltori.

Il sacerdote ha così parlato del contestato impianto di contrada «La Casa» e dei possibili danni che, una volta attivato, potrebbe provocare sulla salute umana e sull'attività economica dell'intera cittadina.

La messa, «improntata sulla parabola degli operai chiamati al lavoro», ha letteralmente «invitato» il sacerdote a parlare dello stabilimento. In particolare, è stata la preghiera dei fedeli ad indurre il parroco a far riferimento al caso sansificio: «Per quanti hanno responsabilità nella vita civile e in particolare nel mondo del lavoro, perché non lascino prevalere gli interessi egoistici, ma agiscano rispettando la giustizia e la dignità di ogni uomo».

«E' stata una preghiera entusiasmante», riferiscono al ritorno a casa alcune fedeli. Giovedì scorso, lo stesso Don Cosimo Rolli, l'unico sacerdote della cittadina ad aver risposto positivamente all'invito del Comitato «Ambiente Sano», aveva preso parte all'incontro nel chiostro del Convento dei Francescani, a cui erano presenti le associazioni, alcuni esponenti politici e numerosi cittadini. Nell'incontro era emerso chiaramente il dissenso unanime  nei confronti dell'impianto.

E del sansificio si è parlato diffusamente anche ieri sera nell'affollato comizio del sindaco Fernando Fai. Il primo cittadino, ricordando che la decisione finale per l'attivazione dell'impianto spetta ora alla Provincia, ha ribadito che «l'amministrazione comunale intende tutelare l'ambiente e la salute dei cittadini».

Sull'agenda dell'amministrazione cittadina, propri per discutere dell'opificio, è previsto domani un incontro in municipio con i sindaci del comprensorio e l'assessore Provinciale all'Ambiente Gianni Scognamillo.

Katia Manca

 

 

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di martedì 23 settembre 2008

In municipio la riunione convocata da Fernando Fai. Salice scettica sull'utilità dell'incontro
Sansa & polemiche: i Comuni a raccolta

 

VEGLIE - Fernando Fai chiama nuovamente a raccolta i sindaci del comprensorio per discutere del sansificio di contrada "La Casa". Alla riunione, che si svolgerà questa mattina in Municipio, sarà presente anche l'assessore Provinciale all'Ambiente Gianni Scognaimllo. Un incontro «per valutare il progetto insieme ai sindaci dei Comuni limitrofi e per decidere insieme le linee da seguire», ha detto più volte il sindaco Fernando Fai. Non sono però dello stesso parere i primi cittadini del circondario: «Saremo presenti alla riunione solo per una ragione di cortesia - dice Donato De Mitri, sindaco di Salice Salentino - perché la riunione di oggi non serve a nulla. La Oil Salento deve ritirare il progetto e presentarne uno nuovo. Non si può definire "nuovo" un progetto in realtà solo modificato, attraverso una variante in corso d'opera. A nostro avviso, il consiglio comunale di Veglie prima di tutto dovrebbe valutare l'esistenza di un interesse verso la realizzazione dell'impianto».

Come si ricorderà, l'azienda ha protocollato, il 17 settembre scorso, la richiesta in Municipio per una Denuncia di Inizio Attività (Dia) per variante in corso d'opera al progetto. Il tutto dopo che il 12 settembre scorso, nella conferenza dei servizi alla Provincia, in cui si sarebbero dovute indicare le linee guida per la Valutazione di Impatto Ambientale (Via) dell'opificio sul territorio, era stata la stessa azienda a proporre una modifica al progetto.

Infatti, in quell'occasione, l'azienda Panarese, ha dichiarato di volere trasformare la propria idea progettuale, proponendo la produzione di solo nocciolino (3 mila e 200 quintali al giorno), accantonando quella di olio di sansa perché la lavorazione comporterebbe l'uso dell'esano, sostanza inquinante. Sulla modifica del progetto però da parte del comitato "Ambiente Sano" sono sin da subito partiti i primi dubbi perché «se l'impianto rimarrà di natura industriale, comunque andrebbe a scontrarsi con il contesto turistico e agricolo della zona».

Katia Manca

 

 

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di mercoledì 24 settembre 2008

Prima riunione dei sindaci dopo la presentazione della variante proposta dalla Oil Salento
Il sansificio ripassato ai raggi X

 

VEGLIE - Parola d'ordine: sottoporre il sansificio alla Valutazione di impatto ambientale. Giunge, anche se fra tanti dissapori, il primo punto in comune tra l'amministrazione Fai e i sei sindaci del comprensorio (Guagnano, Leverano, Salice, San Donaci, San Pancrazio, Porto Cesareo) sulla realizzazione del sansificio nel parco del Negroamaro.

