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 Elezioni Provinciali del 6 e 7 giugno 2009 - Collegio n. 35 Veglie - Salice Salentino

10 Domande ai Candidati Consiglieri Provinciali

 

Risponde

Lorenzo Catamo

Candidato al  Consiglio Provinciale con la lista "Salento Tricolore"
nella coalizione di Centrodestra con ANTONIO GABELLONE  Candidato Presidente

 

Domanda n.1: Una delle tante convinzioni degli elettori è che il politico sia presente solo al momento del voto. Lei quale impegno sente di poter prendere con gli elettori per smentire questa convinzione e per mantenere vivo e costante il rapporto tra cittadino e politico anche al fine di rendere trasparente la sua azione di governo.

Risposta: La mia militanza politica nella Destra smentisce ampiamente, per quanto mi riguarda, questa convinzione che, in genere, non è che sia del tutto sbagliata. Ma aver fatto politica, per oltre quaranta anni, prima nel MSI, poi in AN ed ora ne La Destra e, molto spesso, in situazioni di opposizione estrema, mi ha messo al riparo da questo rischio. Se non si sta, sempre e comunque, in mezzo alla gente è perfettamente inutile assumere posizioni politiche di Destra.

 

Domanda n.2: Il collegio Veglie-Salice fa parte di un distretto agricolo di notevole importanza. Il nostro territorio è fonte di produzioni di prima qualità. Nonostante questo, i produttori sono costretti a vendere alle aziende distributrici e trasformatrici a prezzi poco remunerativi e allo stesso tempo i consumatori sono costretti ad acquistare dalle catene commerciali a prezzi esorbitanti. Quali sono le sue idee su questi temi e cosa pensa lei dei progetti di distribuzione a filiera corta e dell’agricoltura periurbana? Come si potrebbero invogliare le nuove generazioni a investire nell’agricoltura che ancora oggi risulta essere il volano dell’economia dei nostri paesi?

Risposta: Non scopro nulla se prendo atto che il collegio è un distretto agricolo di primaria importanza. Ma, purtroppo, da anni l'agricoltura viene penalizzata da errate politiche nazionali e comunitarie che si riflettono sul territorio.

Quando si diede luogo alla industrializzazione di Taranto e di Brindisi fu assestato un duro colpo alla vocazione agricola ed agrituristica dell'intero Salento. Ora si cerca di recuperare, ma ogni tanto si è costretti a scontrarsi con iniziative industriali inquinanti che nulla hanno a che fare con la vocazione del nostro territorio.

Bisognerebbe, invece, incentivare con iniziative adeguate l'agricoltura e l'agriturismo incoraggiando i giovani ad investire. Come, si vedrà. Ma la nostra parte politica prende impegno a studiare le soluzioni opportune qualunque sia la sua posizione nel prossimo governo provinciale.

 

Domanda n.3: Il nostro collegio ha anche una vocazione artigianale e piccolo-industriale. In considerazione del fatto che soprattutto Veglie negli ultimi anni ha perduto molti posti di lavoro a causa anche di una cecità politica che ha obbligato la migrazione di piccole industrie nei territori viciniori, Lei come intende sostenere le botteghe-scuola del nostro territorio e avvicinare i giovani alle professioni artigianali valorizzando l’artigianato classico ed artistico?   Cosa si potrebbe fare per dare un forte impulso all’attività delle numerose imprese artigianali operanti nel territorio del nostro collegio?

Risposta: Dopo tanti anni, non è stato ancora risolto il problema del Piano degli Insediamenti Produttivi (cosiddetto P.I.P.) a Veglie e questo nonostante si siano avvicendate diverse amministrazioni(anche quella di cui ho fatto parte e me ne dolgo!) di mutevole colore.

Un significato in tutto questo ci sarà! E' evidente che, in tutte le amministrazioni succedutesi, vi sono state infiltrazioni affaristiche di personaggi che tendevano più a fare i propri interessi patrimoniali che a risolvere in qualche modo i problemi degli artigiani e dei piccoli industriali vegliesi.

Ci vuole, perciò, molta buona volontà nel perseguire l'interesse pubblico e la Provincia, attraverso i suoi rappresentanti istituzionali, deve intervenire per professionalizzare l'artigianato classico ed artistico, promuovendo serie scuole di insegnamento che sappiano attrarre quei giovani che magari si trascinano stancamente dietro studi superiori ed universitari, che poi non serviranno loro a niente, per non saper che fare.

 

Domanda n.4: Ormai siamo tutti convinti che il futuro del pianeta dipende dallo sviluppo delle energie alternative. Questa esigenza sta scatenando un boom del fotovoltaico in particolar modo nel salento e soprattutto nei territori del nostro collegio Veglie-Salice. La provincia di Lecce è prima in Italia per potenza fotovoltaica ed è ancora in fase di crescita continua. Sicuramente è uno dei modi migliori per sfruttare una risorsa gratuita di cui il salento è ricchissimo: il “sole”. Molte aziende del settore energetico stanno acquistando piccoli appezzamenti di terreno dagli agricoltori ai quali non conviene più mantenere la produzione. Non crede che occorre impegnarsi anche politicamente per dare delle regole da seguire evitando che il salento diventi una distesa di pannelli solari al posto dei secolari uliveti, anche questi ultimi una grande risorsa economica del salento?

