di Angelo Antonio Destradis

Lupo Editore

"Il senso onirico del viaggiare"

Libera lettura della storia dell'arte contemporanea

di Angelo Antonio Destradis

 

dalla premessa del libro (di G. Valletta):

Il lavoro di Destradis si muove su una linea ora fantastica, ora realistica.

Sulla prima troviamo liriche che esprimono stati d'animo semplici e carichi di tensione umana - esistenziale; sulla seconda troviamo l'incanto dell'autore di fronte all'opera d'arte e all'interpretazione precisa e puntuale che ne da.

Quello che colpisce, ad una attenta lettura, è la capacità di trasformare le idee in forme sensibili che troviamo, ora nelle sue poesie sapientemente intercalate nel racconto del suo viaggio nell'arte, ora nel racconto dello stesso viaggio.

Nella difficile percorrenza, ma non per questo non chiarificatrice, sintesi delle tematiche artistiche nella contemporaneità pone l'arte in testa ad uno sviluppo di civiltà.

Nel suo lavoro Destradis è riuscito a superare i preconcetti inevitabili che sempre accompagnano il nascere d'un fatto nuovo: immagini poetiche che si trasmutano in forme.

 

Introduzione (di A. A. Destradis):

Un percorso nella memoria creativa

Forse sarà banale presentare una rilettura della storia dell'arte come un percorso. Tuttavia la metafora del viaggio rappresenta un approccio significativo per rivivere le tappe salienti della creatività dell'uomo; giungere così alla meta che è rappresentata dall'analisi delle nuove proposte artistiche, avanguardia del terzo millennio.

Il viaggio quindi, come percorso della memoria creativa e ogni tappa rappresenta una conquista del pensiero, una lettura della realtà, un'analisi delle infinite possibilità dell'uomo.

La dimensione onirica, ovvero il senso onirico, rappresenta invece il borderline tra la realtà e la fantasia, lo stare tra i canoni e l'uscirne fuori, l'immaginazione in fieri, la rappresentazione iconica in atto, il librarsi liberi verso un momento di ricerca, tutte caratteristiche peculiari dell'arte contemporanea.