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 Elezioni Provinciali del 6 e 7 giugno 2009 - Collegio n. 35 Veglie - Salice Salentino

10 Domande ai Candidati Consiglieri Provinciali

 

Risponde

Paolo Quaranta

www.paoloquaranta.com 

Candidato al  Consiglio Provinciale nella lista "SINISTRA per il SALENTO"
nella coalizione di Centrosinistra con LOREDANA CAPONE Candidata Presidente

 

Introduzione: Prima di cominciare l’intervista ci faccia una sua piccola presentazione: età, impegni lavorativi, percorso politico.

Risposta:  Età 41 anni, dottore commercialista, da sempre collocato a sinistra,  consigliere comunale a Salice dal 1997, già assessore con il Sindaco Antonio Scandone (1997-2002), dal 2007 assessore ai lavori pubblici e urbanistica con il Sindaco Donato De Mitri.

 

Domanda n.1: Una delle tante convinzioni degli elettori è che il politico sia presente solo al momento del voto. Lei quale impegno sente di poter prendere con gli elettori per smentire questa convinzione e per mantenere vivo e costante il rapporto tra cittadino e politico anche al fine di rendere trasparente la sua azione di governo.

Risposta: Convinzioni non sempre prive di fondamento, in particolare per l’equivoco di fondo che sembra affermatosi con l’avvento del berlusconismo, dove l’attenzione della gente sembra più rivolta ai politici che non alla politica, con tutte le contraddizioni che inevitabilmente questa involuzione finisce per portarsi dietro, a partire dalla emarginazione dei partiti e dal ruolo che essi hanno rappresentato nella storia della democrazia italiana.

 

Domanda n.2: Il collegio Veglie-Salice fa parte di un distretto agricolo di notevole importanza. Il nostro territorio è fonte di produzioni di prima qualità. Nonostante questo, i produttori sono costretti a vendere alle aziende distributrici e trasformatrici a prezzi poco remunerativi e allo stesso tempo i consumatori sono costretti ad acquistare dalle catene commerciali a prezzi esorbitanti. Quali sono le sue idee su questi temi e cosa pensa lei dei progetti di distribuzione a filiera corta e dell’agricoltura periurbana? Come si potrebbero invogliare le nuove generazioni a investire nell’agricoltura che ancora oggi risulta essere il volano dell’economia dei nostri paesi?

Risposta: La nostra economia, storicamente prevalentemente agricola, non poteva sfuggire all’aggressione di una globalizzazione selvaggia che, invece di esportare diritti, saperi e benessere verso le parti del pianeta che ne erano prive, è risultata essere ghiotta occasione di grande speculazione economica e finanziaria con riflessi, inevitabilmente, negativi per l’economia occidentale. La qualità delle merci, la legislazione in vigore, i diritti dei lavoratori del mondo occidentale, hanno finito per rappresentare un peso nella competizione con gli altri paesi emergenti e un vero e proprio pericolo per il sistema economico in essere. Il mondo agricolo non poteva sfuggire a ciò. Ma la migliore risposta non può che essere la difesa della nostra storia, della qualità dei prodotti che la nostra terra offre e una capacità organizzativa del territorio, foriera di libertà e indipendenza rispetto ai colossi dell’industria agroalimentare.

 

Domanda n.3: Il nostro collegio ha anche una vocazione artigianale e piccolo-industriale. In considerazione del fatto che soprattutto Veglie negli ultimi anni ha perduto molti posti di lavoro a causa anche di una cecità politica che ha obbligato la migrazione di piccole industrie nei territori viciniori, Lei come intende sostenere le botteghe-scuola del nostro territorio e avvicinare i giovani alle professioni artigianali valorizzando l’artigianato classico ed artistico?   Cosa si potrebbe fare per dare un forte impulso all’attività delle numerose imprese artigianali operanti nel territorio del nostro collegio?

Risposta: E’ difficile immaginare un futuro diverso per i nostri giovani, senza invocare un’appropriata riforma del sistema scolastico. La formazione dei nostri giovani, sorretta da una scuola pubblica rinnovata e potenziata, dovrebbe assicurare a ognuno di loro la libertà di scelta nella programmazione del proprio futuro. Il percorso formativo scolastico, spesso indefinito e impersonale, dovrebbe essere realmente finalizzato alla affermazione della propria personalità e contestualizzato rispetto al territorio di appartenenza. Le attività delle numerose imprese artigianali operanti nel territorio del nostro collegio, spesso di piccole dimensioni, ma comunque vitali per il tessuto economico in cui operano, devono essere sorrette da una maggiore attenzione da parte delle istituzioni. Servizi adeguati, e infrastrutture moderne, per un accrescimento delle competitività aziendali, nonché sostegni finanziari e adeguate politiche fiscali, finalizzate alla tutela delle persone che ci lavorano, appaiono elementi imprescindibili per il superamento di questo stato di crisi.

