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Da La Gazzetta del Mezzogiorno di venerdì 29 febbraio 2008

In agitazione il personale degli istituti Velialpol

 

La Ugl terziario ha proclamato lo stato di agitazione negli istituti di vigilanza Velialpol srl e La Veliapol srl, a fronte del cambio di appalto per il servizio trasporto valori Poste tutela spa.

In provincia di Lecce - secondo il sindacato - i lavoratori a rischio sarebbero 55. «La figura del vigilante - sottolinea Antonio Verardi, della Ugl terziario - nonostante la delicata professione, non è tutelata nei cambi di appalto, in quanto non c’è il trasferimento nell’azienda subentrante, rischiando di fatto l’occupazione. Il contratto, tuttavia, sancisce che gli istituti di vigilanza che devono uscire da un appalto, devono informare tempestivamente, prima di intraprendere qualsiasi iniziativa relativa alla riduzione del personale, le associazioni impreditoriali e i sindacati, al fine di esaminare congiuntamente eventuali soluzioni».

Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di sabato 1 marzo 2008

I sindacati, Ugl, CIsl e Uil hanno già proclamato lo sciopero per il 7 marzo

70 in mobilità alla Velialpol

 

VEGLIE - Da oggi circa 70 lavoratori - 55 della provincia di Lecce, 15 di Brindisi - in forza alla Velialpol saranno messi in mobilità per via del cambio di appalto per il servizio trasporto valori di Poste Tutela Spa. Infatti, alla Velialpol subentrano per Lecce Sveviapol, per Brindisi Ivri. E, i sindacati, per venerdì prossimo, 7 marzo, hanno già proclamato una giornata di sciopero, mentre per lunedì è stata programmata una manifestazione davanti alla prefettura.

«L'azienda parla di Esuberi, ma di fatto ha già avviato le procedure per la mobilità. In  ogni caso, questa è una vicenda che apre un forte momento di confronto sulla realtà della vigilanza privata - sottolinea Antonio Verardi della Ugl, ma sulla vicenda sono intervenuti anche Carmelina Tarantini della Cisl e Pierino Fioretti della Uil -. Infatti, il vigilante, oltre a non essere riconosciuto come pubblico ufficiale, nonostante la delicata professione, non è neppure  tutelato nei cambi di appalto, in quanto non ha il trasferimento all'azienda subentrante sul servizio, rischiando di fatto il posto di lavoro». Quindi, aggiunge: «Tuttavia, il contratto nazionale del lavoro di categoria sancisce che gli istituti di vigilanza, che devono uscire da un appalto devono informare tempestivamente, prima di prendere qualsiasi iniziativa relativa alla riduzione del personale, sia le associazioni imprenditoriali che le organizzazioni sindacali del territorio interessato, al fine di esaminare congiuntamente eventuali soluzioni. Purtroppo, in questo caso, non sono state comunicate nei tempi giusti».

Così, adesso che l'appalto è venuto meno, 67 lavoratori saranno messi in mobilità. «E' bene ricordare - spiega Verardi - che "La Velialpol srl" è una società di nuova costituzione, la quale fino al 2007 ha assorbito la maggior parte del personale di "Velialpol srl", attraverso procedimenti dei quali né i lavoratori né le strutture sindacali sono state messe a conoscenza se non in incontri successivi, durante i quali le organizzazioni sindacali, prendendo atto di quanto fatto all'azienda ne hanno contestato le procedure. Oggi, comunque c'è un'emergenza, che deve attivare tutte le parti in causa affinchè si faccia fronte comune. Questa vicenda deve spingere il mondo della politica, approfittando del periodo elettorale, a prendere impegni atti a salvaguardare i livelli occupazionali nei cambi d'appalto, regolamentandoli nei contratti nazionali di lavoro, con il riconoscimento della giusta figura».

Sulla stessa lunghezza d'onda, Carmelina Tarantini della Cisl: «Purtroppo, queste aziende non rispettano i contratti nazionali Ora, ci troviamo in questa situazione perché la Velialpol non ha rispettato i termini di comunicazione. L'appalto alle Poste è scaduto da ieri, da oggi subentrano le nuove aziende Sveviapol (Lecce), Ivri (Brindisi). Il 5 marzo saremo convocati dalla Provincia per vedere se si può trovare una soluzione. Per venerdì, invece, è confermato lo sciopero».

M.C.M.

