Notizia segnalata da G.
D'Elia
Pisa Folk Festival 2006
IV edizione 22-27
maggio 2006
Negli ultimi anni in Italia (e in
particolare nelle regioni meridionali, a partire dal Salento,
patria elettiva della "pizzica", diventata ormai un vero e
proprio fenomeno di moda) si è sviluppato un "movimento" di
recupero e riproposizione della musica di tradizione. Questo
fenomeno, sviluppatosi al di fuori dei canali ufficiali di
diffusione musicale, coinvolge ormai migliaia di persone,
che ritornano agli strumenti e ai ritmi della tradizione,
spesso ripartendo dal contatto con gli anziani"cantori"
ancora presenti. Il Pisa Folk Festival, giunto alla IV
edizione, intende proporre una panoramica delle esperienze
musicali più interessanti maturate nel"movimento", insieme a
momenti di riflessione con studiosi del settore e musicisti.
Spicca nel programma di quest'anno la
presenza del mitico Uccio Aloisi, l'ultimo grande
eroe della musica salentina. Il programma 2006 (22-27
maggio) prevede inoltre una rassegna di documentari
sulle tradizioni musicali delle regioni italiane.
Programma
Suoni e memoria
video rassegna sulla tradizione musicale del Sud
Lunedì 22, ore 21, Aula Magna Facoltà Scienze
Politiche, via Serafini
Is Launeddas, la musica dei Sardi (1962)
Aurelio, di Dante Olianas e Rosalie Schweitzer (1992)
sarà presente Dante Olianas, dell’associazione “Is candula”
di Cagliari
Martedì 23, ore 21, Polo didattico “Carmignani”,
Piazza dei Cavalieri
La tradizione musicale della Calabria meridionale, di
Valentino Santagati (2005)
sarà presente l’autore
Mercoledì 24, ore 21, Polo didattico “Carmignani”,
Piazza dei Cavalieri
La taranta, di Gianfranco Mingozzi (1962)
Nel corso dell’iniziativa sarà presentata la seconda
edizione del libro
Gabriele Mina e Sergio Torsello, La tela infinita.
Bibliografia degli studi sul tarantismo mediterraneo
1945-2005, Besa Editore, Nardò Lecce 2006
Saranno presenti: Gabriele Mina, Renato Nisticò, Vincenzo
Santoro, Sergio Torsello, Aldo Toscano
Le presentazioni saranno precedute alle 19 da un
aperitivo musicale con degustazione di prodotti tipici
regionali davanti al bal dei Cavalieri, in piazza Buonamici,
che sarà accompagnato da esibizioni acustiche di:
lunedì 22 - Il cantastorie Davide Conte canti e
storie dal sud
martedì 23 - Valentino Santagati e Piero Crucitti
suoni della Calabria meridionale
mercoledì 24 – Suoni Rurali ritmi e melodie del
Salento e della Murgia dei trulli
Concerti
Arena Grande del Giardino Scotto, ore 21,30
Giovedì 25:
Onnigaza
Suoni e canti della Sardegna
Suoni Rurali
Ritmi e melodie antiche del Salento e della Murgia dei
trulli
Venerdì 26:
Uccio Aloisi Gruppu
L’ultimo “eroe” della pizzica e della musica salentina
Sabato 27:
Riserva Moac
Elettrocontaminazioni folk
Lautari
Tradizione e rinnovamento della musica popolare siciliana
Durante le serate si potranno degustare vini e prodotti
tipici delle regioni di provenienza dei gruppi musicali
Gli artisti
Davide Conte
Davide Conte si definisce cantautore “onirico” ,
raccontatore di storie, alcune mai esistite, altre che
vivono nella sua immaginazione… altre ancora che raccontano
emozioni mai rivelate. Il canto è quello della sua terra, il
Salento, le arie musicali sono figlie di quei paesi che
hanno da sempre avuto a che fare con il Mediterraneo enorme
calderone nel quale si sono mescolati diversi stili
musicali.
Valentino Santagati
Raffinato musicista, ricercatore e attento conoscitore del
patrimonio musicale della Calabria meridionale, Valentino
Santagati propone un intrigante "viaggio sonoro" tra i canti
della della sua terra, eseguendo repertori per chitarra
battente appresi direttamente dagli anziani cantori, con cui
negli anni ha sviluppato una profonda relazione artistica e
umana. Nel suo concertino acustico sarà accompagnato dal
valente organettista Piero Crucitti.
Onnigaza
Il Gruppo Onnigaza, guidato dall’etnomusicologo Marcello
Marras, propone un repertori di musiche e canti di Ghilarza
(Oristano), a partire da un lavoro di ricerca sul campo
(svolto con l’aiuto degli anziani del paese) e di ricerca
bibliografica, che ha ridato voce a strumenti scomparsi da
oltre un secolo (s’affuente) e a strumenti caduti in disuso
nell’immediato dopoguerra (i diversi tipi di benas, su
tumbarineddu, su pipiolu). Al gruppo si aggiunge Carlo
Boeddu, valente suonatore di organetto.