 

Domanda n.4: Ormai siamo tutti convinti che il futuro del pianeta dipende dallo sviluppo delle energie alternative. Questa esigenza sta scatenando un boom del fotovoltaico in particolar modo nel salento e soprattutto nei territori del nostro collegio Veglie-Salice. La provincia di Lecce è prima in Italia per potenza fotovoltaica ed è ancora in fase di crescita continua. Sicuramente è uno dei modi migliori per sfruttare una risorsa gratuita di cui il salento è ricchissimo: il “sole”. Molte aziende del settore energetico stanno acquistando piccoli appezzamenti di terreno dagli agricoltori ai quali non conviene più mantenere la produzione. Non crede che occorre impegnarsi anche politicamente per dare delle regole da seguire evitando che il salento diventi una distesa di pannelli solari al posto dei secolari uliveti, anche questi ultimi una grande risorsa economica del salento?

La produzione di energia può essere collegata anche allo smaltimento dei rifiuti. Qual è la sua idea in proposito?

Cosa ne pensa della possibilità che il nostro territorio possa diventare un sito per l’installazione di una centrale nucleare o stoccaggio di scorie nucleari?

Risposta:  Vi è il rischio concreto che questa rincorsa per produrre energia elettrica, se non regolamentata e inserita in un programma energetico più ampio, possa divenire una nuova colonizzazione del meridione per il soddisfacimento di un nuovo business. La necessaria conversione dei vecchi sistemi di produzione energetica non può che poggiare su un sistema di regole, pena l’aggressione selvaggia alle nostre risorse naturali e ambientali. La possibilità che il nostro territorio possa diventare un sito per l’installazione di una centrale nucleare o stoccaggio di scorie nucleari è sicuramente da scongiurare in tutti i modi possibili.

 

Domanda n.5: Molti paesi salentini hanno fatto della promozione culturale uno dei pilastri su cui costruire il loro sviluppo sociale ed economico. Bisogna pur dire che hanno avuto la fortuna di avere degli esponenti politici locali all’interno della Provincia che hanno certamente contribuito non poco a questo sviluppo. Il territorio del collegio Veglie-Salice è ricco di fermenti culturali, di associazioni che hanno numerose idee e progetti in cantiere, di giovani che pur avendone le capacità non hanno i luoghi e i mezzi per metterle in evidenza. Se dovesse essere eletto, come crede di poter valorizzare i nostri paesi e dare loro il giusto peso  nell’ambiente culturale salentino? Quali possono essere le strategie per fare degli eventi culturali un volano per lo sviluppo economico e sociale del nostro territorio considerando il fatto che si trova a pochi chilometri dal mare ed è quindi un territorio ad alta vocazione turistica?

Risposta:  Devo dire la verità. Sono scettico sulla valorizzazione dei territori orfani di un dinamismo endogeno. Non credo che le comunità territoriali possano risolvere i loro problemi in assenza di una intraprendenza propria. Credo invece in una vivacità sociale, economica e culturale che, partendo dal basso, si imponga, naturalmente, all’attenzione delle istituzioni territoriali.

 

Domanda n.6: Come la cultura anche lo sport è un settore che può contribuire allo sviluppo di una cittadina. Impegnare le nuove generazioni in attività sportive vuol dire anche farle crescere in un ambiente sano e pulito ed evitare altre distrazioni che potrebbero risultare pericolose sia allo stesso individuo che a tutta la società. Purtroppo nelle scuole si da poco spazio alle pratiche sportive, un pò per mancanza di strutture un po’ per mancanza di volontà da parte degli istituti scolastici. Lei come crede di affrontare questo argomento per sviluppare lo sport e l’interesse verso questo settore nel nostro collegio?

Risposta:  E’ sicuramente salutare offrire ai nostri giovani infrastrutture per la pratica delle attività sportive. Spesso assistiamo allo sperpero di fondi pubblici che, viceversa, andrebbero destinati, e impegnati, nel rispetto di una programmazione territoriale. Non solo il nostro collegio, ma anche gli altri della nostra provincia, risultano caratterizzati dalla presenza di comuni distanti tra di loro pochissimi chilometri. Questo dovrebbe favorire un ruolo di coordinamento dei comuni da parte dell’Amministrazione provinciale per far sì che se in un comune esiste un palazzetto dello sport, nell’altro bisognerebbe garantire una piscina, nell’altro ancora una pista di atletica e così via.