La produzione di energia può essere collegata anche allo smaltimento dei rifiuti. Qual è la sua idea in proposito?

Cosa ne pensa della possibilità che il nostro territorio possa diventare un sito per l’installazione di una centrale nucleare o stoccaggio di scorie nucleari?

Risposta:  Le energie alternative che sono anche energie pulite devono prendere il sopravvento per evitare che il nostro pianeta muoia di inquinamento.

Il fotovoltaico è una di queste e le iniziative in tal senso non si contano nell'ambito territoriale del collegio. Molti terreni sono stati acquistati per impiantarvi pannelli solari, perché i proprietari hanno trovato più remunerativo tale impiego della loro proprietà.

Non sarei tanto pessimista da pensare che i pannelli possano sostituire gli oliveti, perché fino ad ora sono stati venduti terreni incolti ed improduttivi. Certo, ci vuole una regolamentazione per evitare i possibili eccessi, ma non penso che si possa arrivare a distese di pannelli solari.

Per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti, ho cambiato idea nel corso degli anni. Ci vogliono i termovalorizzatori, con tutte le cautele naturalmente, per non essere sommersi dai rifiuti quando le discariche si esauriranno.

Il nucleare è anche esso divenuto necessario perché l'Italia non può essere alla mercè delle altre nazioni per la produzione di energia.

Sono per le centrali di massima sicurezza, ma non penso che i nostri territori possano essere utilizzati per l'installazione di una centrale nucleare o per lo stoccaggio di scorie. Sarebbe la fine della loro vocazione agrituristica.

 

Domanda n.5: Molti paesi salentini hanno fatto della promozione culturale uno dei pilastri su cui costruire il loro sviluppo sociale ed economico. Bisogna pur dire che hanno avuto la fortuna di avere degli esponenti politici locali all’interno della Provincia che hanno certamente contribuito non poco a questo sviluppo. Il territorio del collegio Veglie-Salice è ricco di fermenti culturali, di associazioni che hanno numerose idee e progetti in cantiere, di giovani che pur avendone le capacità non hanno i luoghi e i mezzi per metterle in evidenza. Se dovesse essere eletto, come crede di poter valorizzare i nostri paesi e dare loro il giusto peso  nell’ambiente culturale salentino? Quali possono essere le strategie per fare degli eventi culturali un volano per lo sviluppo economico e sociale del nostro territorio considerando il fatto che si trova a pochi chilometri dal mare ed è quindi un territorio ad alta vocazione turistica?

Risposta:  Nel 2000, quando divenni assessore nell'amministrazione Carlà, fu creato appositamente l'Assessorato alla Cultura che ho retto per un anno e mezzo prima di diventare assessore ai Lavori Pubblici. Nel limitato tempo a disposizione, si era già a maggio, organizzai l'Estate vegliese (fino ad allora inesistente) e, oltre ad altre manifestazioni minori, misi in cantiere una serie di concerti e di manifestazioni teatrali nel periodo natalizio.

Altri hanno proseguito sulla strada da me tracciata e non importa se meglio o peggio di me. E' essenziale che il seme gettato abbia germogliato. Le potenzialità culturali di Veglie sono certamente notevoli ed hanno bisogno di essere solo aiutate.

Dovrà essere compito della nuova amministrazione provinciale, che spero sia la nostra, aiutare Veglie nella valorizzazione delle risorse culturali locali tenendo conto dell'importanza del paese e della sua insostituibile posizione strategica.

 

Domanda n.6: Come la cultura anche lo sport è un settore che può contribuire allo sviluppo di una cittadina. Impegnare le nuove generazioni in attività sportive vuol dire anche farle crescere in un ambiente sano e pulito ed evitare altre distrazioni che potrebbero risultare pericolose sia allo stesso individuo che a tutta la società. Purtroppo nelle scuole si da poco spazio alle pratiche sportive, un pò per mancanza di strutture un po’ per mancanza di volontà da parte degli istituti scolastici. Lei come crede di affrontare questo argomento per sviluppare lo sport e l’interesse verso questo settore nel nostro collegio?

Risposta:  Anche in questo campo ho una notevole esperienza personale. Da sempre e negli ultimi venti anni con continuità sono stato e sono tuttora dirigente a vario titolo (presidente, vice presidente, segretario) dell'A.S. VEGLIE.

Specie nell'ultimo anno, con la mia presidenza, è stato ricostruito ex novo il settore giovanile che, con oltre centocinquanta tesserati, è uno dei più importanti della provincia di Lecce. Potrò dare, senz'altro, una mano come nel campo della cultura per far sì che lo sport esercitato in maniera sana fiorisca sempre di più a Veglie.