Si chiude, infatti, con un coro unanime, a favore della Via sull'impianto di contrada "La Casa", l'incontro tenutosi ieri in Municipio con i primi cittadini del circondario, alla presenza dei tecnici comunali e provinciali, i quali hanno esposto le caratteristiche riguardanti la variante in corso d'opera al progetto della OilSalento di Luigi Panarese.

« Nella riunione i tecnici ci hanno riferito che con la produzione di solo nocciolino - dice il sindaco Fernando Fai - l'impianto non può più considerarsi un sansificio, ma è semplicemente uno stabilimento disposto alla lavorazione della sansa vergine. Eliminando la produzione di olio grezzo, senza l'uso quindi dell'esano, l'impianto può considerarsi fuori dalle industrie insalubri».

Qualche dubbio sull'opera, al contrario, continuerebbero ad averlo gli altri primi cittadini del comprensorio. Anche se condividono la necessità della Via sull'impianto, i primi cittadini dei cinque Comuni di Guagnano, Salice, San Donaci, San Pancrazio e Porto Cesareo, si dicono contrari al suo insediamento in zona agricola.

«Secondo l'impostazione assunta dal Comune di Veglie, il progetto va fatto, perché la scelta è stata già compiuta - dice Donato De Mitri, sindaco di Salice - pertanto, nella riunione si è solo discusso sulla nuova variante.

Da parte nostra, continuiamo con il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale perché riteniamo ci siano lesioni gravi sia sul profilo urbanistico-edilizio quanto su quello ambientale».

Destinato a produzione e commercializzazione di oli vegetali e nocciolino di sansa, l'impianto, prevede la lavorazione di 13 mila quintali i al giorno di sansa vergine trifasica, producendo come prodotti finiti 3 mila e 200 quintali di nocciolino di sansa e 520 quintali al giorno di olio grezzo. Quest'ultimo, però, nella variante presentata dall'impresa, è stato eliminato, perché la sua lavorazione comporterebbe l'uso dell'esano, sostanza inquinante. La decisione, da parte dell'azienda di accantonare la produzione dell'olio grezzo, è emersa durante la conferenza dei servizi svoltasi il 12 settembre scorso alla Provincia, in cui dovevano essere, invece, designate le linee per la Valutazione di Impatto Ambientale (Via) sull'opificio.

Katia Manca

 

 

Da La Gazzetta del Mezzogiorno e dal Nuovo Quotidiano di Puglia di domenica 28 settembre 2008

da La Gazzetta dl Mezzogiorno   28/09/08

Oggi la manifestazione. Ci saranno anche i Sud Sound System
La marcia del dissenso contro il sansificio nel parco del Negroamaro

 

VEGLIE - Prende il via la manifestazione contro il sansificio della Oil Salento. Per gridare un secco "no all'installazione dell'impianto inquinante nel parco del Negroamaro!" cittadini, agricoltori ed esponenti politici si danno appuntamento in piazza Umberto I alle ore 18.

Accanto a loro, testimonial dell'evento, il gruppo reggae salentino dei Sud Sound System. Sul palco, durante la manifestazione, interverranno Giuseppe Serravezza, presidente della Lega contro i tumori di Lecce, Antonio Costantini, presidente provinciale di Italia Nostra, l'avvocato Raffaele Cesari (che come magliese parlerà dell'esperienza della Copersalento su quel territorio), il consigliere provinciale Nicolino Sticchi e i sindaci del comprensorio: Guagnano, Porto Cesareo, Salice, San Donaci e San Pancrazio. Anche i consiglieri di minoranza di centro destra (Valerio Armonico, Giovanni Carlà, Claudio Paladini) e di centro sinistra (Sandro Aprile, Antonio Greco, Fabrizio Stefanizzi) protestano contro la realizzazione dell'impianto in contrada "La Casa", ma in modo diverso. Ieri, infatti, durante il Consiglio in cui il caso non era all'ordine del giorno, i consiglieri hanno comunicato che, per evitare quest'ennesimo danno al Comune, non intendono più porre la questione al Consiglio. Ma hanno invece chiesto alla maggioranza di prendere una chiara posizione, dichiarando di volersi astenere dal votare le delibere di Consiglio fino a quando non sarà assicurata dal sindaco, alla presenza del Prefetto, l'unitarietà dell'ordinamento comunale. «Sindaco, Giunta e Consiglio - spiega la minoranza - non hanno prodotto un solo atto politico sulla vicenda; questo silenzio ufficiale consente alla maggioranza di sostenere tutto e il contrario di tutto. Un Sindaco che, invocando in modo errato la separazione tra potere politico e potere gestionale, pubblicamente afferma che lui non c'entra con le autorizzazioni - proseguono - senza ricordare che poteva intervenire, con un atto di controllo e di indirizzo, prima dell'11 agosto; che continua a sostenere, ad autorizzazione avvenuta, anche dopo gli approfondimenti sempre più inquietanti dell'iter amministrativo della pratica dell'Oil, di non poter intervenire nella vicenda e che il tecnico comunale dovrà vedersela da solo, anche in presenza di un contenzioso amministrativo, è un sindaco che si dimentica di ciò che dice la norma. E cioè che il sindaco è l'organo responsabile dell'amministrazione del Comune e, perciò, con il suo comportamento - conclude l'opposizione - apporta un serio attentato all'unitarietà dell'ordinamento comunale".

