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Comune di Veglie

Assessorato alla Cultura

21-30 giugno 2008

presso Convento dei Francescani

Rassegna di eventi culturali, musicali e artistici, organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Veglie nel suggestivo chiostro del Convento dei Francescani.

 

  PROGRAMMA 

  Sabato 21  Giugno ore 20.00 

  • Apertura della 6 ª Settimana della Cultura

  • Interventi delle autorità

  • Inaugurazione dei percorsi artistici:

    • Collettiva d'arte    "RITMICA"   a cura di Laura de Gabrieli - terza edizione
      La terza edizione della collettiva d’Arte intende consolidare il dialogo tra le nuove espressioni artistiche e il Comune di Veglie, dandole opportunità di relazionarsi con un contesto di rara suggestione e di grande valore storico. L’evidente contrasto visivo e temporale fra l’ambiente e le opere esposte, esalta la maestosità architettonica ed artistica del Convento dei Francescani, testimonianza storica fatta rivivere dal flusso di stili ed immaginazioni proposte dagli artisti presenti. RITMICA: una collettiva per creare insieme, per scegliere un ritmo e per seguirlo. La traccia del ritmo modifica gli animi, mescolando memorie e sensazioni del presente.
      Arti visive ed arti applicate proposte da dodici artisti per raccontare la “propria” ripetizione RITMICA. Il lavoro di ricerca proposto dagli artisti richiede l’attenzione, da parte del fruitore, per fermare quell’istante, quell’attimo che sfugge e che lascia un segno, un impronta, la non esitazione del momento. L’opera diviene portavoce nel ritmo dell’accaduto e nel ritmo dell’accadere. Guardare un’opera è entrare nella dialettica della storia.
      Artisti in mostra: Angela Barbera, Antonio Angelo Destradis, Antonio Rollo, Carlo Politi, Enza Patera, Fiorenzo Zaffina, Flavio Vetrano, Gian Piero Leo, Marzia Quarta, Rossella Grezzi, Sandra Di Coste, Valeria Russo. (Leggi la critica di Ghislain Mayaud)

    • Collettiva fotografica dal titolo "SalenTour, il Salento si mostra ai salentini" a cura del gruppo "Salentu, lu sule, lu mare, lu ientu" del sito Flickr.com
        ( www.flickr.com/groups/salento )


      (Collettiva d'arte e Collettiva fotografica rimarranno aperte fino al 30 giugno 2008)

 

  Sabato 21 Giugno Ore 21.00 

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presenta

"Non ti Pago!"

Commedia in tre atti di E. De Filippo

Ferdinando Quagliolo, gestore di un banco lotto appassionato del gioco, ma eterno perdente, caccia di casa in malo modo Bertolini, un suo impiegato, venuto in visita amorosa a sua figlia Stella e che invece è sempre vincente. Ma il giovane annuncia di aver vinto addirittura una quaterna che, in sogno, gli ha dato proprio il defunto padre di Ferdinando. Ferdinando gli ruba il biglietto perché, a suo avviso, il padre ha semplicemente sbagliato persona: Bertolini infatti, abita nell’ex appartamento dei Quagliolo.

Dopo disquisizioni con il parroco e liti furiose con la famiglia, accompagnate da un colpo di pistola, Quagliolo cede il biglietto, ma lancia una maledizione davanti al ritratto del defunto: ogni volta che Bertolini tenterà di incassare la vincita, gli capiterà una disgrazia.

Dopo una serie d’incidenti, Bertolini decide di rinunciare al biglietto. Soddisfatto, Ferdinando "ritira" la maledizione e lascia che Bertolini sposi Stella. La vincita rimane in famiglia.

Non ti pago! è una delle più riuscite e divertenti commedie di Eduardo De Filippo. Andata in scena per la prima volta l’8 dicembre 1940 al Teatro Quirino di Roma, fu interpretata dai due grandi fratelli Eduardo e Peppino ed ebbe subito un clamoroso successo. Il protagonista della commedia, don Ferdinando Quagliuolo, è un personaggio ambiguo, sempre al limite, incerto fra passione e ragione, fra buona fede e opportunismo, fra follia e simulazione, fra sogno e realtà. Nel teatro di Eduardo è un personaggio fra i più paradossali, fra i più originali ed anche fra i più pirandelliani.


