Il sito, frutto di conoscenze maturate
in anni di pedalate lungo le strade secondarie del nord
Salento, intende fornire ai cicloturisti, locali e non, la
possibilità di muoversi liberamente tra le varie località
della zona evitando sistematicamente la viabilità principale
ed il traffico dei mezzi a motore. Alla descrizione dei
percorsi si affianca tutta una serie di contenuti collegati:
una passeggiata in bici in campagna, d’altra parte, non
costituisce soltanto un momento di sana attività fisica, ma
offre continuamente spunti interessanti per la conoscenza
del territorio e per la sua salvaguardia. Salento in bici è
tutto questo, e forse anche qualcos’altro.
Perché
“Salento in bici”
Il sito nasce dalla volontà, del tutto
disinteressata, di condividere la passione per le lunghe
passeggiate in bici lungo le strade rurali del nord Salento.
Una passione fatta non solo di pedalate, ma anche di
contatto con la natura e di scoperta del territorio. Oltre
alle indicazioni topografiche e stradali e al piacere
dell'andare in bicicletta vengono dunque proposte le
personali annotazioni da "ciclista della domenica", le
sensazioni, le emozioni, ma anche le delusioni che l'amore
per il Salento è in grado di riservargli ogni volta. I
percorsi raccolti e presentati nel sito derivano
dall'esperienza di anni di lunghe passeggiate in bicicletta
e riflettono lo “spirito d’avventura” del loro autore, ma
anche le sue non certo illimitate risorse atletiche e
tecniche: tragitti di poche decine di chilometri per chi usa
prendere la bicicletta una volta ogni tanto, senza ambizioni
di agonismo. Infine, e soprattutto, un sistematico
accantonamento delle strade "principali", quelle da
condividere con automezzi che possono mettere a repentaglio
la tranquillità della gita e, in taluni casi, l’incolumità
stessa del ciclista.
La sfida è proprio quella di
dimostrare che i vari comuni e frazioni possono essere
raggiunti in bicicletta in maniera alternativa, lungo
tracciati sconosciuti ai più, e proprio per questo motivo
ideali per il cicloamatore in cerca di tranquillità e di un
più profondo contatto con l’ambiente.
Passeggiate in campagna, dunque, a
stretto contatto con la natura e le stagioni, con i lavori
agricoli, le periferie, gli antichi tracciati (talvolta
sterrati), ma anche, purtroppo, con le discariche abusive e
le mille brutture che l’opera dell’uomo ha saputo spargere
nella campagna salentina.
Che cosa, invece, non è Salento in
bici? Non è uno dei tanti siti web di operatori turistici
professionali o occasionali che propongono itinerari guidati
a pagamento; l’autore del sito un lavoro lo ha già, come si
legge in calce al comunicato, e ne è assorbito a tempo
pieno… Quello della bicicletta è solo un hobby e l’autore
sarebbe anche felice di accompagnare, ovviamente gratis, gli
interessati lungo i percorsi descritti, se solo ne avesse il
tempo e le forze! Non potendolo fare sistematicamente, ha
riversato il maggior numero di indicazioni e suggerimenti
possibili nelle descrizioni dei percorsi presenti nel sito.
Un sito amatoriale, dunque, con poche pretese se non quella
di stimolare, e magari supportare al meglio, la curiosità
del visitatore/cicloamatore.
L’auspicio è che, per rispetto al
disinteresse con cui è stato concepito, il sito possa
rimanere immune dal consueto sciacallaggio di contenuti
spesso operato in rete da chi intende trarre profitto
appropriandosi di risorse da altri gratuitamente elaborate e
condivise.
Strade e
percorsi
I percorsi descritti sono, almeno per
ora, quelli di un abitante di Copertino che solitamente
parte in bici da casa propria e da lì si sposta nei
dintorni. Giocoforza, dunque, il sito contiene in massima
parte indicazioni su come andare in bicicletta da Copertino
ai paesi limitrofi. Anche questo, tuttavia, non è poco: un
percorso da Copertino ad un altro centro può anche essere
inteso, a ritroso, come indicazione per gli abitanti di
quella località per raggiungere Copertino; a maggior
ragione, il discorso vale per quanti si trovassero in paesi
intermedi attraversati o lambiti dal percorso in questione.
