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Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di venerdì 27 febbraio 2009

Dopo anni di attese si celebra l'opera della circonvallazione di Veglie: «Chi paga i 2,2 milioni?»
Si inaugura il "ponte della cava", protesta il Comitato

 

VEGLIE - Dopo anni di attesa, circa 10, sarà inaugurato alle 11 di oggi a Veglie il ponte della circonvallazione, più noto ormai come "ponte della cava" in quanto dopo il progetto del tracciato il successivo scavo della "miniera" ha reso necessario il by-pass del ponte. Alla cerimonia inaugurale ci saranno il presidente della Provincia Giovanni Pellegrino, l'assessore alle strade Flavio Fasano, il sindaco di Veglie Fernando Fai, il sindaco di Salice Donato De Mitri con assessori e consiglieri.

Ma sull'opera aleggia l'alto costo che la collettività ha dovuto sostenere e a ricordarlo è il Comitato per il completamento della circonvallazione che quasi un anno fa ha realizzato un dossier elegante e documentatissimo in cui si ricostruisce la travagliata storia dell'opera dal titolo "Il ponte della legalità - Diario e segreti di una sfida vinta".

Il comitato non è stato invitato alla cerimonia inaugurale, aspetto sottolineato da una nota a firma di Lino Rollo: "All'inaugurazione della circonvallazione nessuno ha ritenuto opportuno invitare il Comitato che in questi anni ha denunciato le prepotenze, ha seguito gli scontri giudiziari, ha vigilato sulle procedure, ha interpellato gli organi di controllo, ha ricorso alla magistratura, ha informato la cittadinanza, ha stimolato le coscienze dei rassegnati, ha sollecitato i funzionari, ha lottato contro gli infingardi presenti nelle istituzioni".

"L'apertura al traffico dell'intero tracciato della Circonvallazione di Veglie non può nascondere il danno provocato all'erario per il pagamento, già avvenuto, da parte della Provincia di Lecce dei seguenti costi: euro 2.820.161,26 per la costruzione del ponte; euro 402.754,25 per l'esproprio pagato alla ditta Panarese". "Il Comitato sostiene che - si afferma - chi ha sbagliato deve pagare e che i costi del ponte non dovranno essere a carico della collettività, ma di coloro che ne hanno provocato la maggiorazione. Sarà nuovo impegno del Comitato proseguire nelle sedi idonee la ricerca delle responsabilità di quanti hanno causato l'aumento dei costi e fatto ritardare per oltre 10 anni il completamento dell'opera. La costruzione del ponte è stata resa necessaria dalla modifica dello stato dei luoghi nel periodo del contenzioso in atto come è chiaramente documentato nel libro "II ponte della legalità" da noi pubblicato nel marzo del 2008. Non sarà difficile identificare i responsabili di tale modifica, come non sarà impossibile dimostrare come mai la Provincia di Lecce non abbia valutato la «possibilità di adottare eventuali azioni legali o giudizarie a tutela degli interessi dell'Ente»".

 

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di venerdì 27 febbraio 2009

Completata la circonvallazione, oggi la consegna

 

VEGLIE - Dopo dieci anni la circonvallazione viene consegnata ai cittadini. Il ponte che completa l’anello sarà aperto al traffico, oggi, alle 11 durante l’inaugurazione.

La nuova bretella completa la circonvallazione cittadina, migliorando sensibilmente la sicurezza stradale e la vivibilità del centro abitato.

L’opera è attesa da molto tempo perchè consente di risolvere i problemi di traffico, specialmente durante i mesi estivi. Il nuovo percorso stradale extracittadino, dunque, dovrebbe agevolare i vari collegamenti e raccordi con le strade provinciali per Leverano, Carmiano, Novoli, Salice, Monteruga-San Pancrazio e per Torre Lapillo-Porto Cesareo.

 

Da Il Paese Nuovo di  venerdì 27 febbraio 2009

Oggi l'inaugurazione dopo dieci anni. Presenti Pellegrino, Fasano, Fai, De Mitri e don Amelio De Filippis
Veglie, ecco il ponte della legalità
"Solo" dieci anni per fare 200 metri

VEGLIE - Dopo 10 anno dall'avvio dei lavori, oggi verrò inaugurato il ponte che completa la circonvallazione di Veglie. Si chiude una vicenda che aveva visto fronteggiarsi il Comune e la ditta Panarese, proprietaria di una cava che sarebbe stata illegittimamente danneggiata dall'arteria stradale, e che nel frattempo è stata ampliata impedendo la prosecuzione dei lavori. I cittadini di Veglie indignati dalle lungaggini si costituirono in un comitato per il ponte, che ha contribuito al lieto fine della vicenda. Ma il comitato chiede ora chiarezza sui soldi pubblici già spesi, tra cui i 400mila euro di indennizzo pagato alla ditta Panarese.

Tanto attesa da non sembrare reale la conclusione della storia del ponte di Veglie. A undici anni dall'inizio dei lavori per la circonvallazione, questa mattina alle 11 verrà tagliato il nastro inaugurale del viadotto sullo snodo viario che collega il comune salentino con sei strade provinciali.

Dal '97 ad oggi il contenzioso con la ditta Panarese di Veglie e i successivi consigli, interpellanze, denunce, sentenze, silenzi e persino la costituzione di un comitato di cittadini hanno reso l'intervento tristemente noto, annoverandolo come potenziale new entry nella grande famiglia delle "cattedrali nel deserto". Ma si tratta di una storia a lieto fine, ufficializzata oggi dall'apertura al traffico delle automobili.

