di Antonio De Benedittis

 

Finito di stampare nel mese di giugno 2005

 

Il Parametro Editore

 

 

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La Platea del Venerabile Convento di Santa Maria di Veglie (o della Favana)

di Antonio De Benedittis

 

Estratto dalla "Presentazione" del libro a cura di Piergiuseppe De Matteis:

 

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Il detto evangelico "Colligite fragmenta ne pereant" - raccogliete i pezzi avanzati affinchè nulla vada perduto (Gv 6, 11-13), riportato a caratteri cubitali sulle pareti di moltissimi refettori nei conventi francescani, ha spinto, senza tema d'errore" De Benedittis a prendere in esame uno dei più antichi luoghi di culto del suo paese, il Convento di Santa Maria di Veglie, detto altrimenti della Favana. I frammenti assemblati tra loro, anche se non hanno permesso di riempire i dodici canestri citati da san Giovanni nel suo Vangelo, hanno però consentito di dare vita ad una affettuosa ricomposizione di vicende e momenti del passato più o meno remoto di Veglie.

 

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Impiegato municipale per professione, Antonio De Benedittis è un ricercatore di razza come prova questa preziosa pubblicazione il cui intento è raccontare le vicende della locale ex dimora dei Frati Conventuali, non liberandola, ma lasciandola profondamente immersa nella complessività dello sviluppo storico di tutta l'ampia zona che ne ha costituito, in un certo senso, l'ambiente vitale e ne ha permesso e segnato l'esistenza.

 

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Al puntuale riscontro dell'insediamento religioso De Benedittis dedica particolare attenzione, utilizzando la più recente e documentata letteratura in argomento. La ricerca che Antonio De Benedittis ha affrontato è, quindi, apprezzabile e meritevole di consensi e di lode per lo scientifico rigore del metodo, l'oculata lettura delle fonti archivistiche, l'originale e cospicua messe delle conoscenze che ha acquistato e che con la presente pubblicazione divulga sia agli studiosi quanto agli abitanti di Veglie, curiosi del proprio passato, con agile e discorsiva prosa. In questa pubblicazione l'inerte silenzio delle polverose carte, infatti, si è fatto parola e i segni frammentari si sono riconnessi in un tutto composto e articolato.

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