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  Francesco Matteo - Martedì 6 Aprile 2010

 

Il rispetto porta rispetto

 

Caro Fernando,

Mi permetto di inserirmi in questa diatrìba, molto stimolante, in qualità di ex cittadino Vegliese ancora innamorato del proprio paese, nonché meridionale, nonché campanilista.

Il tuo intervento, che condivido in parte, ha colto nel segno l’annoso problema del, consentimi questo termine, “mal di provincialismo” che affligge ancora oggi il nostro territorio, il nostro meridione.

E’ facile additare persone e ruoli nell’ambito pubblico, in quanto rappresentano da sempre nel nostro immaginario collettivo il “mòloc” dei diritti del cittadino qualunque, del cittadino più debole. E’ il gioco delle parti, della reciprocità che non c’è in questo tipo di rapporto, non c’è mai stata.

Lo sfogo di Ilario D’Amato è del tutto “normale” e “giustificato” se lo si vede dal suo punto di vista, ovvero di un cittadino vissuto in una terra dove tutto è all’insegna dell’efficienza, del rispetto di tutti e di tutto anche della terra che calpesti e, per contro, vieni rispettato nella persona e nel ruolo che occupi in quella società.

Già dalla scuola materna, alla tenera età di tre anni viene introdotto l’utilizzo del computer, nel corso degli anni viene dato un indirizzo professionale “certo” che darà lavoro “certo” al cittadino tedesco. Il welfare in Germania è una realtà da anni, da noi è solo un termine utilizzato ed abusato solo per propagande politiche. In Germania le prospettive di futuro, di famiglia, di lavoro sono cosa certa, non demagogìa; il matrimonio viene incentivato con aiuti sostanziali, quali la prima casa già destinata alla giovane coppia appena creata, sostanziali contributi alla crescita reale della società e dell’individuo, insomma. E’ un fatto di cultura e società diverse, lontane da noi anni luce.

Prova a ribaltare nella nostra realtà tutto ciò, sembra la fiaba di Biancaneve.

Cosa diversa invece è il rispetto delle persone, che nel caso della lettera di Ilario non c’è stato, e questo è grave.

Avrebbe potuto tranquillamente porsi in modo diverso, palesando i disservizi in modo più pacato. Non si può rinnegare la propria terra, il proprio paese in questo modo, non è giusto….questo è qualunquismo.

Prova caro Ilario a mitigare il tuo disappunto con un po’ di tolleranza e di umiltà……rispettando anche chi, a tuo dire, non ti rispetta.
 

Francesco Matteo

 

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