Un anno fa la fine dei lavori e per festeggiare ecco la pubblicazione del libro-documentario "Il ponte della legalità - diario e segreti di una sfida vinta", per non dimenticare una fatica durata dieci anni, a cura del Comitato dei cittadini per il completamento della circonvallazione di Veglie . "Il diario di arroganze private e di latitanze pubbliche sconfitte - si legge nella presentazione di Antonio Greco, presidente del comitato - è un attestato per vincere il tempo che passa e la memoria corta."

Questa la "lunga" storia del ponte. Un primo progetto per la realizzazione di una circonvallazione intorno al comune di Veglie  approvato nel 1981 con il piano regolatore generale, ma non realizzato per gli alti costi dell'intervento. Veglie, infatti, era al tempo già caratterizzata dal trend di crescita che avrebbe portato fino agli anni 2000 ad un aumento della popolazione di 8mila abitanti in 50'anni. Ciò comportava l'intensificazione della circolazione interna e di scambio con i comuni vicini, e tuttavia la rete viaria non si è evoluta parallelamente.

Nel '95 si riuscì a trovare argomenti per dimostrare la competenza della Provincia per la realizzazione di uno snodo viario che avrebbe collegato le sei strade provinciali per Leverano, Carmiano, Novoli, Salice Salentino, Monteruga e Torrelapillo con il comune di Veglie. Ed effettivamente il progetto fa approvato dalla Provincia, allora presieduta da Lorenzo Ria, che però lo modificò dopo averlo visionato perché questo, ormai vecchio di 15 anni, risultava inadeguato. Alla fine dell'iter burocratico necessario siamo al '97. Il termine previsto dai lavori è stimato entro sei mesi. Invece ci sono voluti dieci anni per l'inaugurazione del ponte.

Una vicenda bizzarra, perche già, nell'ottobre del '98 erano stati ultimati sette chilometri dell'arteria stradale: mancavano solo 200 metri per completare i lavori, ma quel tratto di strada è stato finito dopo dieci anni.

Nel '98, infatti, la ditta Panarese, proprietaria di una cava estrattiva, si accorse che la circonvallazione interessava il territorio in suo possesso. La Provincia rispose a tale obiezione proponendo di interessare le aree della ditta, che però rifiutò. Nel frattempo la ditta Panarese procedeva con gli scavi, rendendo impossibile la fine dei lavori. Gli anni seguenti passano tra ricorsi al Tar, sentenze, l'interessamento di molti personaggi politici.

Nel 2002 i lavori si sbloccano e il ponte può finalmente essere costruito. Tra nuove difficoltà e lungaggini, si arriva al 2008, con la "vittoria" del comitato per il ponte, che però è macchiata da 400mila euro di soldi pubblici pagati come indennizzo ai Panarese.

Alla vigilia dell'inaugurazione il comitato ha dichiarato di non essersi ancora arreso nella sua battaglia per la chiarezza sul ponte.

g.s.

 

 

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di sabato 28 febbraio 2009

Inaugurato il ponte sulla cava di tufo
A battesimo dopo dieci anni la circonvallazione cittadina

Un iter di ostacoli che ha fatto lievitare i osti

 

VEGLIE - Dopo dieci anni è stato inaugurato ieri il ponte sulla cava di tufo che completa la circonvallazione cittadina. L’arteria stradale lunga 180 metri non interessa solo il Comune di Veglie, ma collega i Comuni del Nord Salento e, in futuro, lo stesso Salento con la programmata viabilità verso Taranto e la Calabria.

“E' stato un giorno speciale per il nostro Comune» - dice il sindaco Fernando Fai.

Con un costo di tre milioni di euro, di cui due milioni e 300mila euro per i lavori, l’opera, che presenta caratteristiche tecnologiche e costruttive particolarmente innovative, è stata progettata dall’Ufficio Tecnico provinciale ed eseguita dall’associazione temporanea di imprese Cometal e Fincosit. La direzione dei lavori è stata curata dall’ingegnere Marco Padovanì.

“L'intervento è stato impegnativo - dice il presidente della Provincia Giovanni Pellegrino - specie in fase espropriativa ed esecutiva, anche per le sue interferenze con una cava in esercizio. Tali difficoltà sono state risolte grazie anche alla buona volontà di tutte le parti interessate”.

La storia dell’infrastruttura, che nasce da scelte politiche dei presidenti Lorenzo Ria e Giovanni Pellegrino, infatti, è stata segnata da un viaggio tra gli ostacoli che hanno di intralciare o perfino tentato di impedire l’opera: delibere, progetti, varianti e tanti ricorsi. Si inizia nel 1997 quando il consiglio comunale, sindaco Antonio Greco, approva definitivamente il progetto della Provincia. Inizialmente il tracciato era lineare, senza il ponte. Nel 1999 hanno inizio i primi espropri, in cui è coinvolta anche l’azienda Panarese con due particelle non ancora interessate alle attività di cava. Nello stesso anno le stesse particelle vengono messe in funzione dall’azienda nonostante lo stop da parte delle autorità competenti. Da qui parte la battaglia di ricorsi giudiziari, in cui sono protagonisti la stessa azienda, il Comune e la Provincia, facendo ritardare e levitare notevolmente i costi dell’opera.

Katia Manca

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