 

Domanda n.7: Come si possono affrontare all’interno di una Politica Provinciale i problemi relativi ai servizi sociali quali la tutela dei diritti delle categorie disagiate, dei portatori di handicap e di altre categorie simili? Quali sono le sue idee nell’ambito degli interventi dei piani sociali e socio sanitari territoriali? Si ritiene un valido punto di riferimento e di collegamento tra cittadini e istituzioni in questo settore?

Risposta:  Anche in questo settore, la Provincia, oltre che prevedere lo stanziamento di risorse adeguate, non può sottrarsi dalla responsabilità di coordinamento e indirizzo dei comuni, concorrendo a rafforzare gli interventi specifici promossi dalla Regione Puglia.

 

Domanda n.8: Un tema quanto mai attuale è la relazione tra religione, migrazione e identità nazionale.  Le migrazioni sono un drammatico segno della nostra epoca tormentata. Tutti convengono sul fatto che è inutile cercare di eliminare il fenomeno; occorre invece affrontarlo e concentrare tutti gli sforzi per rispondere alle sfide che comporta  e identificare i benefici che può apportare alla nostra società usando in primo luogo lo strumento del dialogo. Il territorio del collegio Veglie-Salice è un piccolo concentrato di realtà sociali e culturali provenienti da diverse parti d’Europa e del Mondo. Ormai è naturale condividere la vita sociale dei nostri paesi con persone provenienti da altre nazioni. Manca però quell’integrazione totale che porterebbe queste persone ad essere una parte attiva della nostra società, a partecipare ad eventi e progetti culturali o a crearli. Quali sono secondo Lei le strade da percorrere affinché il nostro territorio diventi una comunità multietnica e interculturale a tutti gli effetti in cui il dialogo porti alla cultura dell’accoglienza e dell’integrazione?

Risposta:  Sarebbe sicuramente presuntuoso immaginare che la complessità delle problematiche legate alla immigrazione, possano trovare una loro definizione facendo riferimento alle esperienze esistenti, seppur importanti, nel territorio del collegio Veglie-Salice. Non vi è dubbio che non bisogna mai dimenticare le nostre origini di emigranti e che queste nuove dinamiche sociali debbano essere affrontate con questo ricordo. Peraltro, storicamente, i paesi destinatari di emigrazione hanno tratto benessere economico, sociale e culturale dal contributo fornito, in termini di fatica, sudori e sacrifici, dai nostri padri.

 

Domanda n.9: Ci può dire uno dei punti di forza del programma del suo candidato alla presidenza della Provincia?

E uno dei punti deboli dei programmi degli altri due candidati?

Risposta:  Il punto di forza di Loredana Capone è sicuramente rappresentato dalla volontà di collocarsi in un contesto di continuità con quelle che sono state le esperienze di Lorenzo Ria e Giovanni Pellegrino. Il nostro Salento, in quindici anni di amministrazione di centrosinistra è divenuto una località di interesse nazionale ed europeo. A ciò si aggiunge, la navigata esperienza amministrativa maturata al comune di Lecce con il Sindaco Salvemini, come assessore alla provincia con Giovanni Pellegrino e la sensibilità propria, e unica, di donna e progressista. Per gli altri due candidati tanta stima e rispetto, ma li vorrei all’opposizione.

 

Domanda n.10: Se tra le domande fatte in precedenza mancano dei punti qualificanti del suo programma, può completare il suo pensiero politico ed esplicitare le motivazioni per cui si presenta a questa tornata elettorale e per quale motivo l’elettore dovrebbe darle la preferenza.

Risposta:  Chiedo un voto innanzitutto per Loredana Capone e per il centrosinistra. A questo aggiungo poi l’auspicio che nella coalizione di centrosinistra la presenza della sinistra non sia pura testimonianza, ma una forza che conta e che riesca a caratterizzare l’attività di governo della Provincia. Infine, sarebbe un grandissimo onore per me rappresentare in seno al Consiglio provinciale di Lecce gli amici e i compagni di Veglie e di Salice.

 

 

Paolo Quaranta

Candidato Consigliere per la lista

“SINISTRA per il SALENTO”


 

Grazie per la Sua disponibilità e Auguri per le prossime elezioni...

 

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