Anna Cinzia Villani e Suoni Rurali
La voce più bella ed espressiva della musica popolare
salentina insieme a due giovani intepreti della tradizione
musicale della Murgia dei trulli, in un progetto speciale
che propone un repertorio di pizziche-pizziche travolgenti e
canti per voci, organetto, armonica a bocca e tamburelli.
Quanto di più interessante si possa ascoltare per gli
appassionati delle sonorità autentiche.
Uccio Aloisi Gruppu
Uccio Aloisi è il più importante maestro cantore vivente del
Salento, meravigliosa voce “popolare”, grande virtuoso del
tamburello, straordinario intrattenitore e essenziale punto
di collegamento fra la ”tradizione orale” e il movimento
musicale salentino di oggi.
Riserva Moac
Gruppo composto da musicisti della provincia di Campobasso,
caratterizzato da un sound basato principalmente sulla forza
di strumenti acustici come la zampogna, ciaramella,
fisarmonica o la sezione degli aerofoni, fatti letteralmente
incidentare con ritmiche e strumenti provenienti da più
parti del mondo e con basso, chitarra, batteria.
Lautari
L’ensemble catanese, attivo da circa vent’anno, ricerca e
interpreta i canti popolari siciliani, proponendo anche
delle canzoni inedite che rispettano i canoni compositivi
tradizionali. L’appassionato radicamento nell’identità e
nella cultura popolare siciliana è vissuto dai Lautari come
una finestra aperta su diverse identità, che li ha portati
ad adottare una prospettiva originale di internazionalismo e
a suonare strumenti tradizionali originari di tutto il mondo
accostandosi a identità etnomusicali differenti.
Recentemente hanno iniziato una collaborazione con Carmen
Consoli, che oltre a pubblicare il loro cd Anima Antica, li
ha coinvolti nella realizzazione del suo nuovo album,
fortemente suggestionato dalla tradizione musicale
siciliana.
Le opere
Is Launeddas, la musica dei Sardi (1962)
Il film è stato realizzato dal regista Fiorenzo Serra
con i materiali sonori e i filmati raccolti in Sardegna
dall’antropologo danese Andreas Fridolin Weis Bentzon
Bentzon (che rappresenta la fonte più autorevole e il più
prezioso documento disponibile sul repertorio classico della
musica sarda) nel 1962 e ritrovati da Dante Olianas a
Copenaghen nel 1981.
Aurelio
di Dante Olianas e Rosalie Schweitzer (1992)
Il suonatore di launeddas Aurelio Porcu (92 anni) è
affettuosamente e simpaticamente soprannominato “il
bronzetto” delle launeddas. La sua anagrafe e la sua
biografia ci riportano direttamente agli inizi del secolo
scorso al mondo mitico dei grandi suonatori come i Lara (di
cui era allievo), Melis, Pireddu Cabras etc, al periodo in
cui le launeddas erano quasi l’unico strumento presente
sulla scena. Con il revival della musica sarda degli anni
‘70 e ‘80 Aurelio ha avuto un grande successo come uno degli
interpreti più autentici della musica tradizionale sarda e
allo stesso tempo è stato invitato a delle collaborazioni
con grandi nome del jazz come Ornette Coleman e il tablista
indiano Badal Roy.
Nel 1991, allo scopo di documentare questa incredibile
esperienza, i diversi contesti della musica sarda non ancora
folkloristicizzati, la figura emblematica
dell’artista-suonatore e le possibilità comunicative offerte
dal sistema musicale sardo, Iscandula ideò un film basato
sulla figura e la professione di Aurelio Porcu.
La taranta
di Gianfranco Mingozzi (1962)
Il filmato, girato a Nardò e a Galatina sotto la consulenza
scientifica di Ernesto de Martino, tratta del fenomeno del
tarantismo in terra pugliese, mostrando esempi di terapia
melocoreutica domiciliare di alcune tarantate e rituali
collettivi nella cappella di San Paolo a Galatina. Il
documentario, di straordinario impatto visivo e stupefacente
scavo antropologico, completato da un commento di Salvatore
Quasimodo, fu premiato al Festival dei Popoli del 1962 e
selezionato al premio Oscar 1963.
La tradizione musicale della Calabria meridionale
di Valentino Santagati (2005)
Il documentario, frutto di una ricerca sul campo originale,
vuole proporre una panoramica della tradizione musicale
della Calabria meridionale, a partire dalle testimonianze di
alcuni suonatori depositari dei repertori e delle tecniche
esecutive tradizionali.
La tela infinita. Bibliografia degli studi sul tarantismo
mediterraneo 1945-2005
di Gabriele Mina e Sergio Torsello, Besa Edizioni, Nardò
2006
Dal 1945 al 2005, circa 1.000 voci della letteratura sul
rituale mediterraneo del tarantismo organizzate in una
bibliografia ragionata e in una bibliografia diacronica, con
appendici sulla documentazione video, i materiali sonori, le
risorse sul web. Dalla stagione demartiniana agli studi di
etnomusicologia, antropologia e psichiatria, il mito, il
dibattito sulle identità locali, dal Salento alla Sardegna
fino ai rituali spagnoli, le riviste, le tesi di laurea… un
essenziale strumento critico per la ricerca, la raccolta, la
discussione.
www.sinistraper.org
info@sinistraper.org
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