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"Comunicato dei Consiglieri di minoranza"  - 24 febbraio 2006  

Una vittoria di Pirro

L’ordinanza (n. 849/06) del Consiglio di Stato boccia l'ordinanza del Tar di Lecce

 

Una vittoria di Pirro o, se si preferisce, la sconfitta per 3 a 2 della Juventus l’altra sera a Brema.

L’ordinanza (n. 849/06) del Consiglio di Stato è importante più per ciò che non dice che per ciò che dice. Il Consiglio di Stato non ha condiviso le censure mosse dal Tar di Lecce, sul piano giuridico, ai provvedimenti del Sindaco Fai perché ha ritenuto la materia rimessa ai meri strumenti di dialettica maggioranza-minoranza. Nulla ha detto sulla principale e sulle tante altre argomentazioni spese dalla maggioranza per negare il diritto stesso dei consiglieri di minoranza di rivolgersi ai giudici amministrativi. Sorprende comunque la pur scarna motivazione del Consiglio di Stato, perché il Sindaco ha violato alti principi costituzionali, leggi ed una specifica norma (art. 32, commi 5 e 1) dello Statuto Comunale in materia di pari opportunità.

I Consiglieri di minoranza di centro-sinistra e di centro-destra, a proposito del profilo politico della vicenda, osservano che il Sindaco comunque ha affermato che la composizione della Giunta, in cui ora è presente una donna, non sarà modificata. E’ lecito chiedersi se ha inteso spendere i soldi dei contribuenti, con il ricorso di novembre al Consiglio di Stato, solo per farsi, con il provvedimento ottenuto, un “quadretto” privo di qualsiasi rilievo pratico.

Chi, come noi, è interessato non a sterili vittorie giudiziarie ma al risultato pratico di promuovere la presenza delle donne nelle istituzioni, è ovviamente soddisfatto della conferma della composizione dell’attuale Giunta. Le motivazioni con cui il Sindaco, a luglio, ha tentato di sottrarsi agli obblighi imposti dal Tar di Lecce erano un’offesa ai cittadini e alla cittadine di Veglie. Ma ormai conosciamo la volubilità di Fai: anche ad ottobre aveva dichiarato di condividere la pronuncia del Tar di Lecce e poco dopo l’ha impugnata. Perché il risultato ottenuto non sia posto nel nulla non potremo perciò evitare di far giungere alla pronuncia di merito il giudizio tuttora pendente davanti al Tar di Lecce.

Non capiamo, infine, quali sono “le calunnie” in questa vicenda: l’opposizione ha chiesto solo il rispetto delle regole, che lo stesso Tar ha ritenuto violate. Il discredito nazionale sul piccolo paese, che Fai dice esserne derivato, non può essere imputato all’opposizione, che fa il suo dovere, ma a lui stesso che non ha saputo e non sa ancora gestire questa vicenda.
 

Veglie 24 febbraio 2006

I consiglieri comunali di minoranza di
“Prima di tutto i cittadini”    e    “Città unita”
Armonico, Carlà, Paladini, Vetrano, Aprile, Greco e Stefanizzi.