Alla manifestazione partecipa anche "Cantiere Democratico", invitando "i cittadini di Guagnano e Villa Baldassarri ad intervenire. Il raduno è fissato in Largo Pertini a Guagnano per le ore 17,30.

Katia Manca


dal Nuovo Quotidiano di Puglia   28/09/08

Contro il sansificio, manifestazione popolare

 

VEGLIE - Continua la polemica sul progetto di realizzare un sansificio a Veglie. Il coro dei no aveva preannunciato manifestazioni di protesta a breve e cosi è stato. L'appuntamento, su invito del comitato "Ambiente sano" è per le 18 di stasera in piazza Umberto I a Veglie con dei testimonial d'eccezione: i Sud Sound System. Con loro l'oncologo Giuseppe Serravezza, il presidente della commissione ambiente della Provincia di Lecce Nicolino Sticchi, Antonio Costantino per Italia Nostra, l'esperto Raffaele Cesari ed i sindaci dei comuni di Veglie, Salice, Sandonaci, San Pancrazio, Guagnano.

E' proprio a Guagnano vi sarà un raduno alle 17.30 nei pressi della villa comunale in largo Pertini per poi muoversi insieme alla volta di Veglie su iniziativa del Cantiere democratico.

Intanto arriva una lunga nota dall'opposizione di palazzo di città a firma del consigliere Antonio Greco che si fa portavoce delle istanze dei colleghi e attacca: «Sindaco, giunta e consiglio comunale non hanno prodotto un solo atto politico sull'intera vicenda. Questo silenzio ufficiale consente alla maggioranza di sostenere tutto e il contrario di tutto, di affermare che è contro il sansificìo al mattino, salvo poi smentirlo a mezzogiorno».

F.P.

 

 

Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di  lunedì 29 settembre 2008

«Il sansificio fa male alla nostra salute». La protesta fa il pienone

VEGLIE - C'erano proprio tutti ieri a Veglie per la protesta contro il sansificio. Primo appello presso i comuni limitrofi che si sono dati appuntamento alle 17.30 per poi partire tutti insieme alla volta di piazza Umberto I.

La manifestazione è stata organizzata dal comitato "Ambiente sano" e vi hanno preso parte i sindaci di Veglie, Salice, Guagnano, San Donaci, San Pancrazio, il presidente della commissione ambiente della provincia di Lecce Nicolino Sticchi, l'assessore provinciale Luigi Calò e gli aderenti alla Lilt, la Lega contro i tumori.

Un dibattito aperto in una piazza davvero gremita data anche la forte sensibilizzazione e il messaggio chiaro che serpeggia tra la gente che ha paura di questo nuovo impianto tra uliveti e vigneti nel Parco del Negroamaro. Per quanto la Oil Salento abbia dichiarato di voler ridimensionare il progetto riducendosi alla sola produzione del nocciolino di sansa, in tanti sembrano aver paura gridando così il loro "no" ad altri fumi. Particolarmente dura la presa di posizione di Giuseppe Serravezza della Lega italiana contro i tumori: «Un "no" incondizionato all' impianto di zona "la Casa" - dice il medico specialista - si deve assolutamente impedire che entri in funzione e proveremo a farlo con tutte le nostre forze, dibattiti e manifestazioni che siano».