Il Teatro della Busacca presenta Non ti pago! di E. De Filippo con:
Ferdinando Quagliolo - Mino Profico
Concetta -  Liliana Putino
Aglietiello - Antonio Romano
Stella - Rossella Chetta
Margherita - Mary Negro
Bertolini - Antonio D’Aprile
Avvocato Strumillo - Marco Romano
Don Raffaele - Gustavo D’Aversa
Erminia - Fernanda Negro

Regia di Francesco Piccolo   -  www.labusacca.it

 

 

 

 

 Domenica 22  Giugno ore 20.00 

 

"Aldo Moro 30 anni dopo"

Il giornalista Roberto Guido - Direttore responsabile del mensile QuiSalento - intervista il senatore Giovanni Pellegrino

Appuntamento

rinviato a

MARTEDI'

1 LUGLIO

 a seguire 

"Resonance quartet in concerto"

Quartetto d'archi

 

 

 

 

  27 - 28 - 29 Giugno ore 21.30 

 

“JAZZ in VEGLIE”
dalle Origini alle Contaminazioni
3ª Edizione

INFO: www.veglienews.it/jazzinveglie

in collaborazione con

veglienews.it

e con il patrocinio del

 

CONSERVATORIO

DI MUSICA

"TITO SCHIPA"

 

Istituto Superiore di Studi Musicali - Lecce

Venerdì 27 giugno

"BandAdriatica"

Musiche dai porti dell'Adriatico

Sabato 28  giugno

"Swing Big Band"

Diretta dal M° Luigi BUBBICO

Domenica 29   giugno*

"Special Quartet"

NICOLA ANDRIOLI piano

FABRIZIO SCARAFILE sax

ALEX SEMPREVIVO batteria

MICHELE COLACI contrabbasso

 

*(Nel caso l'Italia dovesse disputare la finale del Campionato Europeo, prima del concerto verrà proiettata  la partita sul maxischermo per tutto il pubblico)

 

 

  Lunedì  30  Giugno ore 21.00 

 

Magister Ludi

in

"Terrae Marique"

Musica, Poesia, letteratura in un disco-romanzo live

 

"Terrae Marique... una storia che custodisce lo scrigno dei ricordi segreti di un viaggiatore solitario, una storia che è un viaggio attraverso il labirinto delle emozioni (Mare) e delle esperienze (Terra), una storia che vuole fungere da monito e omaggio a tutti coloro che, dopo ogni esperienza difficile, sono pronti a vivere nuovamente... Tutto... Sempre!"

 

(Roberto D'Agostino - Daniele Stefanizzi)

 

Le scenografie delle serate musicali saranno curate dagli artisti vegliesi Luca BRUNO e Chiara DE BENEDITTIS.


 

 

 

Il Presidente del Consiglio

Antonio DE BARTOLOMEO

Il Sindaco

Fernando  FAI

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Testo critico di Ghislain Mayaud sulla collettiva d'arte "RITMICA":   (Torna al programma)


