Il Libro
Il libro "Santi di Casa, Santi di questa Terra" sarà ufficialmente presentato al pubblico e alla critica il 3 aprile 2004, in occasione dell’apertura della mostra sulle stampe di devozione popolare. Il libro è un'edizione fuori commercio del Circolo Culturale “Amici della Fotografia” che opera a Veglie dal 1985. La pubblicazione è stata realizzata grazie anche al contributo ed alla sinergia tra enti pubblici e aziende locali private che, con entusiasmo, hanno risposto all’appello del Circolo. Il progetto iniziale, da semplice raccolta fotografica, ha assunto le caratteristiche di una vera ricerca d’archivio, che ha portato alla consultazione di documenti e stampe in Italia e in Germania. Per le ricerche in Italia è da segnalare la collaborazione con studiosi di Sutera (Caltanissetta), che nell’ottobre 2002 hanno già tentato un primo approccio alle stampe di devozione di diffusione locale, senza però scavare in profondità e limitandosi ad un pregevole lavoro di catalogazione e antropologia culturale. Le ricerche hanno condotto agli Archivi di Stato di Roma e Napoli consentendo così di aprire un filone di studio sulla provenienza di queste stampe. In Veneto, e in particolare nel tesino, attraverso il locale Circolo Culturale abbiamo conosciuto l’affascinate storia dei "Tesini", venditori ambulanti di stampe, per ben tre secoli, prima per i Remondini e poi in proprio o per conto di stamperie tedesche. Si è giunti così in Germania dove, con l’aiuto di nostri connazionali ivi residenti (Nino d’Amato e Nicola Carofiglio tra tutti), si è potuta consultare una vasta ed esauriente bibliografia presso l’università di Monaco e di Heidelberg. Dalla bibliografia il passaggio alla consultazione diretta delle fonti è stato obbligatorio ed esaltante. La prima tappa è stata Limburg, nei pressi di Francoforte, ed il locale Archivio Diocesano. Come abbondantemente spiegato nel testo, proprio a Francoforte, con la ditta Eduard Gustav May, nasce la cromolitografia. Fino al 1914 Francoforte è la capitale europea di questa produzione. Da quella data e fino a tutto il secondo dopoguerra, la ditta si trasferisce a Dresda. Dresda, nella Sassonia, con il suo immenso patrimonio di documenti e stampe presente presso il locale Archivio di Stato, ha rappresentato un’altra importantissima tappa di questo appassionante, emozionante e coinvolgente viaggio nelle stampe di devozione popolare. Poter toccare con mano, visionare migliaia di stampe originali in tutti i formati, di tutti i soggetti, non solo religiosi ma anche profani, sfogliare gli innumerevoli cataloghi di vendita, immergersi fisicamente nella storia e nel vissuto di queste stampe è stata una esperienza unica, non facilmente raccontabile, ed irripetibile. Tutti i ricercatori sono accomunati da un unico desiderio: mettere per primi le mani su qualcosa di prezioso, raro, inesplorato. Con questa ricerca, senza presunzione, pensiamo di aver esaudito questo nostro desiderio. Dare corpo e organicità ad una ricerca che, crediamo, in Italia poche volte è stata sviluppata. In Germania abbiano trovato studi e pubblicazioni realizzate da studiosi di consumata fama internazionale che del tema delle stampe popolari hanno fatto una loro ragione di studio, di passione e di vita. Grande è stata la nostra soddisfazione quando alcuni di essi ci hanno messo volentieri a disposizione il loro materiale. Con molto rispetto, reverenza e grandissimo senso di ringraziamento, ci piace citare una magistrale guida umana, intellettuale, professionale che dall’alto dei suoi 83 anni, sin dall’inizio della ricerca, ha limato i nostri facili entusiasmi, ha incanalato i nostri disordinati pensieri, ha dato luce a confusioni neofite di ricercatori senza metodo. Insomma ha fatto sì che tutto questo fosse possibile: Christa Pieske, docente in pensione, che da Lübeck, nel Nord della Germania, ci ha costantemente incoraggiato e sostenuto con consigli e notizie, fornendoci fonti inedite e, non per ultimo, concedendoci il permesso di scorazzare in lungo ed in largo in una sua pubblicazione del 1973 (quindi datata più di trent’anni fa), che non è mai stata tradotta in italiano. Per completare la ricerca sulle stamperie italiane che hanno cominciato a stampare nei primi anni del 1900, ci è venuto in soccorso uno stretto collaboratore della prof.ssa Pieske: il dott. Alberto Milano. Già curatore di numerose pubblicazioni sulle stampe popolari, il dott. Milano è anche uno dei massimi esperti europei, oltre che collezionista raffinato e attento, di stampe pregevoli e rare. Crediamo di aver operato al meglio delle nostre possibilità, e di aver conosciuto ed avuto ottimi maestri. Siamo sicuri che, dopo tanto lavoro, anche i lettori di questa pubblicazione non saranno da meno. Con l’augurio di una buona lettura.
E' una iniziativa del Circolo Culturale "Amici della Fotografia"
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