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Da La Gazzetta del Mezzogiorno di martedì 28 aprile 2009

Operazione dei carabinieri in via Convento

In tasca coca e hascisc. Un tappezziere finisce in manette

 

VEGLIE - Pizzicato con la droga, un giovane tappezziere incensurato di Veglie è stato arrestato, l’altra sera dai carabinieri, con l’accusa di detenzione a fine di spaccio di sostanze stupefacenti.

Addosso e nel garage adibito a laboratorio artigianale, G. G., 28 anni, nativo di Nardò, aveva un grammo di cocaina, tre e mezzo di hascisc ed un pezzo di «fumo» del peso di circa 75 grammi.

Nella rete dei militari della stazione vegliese impegnati proprio in un servizio antidroga disposto dal Comando della Compagnia di appartenenza, quella di Campi Salentina, il tappezziere è finito l’altra sera nella centrale ma defilata via Convento.

Alla vista dei militari, stringendo qualcosa nella mano destra, il 28enne ha tentato di svicolare, ma insospettiti, quelli hanno deciso di controllarlo.

Nell’involucro di cellophane che stringeva nella mano, c’era la dose di «polvere bianca», mentre unitamente a 60 euro in banconote di piccolo taglio, i tre grammi e mezzo di hascisc li aveva in una tasca dei pantaloni.

A quel punto, gli uomini dell’Arma hanno raggiunto la sua abitazione, e sul tavolo da lavoro hanno trovato il pezzo di sostanza ancora da tagliare, un coltellino sporco di droga ed un bilancino di precisione.

D’intesa col magistrato di turno, il sostituto Emilio Arnesano, G. G. è stato così dichiarato in arresto ed accompagnato nel carcere leccese di borgo san Nicola.

 

Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di martedì 28 aprile 2009

Ventottenne trovato in possesso di hascish e bilancino di precisione

Hashish nel laboratorio, arrestato giovane tappezziere

 

VEGLIE - Tappezziere per i più, il 28enne di Veglie G.G.. Ma anche spacciatore: questa l'accusa che gli hanno contestato i carabinieri della locale stazione dopo avergli trovato nel laboratorio 75 grammi di hashish ed un bilancino di precisione. E contestandogli l'ipotesi di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, i militari hanno condotto il giovane artigiano a Lecce nel carcere di Borgo San Nicola.

La misura è stata adottata dopo aver sentito il parere del pubblico ministero di turno Emilio Arnesano per verificare se condividesse la sussistenza di gravi indizi colpevolezza tali da giustificare l'arresto.

In realtà è stata la perquisizione nel laboratorio di tappezzeria a far finire nei guai G.G.. Fino a quel momento, infatti, se la sarebbe potuta cavare con una segnalazione al prefetto per uso non terapeutico di sostanze stupefacenti perché i carabinieri lo avevano fermato in via Convento con un grammo di cocaina e tre grammi e mezzo di hashish.

Sarebbe stato il suo atteggiamento ad insospettire i militari l'altro ieri sera mentre erano in giro per Veglie per un servizio di controllo del territorio. Alla vista della pattuglia avrebbe cercato di nascondere una busta in una mano. Una busta in cui gli investigatori hanno trovato un grammo di cocaina.

Tanto è bastato per far partire le perquisizioni a catena: prima quella sulla persona, quella in cui sono stati trovati tre grammi e mezzo di hashish in una tasca insieme a 60 euro in banconote di piccolo taglio. Poi i carabinieri sono andati  a controllare palmo dopo palmo la casa ed il negozio di tappezzeria. E qui è stato trovato tutto l'altro hashish che ha fugato i dubbi e le perplessità degli inquirenti sul possesso per uso personale.

L'arresto di G. G. non è passato inosservato agli abitanti di Veglie trattandosi di un ragazzo incensurato e di buona famiglia. Ma, purtroppo, non è il primo caso nel Salento di giovane insospettabile che finisce arrestato con l'accusa di aver accettato di prestare il suo nome a chi con la droga fa soldi a palate.
 

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