Il potenziale bacino d’utenza, dunque, è piuttosto ampio. I
percorsi in linea sono suddivisi in base alla distanza da
coprire: dalle brevi passeggiate fuori porta, ai percorsi
tra i 6 e i 10 km circa (e altrettanti al ritorno), a quelli
più lunghi, riservati a chi ha nelle gambe almeno una
trentina di chilometri in mountain bike. Infine, sfruttando
e raccordando i suddetti percorsi, sono in preparazione
svariati itinerari chiusi e a tema. Per ogni località da
raggiungere sono proposti, laddove possibile, più percorsi
alternativi, in modo da rendere sempre nuova e mai noiosa la
passeggiata. Dal punto di vista “tecnico”, per chiarezza i
percorsi sono stati disegnati con colori differenti su mappe
topografiche (generalmente sezionate per seguire meglio il
tragitto man mano che viene descritto), e caratterizzati per
mezzo di una serie di punti salienti che, di volta in volta,
possono corrispondere a riferimenti topografici,
intersezioni con altri percorsi, eccetera. I testi a corredo
hanno il fine di agevolare e integrare la lettura delle
mappe: piccole notazioni sul fondo stradale o sulle contrade
attraversate, riferimenti utili all’orientamento, richiami
alla prudenza nei tratti più pericolosi e alle intersezioni
con le strade principali. Ogni percorso è completato da un
riepilogo comprendente il chilometraggio ed è spesso
corredato da fotografie – non si badi al loro livello
tecnico! - che oltre ad avere una funzione illustrativa
possono efficacemente aiutare il cicloamatore ad orientarsi.
Oltre al completamento delle pagine dei percorsi previsti e
non ancora pubblicati, sono in cantiere anche altri
miglioramenti, finalizzati soprattutto all’interattività
delle mappe e all’esportazione di testi e mappe in un
formato facilmente trasportabile con sé in bicicletta.
Altre sezioni
Oltre alla fondamentale sezione dei
percorsi, il sito contiene una serie di pagine accessorie. È
stata approntata un’introduzione che, oltre a chiarire lo
spirito che ha ispirato il sito e i tracciati, fornisce una
serie di indicazioni utili e di istruzioni minime per
comprendere la “filosofia” dei percorsi e la simbologia
adottata. Vi è una sezione dedicata alle immagini,
generalmente relative ad escursioni in bicicletta, in gruppo
o in solitario, che ospita anche una piccola galleria di
orrori prodotti dalle discariche abusive in campagna; un
modo per denunciare questi danni all’ambiente e sostenere la
causa dell’ecologia, ormai divenuta una necessità anche in
quello che un tempo era l’”incontaminato” Salento. È
presente un diario di viaggio in cui sono raccolte
impressioni nate o maturate durante le passeggiate in
bicicletta: emozioni, ricordi, curiosità, incontri, ma anche
note polemiche su quanto sa di ingiustizia, sopruso,
incuria, spreco, disservizio. Infine, come in ogni sito che
si rispetti, un libro degli ospiti ed una pagina dedicata ai
collegamenti esterni, in verità ancora molto incompleta. In
definitiva, un sito che vuole essere letto ed esplorato, ma
anche, possibilmente, messo in pratica facendo girare i
pedali e liberare i pensieri.
Note
biografiche sull’autore del sito
Davide Elia ha 33 anni e risiede a
Copertino (LE). Laureatosi a pieni voti in Fisica presso
l’Università di Lecce (oggi Università del Salento), ha poi
svolto il Dottorato di Ricerca presso la stessa Università
con una tesi sulla formazione stellare in nubi molecolari.
Attualmente è titolare di assegno di ricerca presso
l’Università del Salento e vincitore di una posizione
post-doc presso l’Osservatorio di Lisbona. Ha effettuato
osservazioni presso alcuni dei più importanti osservatori
internazionali ed è autore di numerose pubblicazioni su
riviste specializzate, quali “Astrophysical Journal” e
“Astronomy & Astrophysics”. È appassionato di storia,
geografia, numismatica, musica e naturalmente… della
bicicletta, ma non ha mai praticato ciclismo (né altri
sport) a livello agonistico. Gli capita ancora, benché ormai
di rado, di essere riconosciuto per strada in seguito ad una
fortunata partecipazione a “Chi vuol essere milionario” nel
2003!