E, infatti, l'impianto, per la cui realizzazione non ci si è mai fermati, potrebbe diventare operativo tra pochi giorni. Particolarmente pungenti i manifesti affissi ieri alle spalle del palco della piazza su cui campeggiava la scritta "II sansificio non lo "Fai" con ovvio riferimento al primo cittadino di Veglie, Fernando Fai. Considerevole la presenza dei più giovani in attesa anche dei testimonial della serata, il gruppo salentino dei Sud Sound System particolarmente vicino a tematiche di tipo ambientale.

Fabiana Pacella

 

 

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di martedì 30 settembre 2008

Sindaci e amministratori presenti nell'affollata manifestazione organizzata dal comitato «Ambiente Sano». L'iniziativa dei SSS
La «piazza» contro il sansificio

Serravezza: «Le istituzioni devono tutelare la salute dei cittadini»

 

VEGLIE - La «piazza» prende coraggio e si ribella al sansificio della OilSalento. L'altra sera, durante la manifestazione organizzata dal comitato «Ambiente sano» per dire «no all'impianto insalubre in contrada La Casa», il cuore della città è apparso pulsante, vivo. Tutti puntuali, in piazza Umberto I, si sono radunati i cittadini di ogni età, anche i più anziani, protagonisti delle lotte agrarie e sindacali in Terra d'Arneo negli anni '50. Per esprimere solidarietà alla cittadinanza sono scesi in campo i sindaci e gli amministratori comunali di Avetrana, Guagnano, Salice, Porto Cesareo, San Donaci, San Pancrazio e consiglieri comunali di Novoli. Ma anche numerose associazioni non solo della cittadina, ed i partiti politici di destra e di sinistra. E se dalla piazza in molti hanno partecipato alla manifestazione, circa 300 «navigatori» hanno seguito l'evento in diretta via web grazie alle riprese curate dall'associazione vegliese «Controvoci». Sul palco, oltre ai sindaci del comprensorio, ad esprimersi contro il deturpamento del Parco del Negroamaro, sono intervenuti l’oncologo Giuseppe Serraveza, presidente della Lega contro i tumori di Lecce; Antonio Costantini, presidente di Italia Nostra; Maurizio Manna, presidente provinciale di Legambiente; Luigi Cesari, segretario del Partito democratico di Maglie; Luigi Calò, assessore provinciale alle politiche giovanili; Nicolino Sticchi, presidente della Commissione provinciale sull’ambiente ed il presidente della Commissione urbanistica regionale Pietro Mita. Testimonial dell’evento il gruppo di reggae salentino dei Sud Sound System rappresentato da Papa Gianni. Il ricavato della vendita del singolo dei Sud, Dane Culure, disponibile in esclusiva sul Deejay store di Radio Deejay, sarà devoluto in beneficenza alla Lega contro i tumori di Lecce.

E’ toccato a Serraveza aprire la manifestazione, “Il novanta per cento dei tumori provengono da cause ambientali – ha detto – nel Salento, la mortalità per cancro aumenta drasticamente a causa di impianti che minacciano quotidianamente la salute umana. La gente è costretta a scendere in piazza per tutelare la propria salute perché le istituzioni, che dovrebbero salvaguardare il territorio ed i suoi cittadini, non si mettono in azione in tal senso”.

Sulla stessa linea dell'oncologo, ma soprattutto vicino agli agricoltori che operano nelle terre adiacenti all'impianto, si schiera il consigliere provinciale Sticchi. «La materia prima disponibile del nostro territorio - ha sottolineato - è già utilizzata da impianti esistenti, non si capisce da dove arriverà la sansa che la OilSalento dovrebbe utilizzare. La Provincia è inerme di fronte alle autorizzazioni già concesse all'impresa, ma di certo non potrà pronunciarsi senza la Valutazione di impatto ambientale (V.i.a., ndr) sull’intero impianto».

Più dura nei confronti dell'amministrazione comunale di Veglie è stata la posizione del consigliere regionale Mita. «Non si può costruire un impianto industriale insalubre contro la volontà dei cittadini», ha ribadito ed a questa frase l'applauso del pubbllico è stato fortissimo. «La Puglia - ha aggiunto - è una regione già ferita dai grandi impianti industriali ed energetici come quelli di Manfredonia, Taranto e Brindisi. Sono turbato per quelli che sono gli aspetti urbanistici del caso, ne discuterò assieme all'assessore regionale all'Assetto del territorio Angela Barbanente. Al sindaco di questa comunità, invece, mi sento di dare un solo consiglio: le istituzioni hanno tutto da guadagnare quando ascoltano i propri cittadini».
 

Katia Manca

  Indice Giornali Indice Giornali

Indice di Indice Generale