Senza dimenticare che va completato il Campo Sportivo Comunale, secondo il progetto da me fatto redigere nel 2003, e va finalmente costruita la Piscina Comunale, rimasta tra le cose incompiute per la prematura caduta dell'amministrazione Carlà nel 2004.

 

Domanda n.7: Come si possono affrontare all’interno di una Politica Provinciale i problemi relativi ai servizi sociali quali la tutela dei diritti delle categorie disagiate, dei portatori di handicap e di altre categorie simili? Quali sono le sue idee nell’ambito degli interventi dei piani sociali e socio sanitari territoriali? Si ritiene un valido punto di riferimento e di collegamento tra cittadini e istituzioni in questo settore?

Risposta:  Per chi, come me, milita nella destra sociale da sempre, i problemi della gente che ha bisogno sono costantemente al centro delle attenzioni.

Ritengo, perciò, che la tutela dei diritti delle categorie disagiate, per quelli che sono i compiti dell'ente Provincia, non possa essere ignorata.

Le modalità tecniche per migliorare l'attuale carente politica sociale vanno studiate nello specifico al momento opportuno. E' essenziale ora tenersi pronti e dichiararsi disponibili, anche in questo caso, ad ”andare incontro al popolo”.

 

Domanda n.8: Un tema quanto mai attuale è la relazione tra religione, migrazione e identità nazionale.  Le migrazioni sono un drammatico segno della nostra epoca tormentata. Tutti convengono sul fatto che è inutile cercare di eliminare il fenomeno; occorre invece affrontarlo e concentrare tutti gli sforzi per rispondere alle sfide che comporta  e identificare i benefici che può apportare alla nostra società usando in primo luogo lo strumento del dialogo. Il territorio del collegio Veglie-Salice è un piccolo concentrato di realtà sociali e culturali provenienti da diverse parti d’Europa e del Mondo. Ormai è naturale condividere la vita sociale dei nostri paesi con persone provenienti da altre nazioni. Manca però quell’integrazione totale che porterebbe queste persone ad essere una parte attiva della nostra società, a partecipare ad eventi e progetti culturali o a crearli. Quali sono secondo Lei le strade da percorrere affinché il nostro territorio diventi una comunità multietnica e interculturale a tutti gli effetti in cui il dialogo porti alla cultura dell’accoglienza e dell’integrazione?

Risposta:  La relazione tra religione, migrazione e identità nazionale è uno dei problemi più importanti dei nostri giorni. Masse di disperati bussano alle nostre porte e personalmente non condivido del tutto né la politica di respingimento né quella di accoglienza indiscriminata.

Rilevo subito che, nel nostro territorio, gli immigrati dell'Est europeo, del Nord Africa arabo e dell'Africa nera non hanno dato mai fastidio. Spesso, anzi, sono molto simpatici. Credo, quindi, che gli immigrati vadano integrati a patto che rispettino le nostre tradizioni, la nostra civiltà e che abbiano voglia di lavorare.

 

Domanda n.9: Ci può dire uno dei punti di forza del programma del suo candidato alla presidenza della Provincia?

E uno dei punti deboli dei programmi degli altri due candidati?

Risposta:  Tutto il programma del candidato Gabellone è un punto di forza che abbraccio totalmente, perché altrimenti non sarei entrato nella coalizione. Le debolezze degli altri non mi interessano.

 

Domanda n.10: Se tra le domande fatte in precedenza mancano dei punti qualificanti del suo programma, può completare il suo pensiero politico ed esplicitare le motivazioni per cui si presenta a questa tornata elettorale e per quale motivo l’elettore dovrebbe darle la preferenza.

Risposta:  Mi sono presentato alle elezioni per rialzare una bandiera vilmente abbandonata nella polvere da altri, la bandiera gloriosa della Destra Sociale. E sono orgoglioso di aver contribuito all'esperimento-pilota, messo in atto solo a Lecce e a Firenze, di riunificare la Destra dispersa sotto tante sigle.

Noi de La Destra, insieme ai camerati di Fiamma Tricolore e di Forza Nuova, ci presentiamo uniti per ridare una speranza a tanti che sono stati abbandonati da chi ha voluto privilegiare il suo tornaconto personale al posto del rispetto delle nostre radici.

Punto qualificante dei movimenti di destra alternativa e quindi anche del mio programma è il tentativo di introdurre anche nella Provincia di Lecce il “Mutuo Sociale” per fare in modo che i giovani possano avere una casa pagandola secondo il costo di costruzione senza interessi ed altri balzelli con l'aiuto dello Stato.

Altro punto qualificante è quello riguardante la deprivatizzazione dell'acqua che deve essere pubblica e distribuita gratuitamente perché fa parte dei doni di natura disponibili per tutti.

In conclusione, ritengo che chi vuole identificarsi nei valori della Destra autentica può tranquillamente votarmi perché la storia della mia vita è sotto gli occhi di tutti.

 

 LORENZO CATAMO
SALENTO TRICOLORE
 

Grazie per la Sua disponibilità e Auguri per le prossime elezioni...

 

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