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Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di Mercoledì 11 Gennaio 2012 (di Alessandra LEZZI)

 

Il dramma di ieri mattina in via Monteroni a Lecce. Vittima un 50enne di Veglie. Nessuno ha visto nulla

Un volo nel cantiere, grave un operaio

 

VEGLIE - L’unico, al momento che può raccontare nel dettaglio quanto accaduto e precisare agli investigatori molti aspetti ancora poco chiari del terribile incidente sul lavoro avvenuto alla Periferia della città, ieri mattina, è ricoverato in «prognosi riservata nel reparto di Chirurgia toracica del Vito Fazzi. Carabinieri e ufficiali dello Spesal (il Servizio di prevenzione e sicurezza sugli ambienti di lavoro che fa capo alle Asl pugliesi)  non hanno potuto sino a questo momento mettere a verbale la versione dei fatti di Livio Civino, operaio cinquantacinquenne di Veglie, presumibilmente volato giù dall’impalcatura sulla quale stava lavorando, sulla via per Monteroni. Nessuno, a quanto pare, ha assistito a questo ennesimo infortunio dalle conseguenze gravissime.

Secondo una prima ricostruzione, infatti, Livio Civino ieri mattina era l’unico dipendente dell’azienda ad essere stato impegnato su quel cantiere dove sorgeranno diverse villette a schiera. Altri colleghi erano impegnati altrove. Così hanno riferito agli investigatori. E' stato comunque proprio uno di loro a dare l'allarme. Passando per quegli edifici con il camioncino aziendale ha inizialmente notato solo che sull’impalcatura non c’era nessuno. Un attimo dopo ha visto l’operaio cinquantacinquenne a terra, che non riusciva a muoversi. Ha immediatamente chiamato il 118. Gli operatori sanitari giunti sul posto a sirene spiegate hanno poi - una volta occupatosi dell’immediato soccorso del malcapitato - provveduto ad allertare le autorità competenti.

I primi ad arrivare nei pressi del cantiere edile sono stati gli uomini dello Spesal,  raggiunti a stretto giro dai carabinieri della stazione leccese di Santa Rosa. Ascoltate le prime testimonianze, che ruotavano per l’appunto sulla versione secondo cui Livio Civino fosse effettivamente da solo al momento della caduta dall’impalcatura, si è proceduto come da prassi ad effettuare rilievi utili per ricostruire con esattezza la dinamica dell’accaduto, almeno nell’attesa e nella speranza che l’uomo — una volta fuori pericolo - possa meglio riportare i fotogrammi di quegli attimi terribili. In assenza di testimoni oculari, quindi, non è ancora chiaro se su quel cantiere siano state rispettate o meno tutte le normative sulla sicurezza del lavoro. Toccherà proprio al servizio ad hoc della Asl di Lecce redigere un verbale in cui chiarire se l’operaio avesse addosso — così come prevede la legge - al momento dell’incidente il  casco e se fosse saldamente legato alle apposite cinghie.

In tal caso, bisognerebbe capire se queste si siano spezzate o slegate, e perché. Dalla relazione dipenderà il futuro del titolare dell’azienda e probabilmente anche quello degli operai e della celerità stessa con cui saranno terminate le villette in costruzione sulla via per Monteroni.

L’operaio intanto resta sotto stretta osservazione dei medici del reparto di chirurgia toracica che, a distanza di diverse ore dal ricovero, non hanno ancora sciolto la prognosi. Livio Civino ha riportato un gravissimo trauma nella parte più alta del corpo. Difficile anche stabilire da quale altezza sia precipitato giù. In attesa di fare luce sull’intera vicenda, il cantiere è stato naturalmente posto sotto sequestro.

 

Alessandra LEZZI

 

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di Mercoledì 11 Gennaio 2012

 

Incidente sul lavoro, ieri mattina, nel cantiere aperto a Lecce sulla via per Monteroni.

Cade dall'impalcatura, grave un operaio edile

 

VEGLIE - E’ di Veglie, il primo lavoratore del nuovo anno, rimasto ferito in un incidente sul lavoro. Si tratta di Livio Civino, 55 anni, sposato e con figli.

In prognosi riservata, da ieri mattina si trova ricoverato nel reparto di chirurgia toracica dell’Ospedale «Vito Fazzi». Le sue condizioni sono gravi, ma non tali da far temere per la vita.

Nella caduta dall'impalcatura sulla quale stava lavorando, ha sì battuto con violenza il tronco sulla terra, ma miracolosamente è riuscito a «salvare» la testa. Una vera fortuna. L’uomo è precipitato da un’altezza di cinque metri. Il trauma cranico avrebbe potuto essere fatale.

L’incidente si è registrato attorno alle ore 11 in un cantiere edile che sorge alla periferia del capoluogo, e più esattamente sulla via per Monteroni, laddove sta sorgendo un complesso residenziale. Per conto di un'impresa del suo stesso paese, assieme ad altri quattro operai, il 55enne si trovava sull'impalcatura innalzata a ridosso del prospetto, e proprio su questo stava lavorando.

Ad un certo punto, forse per un improvviso malore, deve aver perso l’equilibrio, ed è appunto precipitato al suolo. Soccorso dai compagni di lavoro, che hanno immediatamente allertato l'ambulanza del 118, è stato subito trasportato al pronto soccorso, e dopo gli esami diagnostici che hanno escluso la presenza di eventuali lesioni interne, è stato trasferito nel reparto di cui s’è detto.

Sul cantiere per stabilire le modalità dell’infortunio e le eventuali responsabilità, si sono poi recati i carabinieri della Compagnia di Lecce, ai quali si sono aggiunti gli ispettori dello Spesal, cui spetta invece il compito di appurare se prima di dare inizio alle attività edili, erano state adottate tutte le misure di prevenzione previste dalla legge.

 

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