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Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di domenica 18 gennaio 2009

Piogge abbondanti e crisi olivicola

La Regione e le province dichiarino lo stato di calamità ed emergenza

VEGLIE - Le forti piogge cadute in questi giorni nelle campagne salentine, hanno ulteriormente evidenziato l’aggravarsi della crisi dell’olivicoltura locale. Questo perché oltre alla crisi del mercato caratterizzato dagli esigui prezzi dell’olio, si aggiunge in questi giorni, la quasi impossibilità a raccogliere le olive dagli alberi. Tutte le campagne, infatti, sono allagate ed i coltivatori non possono accedere sotto gli alberi dove in questi giorni  sono caduti quintali e quintali di olive oramai andate in malore. Si prospetta così una campagna olivicola molto incerta dagli esiti pieni di interrogativi.

Il coordinamento provinciale  dell’Unione Liberale di Centro (Liberali nel PDL), del quale fanno parte, tra gli altri, anche degli imprenditori olivicoli salentini di Parabita, Squinzano, Veglie, ecc, incoraggiato dalle Aassociazioni di categoria tra cui la FAGRI rappresentata da Massimiliano Caputo, dal Presidente della CONFAGRICOLTURA Dott. Donato Fusco, dal Presidente Dott. Saverio Antonica dell’Associazione TERRA SALENTINA, da Sergio Quarta di PUGLIA AGRI NEWS e da numerosi Assessori all’agricoltura come Salvatore Pezzuto di Guagnano, si è mobilizzato per intraprendere una serie di iniziative onde sensibilizzare l’opinione pubblica e soprattutto gli amministratori locali e regionali per indurli a far dichiarare dalla Regione Puglia e dal Governo centrale di Roma, lo stato di calamità per l’intero Salento, in particolare per la coltura olivicola.

Il coordinatore provinciale dei liberali nel PDL Giuseppe Landolfo, il dott. Walter Mazzotta funzionario-ispettore dell’agricoltura della Regione Puglia insieme agli altri esponenti già citati hanno deciso di recarsi a Bari e poi a Roma per incontrare il Ministro Luca Zaia al fine di adoperarsi per porre rimedio alla grave crisi del settore olivicolo.

 

P.I.

 

 

Da Il Paese Nuovo di domenica 8 marzo  2009

Regione e Provincia insensibili alla crisi dell'agricoltura salentina

Le perturbazioni atmosferiche che stanno caratterizzando questo lungo inverno continuano a flagellare le colture del Salento. I danni registrati per le produzioni vitivinicole e soprattutto olearie fanno presagire un periodo di gravi difficoltà per tutti gli operatori economici del settore.

A rilanciare l’allarme, proprio in questi giorni, è il Coordinatore Provinciale dei Liberali nel PDL, Giuseppe Landolfo che punta il dito contro il disinteresse delle istituzioni, in primis la Regione Puglia e la Provincia di Lecce.

La produzione olearia è già gravemente compromessa a causa delle alluvioni che hanno reso impossibili le operazioni di raccolta e dell’elevato livello di umidità che ha provocato danni agli stessi alberi. Le difficoltà sembrano però destinate ad allargarsi anche alla produzione vitivinicola della stagione di vendemmia 2009. Lo sviluppo dei vitigni è infatti molto rallentato dalle attuali condizioni climatiche. Il coordinatore Landolfo afferma che “le autorità competenti non possono negare un loro impegno di fronte ad una prospettiva così negativa. È necessario ed urgente un intervento mirato e forte per tentare di salvare il salvabile e per assicurare giuste garanzie a questi settori fondamentali dell’economia del Salento e di un territorio che sta lottando per ammortizzare i già presenti segni della crisi economica mondiale”.

Questo, quello della preoccupante crisi del settore agricolo salentino, unitamente ad altri di politica locale e nazionale, è stato l’argomento principale dell’incontro di sabato 7 marzo 2009 nella sede di Lecce dell’esecutivo provinciale dell’Unione Liberale di Centro (Liberali nel PDL).

Patrizia Ingrosso

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