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di martedì 4 marzo 2008

IIncontro in prefettura. Sul tappeto anche il servizio di pulizia all’Università

Si cerca di salvare il posto ai 75 vigilantes della Velialpol

 

Marzo inizia con la conflittualità occupazionale. La prima settimana lavorativa si è aperta con le proteste davanti alla prefettura. Ieri mattina alle 9, in via XXV Luglio, si sono dati appuntamento i 75 lavoratori degli istituti di vigilanza che lavoravano come portavalori dei furgoni postali e che oggi rischiano di essere espulsi dal ciclo produttivo e i sei dipendenti dell’impresa di pulizia che operavano negli uffici dell’’università e che la ditta che è subentrata non intende assumere.

Soliti strombazzi e striscioni, blocco a singhiozzo del traffico, una delegazione che preme per farsi ricevere dal rappresentante locale del governo. Nel pomeriggio, se non bastasse, si è aggiunta un’altra vertenza: quella di altri sei lavoratori del servizio portierato della Provincia.

Andiamo con ordine. A spiegare di cosa si tratta è Carmelina Tarantini, della Cisl. «Parliamo di vigilanza alle Poste e di servizio di portavalori. E’ accaduto che non c’è stato il passaggio di consegne dalla società Velialpol, che svolgeva il servizio e la subentrante Sveviapol che si è aggiudicata la regolare gara di affidamento, indetta dalle Poste - spiega la sindacalista - In pratica la Velialpol da un giorno all’altro si è ritirata. Così, la Svevialpol, in mancanza dell’incontro previsto dalle norme, dice di non avere bisogno di 75 lavoratori, perchè sostiene di avere avviato dei contratti a termine con altro personale». Dopo l’incontro di ieri in prefettura, le parti sono state convocate per domani, alle 9,30, in via Miglietta, al palazzo della Provincia.

Nella stessa data e sede, ma qui passiamo alla vertenza fra due imprese di pulizie, sarà affrontato anche il problema dei sei dipendenti della ditta leccese Supernova, che «smetterà il servizio fornito all’Università - fa sapere Valentina Fragassi della Cgil - per fare posto alla subentrante, la ditta napoletana Romeo Gestione, che vorrebbe lasciare fuori sei unità perchè, dice, l’Università ha ridotto i servizi affidati. Ci sarà l’incontro con il rettore e i sindacati. Potrebbero profilarsi buone prospettive, se l’Università decidesse di esternalizzare il servizio di facchinaggio. Il problema nasce perchè questi lavoratori hanno un contratto di pulimento; invece dovrebbero trasportare suppellettili e arredi».

Infine, lottano per il posto di lavoro anche sei dipendenti del servizio di portineria della Provincia. Anche in questo caso, l’impresa Axa, che si è aggiudicato il servizio, non intende includere sei dipendenti della ditta uscente, la Supernova. «La Provincia - spiega Vito Perrone dell’Ugl-Terziario - è partita con 15 portieri della Supernova e poi ne ha richiesti altri sei. Questi hanno lavorato 15 mesi e quindi hanno diritto al mantenimento del posto. Credo che l’intervento del capogruppo di opposizione Raffaele Baldassarre e del capogruppo del Pd Flavio Fasano, servirà a sbloccare la situazione. In una lettera l’avvocato Fasano ha già annunciato che si adopererà per convocare un Consiglio, nel quale saranno affidati servizi aggiuntivi all’Axa, proprio per risolvere la precaria situazione occupazionale».

ce.m.

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di venerdì 9 maggio 2008

Vertenza Velialpol, vertice col prefetto

Sit in di protesta ieri mattina davanti alla sede della prefettura delle 28 unità lavorative, rimaste senza lavoro dopo la contrazione delle commesse della Velialpol di Veglie.

I 28 lavoratori addetti alla sorveglianza di beni e di immobili, per conto dell’azienda vegliese, sono in mobilità; come dire l’anticamera della disoccupazione. Per questo si sono mobilitate le organizzazioni sindacali che hanno chiesto un incontro al prefetto Gianfranco Casilli. «Alle 11,30 siamo stati ricevuti dal prefetto - riferisce il segretario provinciale della Cisl Franco Surano- alla presenza del referente della provincia per le politiche del lavoro e di un gruppo di altre società di vigilanza che operano nel Salento. E’ stato un incontro interlocutorio, nel corso del quale il prefetto si è impegnato a monitorare lo stato delle esigenze di vigilanza di altri enti e aziende che possano offrire posizioni lavorative ai perdenti posto. Entro 30 - 45 giorni si farà il punto della situazione». Il tempo necessario per contattare l’Università, la Asl, le Poste e altri enti che per legge devono disporre dei servizi di sorveglianza e di controllo degli accessi. Nel frattempo i lavoratori percepiranno l’indennità di mobilità.

ce.m.

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