Questo inizio millennio, contrariamente a ciò che si sperava, non è stato particolarmente carico di eventi intellettuali e culturali. L’azzeramento di fondi, la continua flagellante stagnazione e scientifica burocratizzazione dei luoghi predestinati all’articolazione e l’elaborazione della creatività, dai musei alle Accademie d’Italia, spingono le nuove generazioni artistiche verso destini più individuali e nascosti. Questi immobilismi, queste mostruose contraddizioni mettono a dura prova la vitalità e la freschezza del giovane artista e non aiutano certamente l’ultimo decennio ad occupare la storia. Fuggono da queste logiche devastanti numerosi piccoli centri urbani (tra cui il comune di Veglie) e strutture culturali che ancora si sensibilizzano sul “dare dell’arte”. Nel consueto svolgimento estivo Salentino, spicca la mostra “RITMICA” pronta a stravolgere le amare previsioni. L’estrema diversità nei criteri plastici e formali delle opere esposte fa tutta la ricchezza dell’evento ma anche la sua varietà e la sua complessità. I lavori scelti non offrono solo una ritmica dinamica, ma l’accostamento di vari linguaggi generazionali accelera ulteriormente una visione più totale sull’accaduto di questi ultimi anni.
Riavvalendosi alle antiche tradizioni dei linguaggi popolari che si tramandano testualmente e oralmente, il trittico “Suoni diretti” di A. Barbera è progettato come un basso-rilievo quasi di sapore medioevale usando la materia dell’oro e determinando il simulacro degli spessori tramite il nero quasi come per citare o ricordare il linguaggio delle ombre cinesi. L’allestimento proposto da M. Quarta non si scosta dai “suoi” rituali con la morte. Sul raffinato altare del dolore, antiche stoffe a forma del corpo di Cristo evocano l’atto drammatico della sete. Lo sfregio offre una moltitudine di coloratissimi tappi in plastica di bottiglie d’acqua minerale. I recipienti non ci sono più. Sono stati consumati davanti alla croce, poi tolti da immaginari pellegrini. Ma il silenzioso concerto di tappi sparge un lento e lacerante dolore. . Di grande impatto visivo, l’opera esposta “Carto” di F. Zaffina. Delle labbra dai tratti quasi maschile in posizione diagonale e di verde saliva, baciano dolcemente una bocca sensualmente chiusa proposta in bianco nero. Tutto si svolge in un’intima e ritmata gestualità che però “apre la guancia” come si apre una muraglia. . A. Destradis chiude il suono scritto in campi rettangolari o quadrati come per ristrutturare una lontana sinfonia. Emerge una simbolica partitura musicale pronta per l’uso ma destinata solamente a quelli che leggono l’opera oltre l’evidenza delle forme. . Con il lavoro “Passione”, C. Politi stringe l’eterno conflitto del “dipingere l’invisibile”. Il vento della passione sposta il pittore dalla sedia, prende il suo posto e soffia sulla tela provocando un enigmatico vortice luminoso. Le polveri della materia in fiore fissano sul supporto sottili contrasti vicini ai colori della nostra pelle. . Occhi lontano dai loro luoghi d’origine, rossi di dolore, fuggono da un incartamento postale drasticamente macchiato. Il “pacco” di E. Patera violenta certamente gli sguardi del visitatore. La ritmica della carta d’imballo tradisce ulteriormente la gestualità frettolosa dell’apertura simbolica del pacco. . Antichi libri rilegati di cuoio o cartone rigido tramandano l’arte della musica. Visti e riproposti frontalmente nell’opera di F. Vetrano, essi compongono una insolita visione della necessaria cultura. Leggere scolpisce ogni forma del sapere e l’autore del lavoro esposto fa bene a ricordarcelo. . Scivolando lontano da compiacenti percorsi, i tracciati di A. Rollo non intendono nascondere tramite le ultime tecnologiche il vuoto creativo. L’eccellenza abita i suoi rigorosi luoghi di mente. Le ultime strategie estetiche e comunicative dell’autore urtano le complessità linguistiche prestabilite descrivendoci geografie teatrali nevicate o illustrandoci dinamiche mappe di luoghi culturali e realtà creative spesso emarginate. . Un percorso orizzontale elasticizzato e investito da ritmati tagli migratori nella sua vivace costruzione pittorica in G. Leo, provoca intensi contrasti di colori complementari destinati a rendere più immediata la lettura stessa dell’opera pubblicata. . La scrittura poetica esposta di V. Russo incornicia lo stimolante quesito del rapporto tra scrittura e pittura. Installare una frase dipinta su un supporto bidimensionale o in uno spazio arbitrario provoca prima l’atto del vedere e in seguito il ragionare sul contenuto letterario proposto. Introdurre uno scritto leggibile in un contesto tradizionalmente pittorico comporta una doppia lettura dell’opera. In questo caso, il lavoro presentato equilibra sottilmente queste sopraposizioni di tematiche. . Nei suoi progetti artistici, S. Di Coste non esita a “raffreddare” ogni forma di compromesso estetico. Essa taglia tramite meccanismi fotografici e tecniche varie il senso logico degli eventi elencati nei progetti. . Non lontana da questo atteggiamento creativo, la ritmica delle forme non sempre casuale che investe l’operato di R. Grezzi. Se nei lavori precedenti sorgevano misteriose sagome di ciliege o fragole, oggi la frontiera del non riconoscibile sfiora i suoi progetti svelando tramite la magia l’eterno gioco del mistero dell’arte.

 

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