Ass. Cult.
Fondo Verri
Presìdio del libro di
Lecce
Luoghi d'Allerta
– 9° edizione
visite ed itinerari
culturali e di spettacolo del Fondo
Verri
dal 21 Agosto al 26
Settembre 2011
http://luoghidallerta.blogspot.com
Con il sostegno e il
patrocinio della Regione Puglia,
della Provincia di Lecce, delle
Amministrazioni Comunali di Aradeo,
Castro, Giurdignano, Veglie e
dell'Unione dei Comuni del Nord
Salento
“Quella
volta… le biciclette di Bodini”
(…)
Domani 63 biciclette torneranno a
percorrere le strade della pianura
salentina.
Ma
biciclette che non si può immaginare
senza averle viste;
biciclette con le ossa di fuori,
tenute su a furia di spaghi:
telai di
tavole, sellini senza forma, manubri
e ruote arrugginiti,
pedali
che cigolano come carrucole d’un
pozzo.
Biciclette d’uno squallore,
così
metafisico che sembra impossibile
che non abbiano un anima.
Vittorio
Bodini
da L’Arneide
ultimo atto - Maggio 1951
in
Barocco del Sud - Besa
Luoghi
d’Allerta non si inscrive nella
‘logica degli eventi’, preferendo
praticare una strategia di stretto
contatto tra gli artisti, il
pubblico e il territorio, chiamato
ad essere co-autore di quanto accade
in un’'azione comune' che 'tenta' di
ritrovare la sua piena connotazione
culturale.
Materia
di racconto dell’edizione 2011 sarà
la “maturazione” civica (e la
conquista della responsabilità
politica) del popolo contadino e
bracciantile del Salento, chiave di
lettura essenziale per comprendere
il Salento Contemporaneo e molto
dell'orgoglio territoriale, oltre
ogni 'maniera' e folclorismo.
Dalla
“Terra del Rimorso”, il luogo della
soggezione e del rito, alle lotte
dell’Arneo, alle leghe contadine e a
quelle delle tabacchine, ai grandi
processi per ottenere la “Riforma
Agraria”.
Un
Salento che, negli anni ’50, si
affaccia alla “modernità” finalmente
liberandosi dal 'giogo'
magico-religioso.
Luoghi
d’Allerta è dunque un atto di poesia
che chiama i luoghi e chi li abita
ad essere i protagonisti di un
racconto in divenire, che si
costruisce camminando, attraversando
borghi, tratti di costa, vecchie
masserie, castelli e centri storici.
Visite ed
itinerari, quelli di Luoghi
d’Allerta, che uniscono energie
differenti e trasversali alla
conoscenza, per celebrare il
territorio, la sua particolarità, la
sua bellezza, la sua storia. Gli
artisti, gli autori, gli storici,
gli intellettuali, sono invitati ad
essere i “cantori”, gli officianti
di un “rito laico” che mischia
sensibilità e mostra vocazioni. Un
agire di linguaggi, di segni, di
azioni che scrivono la qualità
creativa di un territorio, il
Salento, ricco di richiami, di echi,
di contenuti, di storie e di tracce
che ancora possono, nell’accudimento,
nutrire sensibilità. Alleati il
teatro, la danza, la musica, il
canto, i libri, le memorie degli
“ultimi” vecchi di quella
generazione, gli studiosi di storia
locale, nello sperimentare forme di
una comunicazione “sottotraccia”,
acustica, diretta: la “decerescita”
di forme artistiche che, nella
sovraesposizione mediatica, dettata
dal Tempo, hanno perso la loro
carica di interazione po-etica.
Un
approccio di Teatro/Natura di
libro-spaginato che misura gli
artisti nel loro divenire voce,
suono, movimento nella relazione
semplice e frontale con il pubblico
in spazi insoliti, particolari per
riverberi e prospettive di veduta.
Luoghi
d’Allerta non è teatro di strada,
non è spettacolo, è esperienza che
“valorizza le identità culturali, la
storia, la memoria, le testimonianze
civili della Puglia, sviluppa la
conoscenza e la fruizione dei beni
monumentali, archeologici, artistici
e naturalistici” del territorio
salentino, favorendo “il rapporto
tra tradizione e innovazione nella
valorizzazione del patrimonio
storico, artistico, figurativo,
letterario e antropologico” del
Salento “anche (e soprattutto) nei
suoi aspetti meno noti”. Pienamente
corrispondendo all’intenzione del
Programma delle Attività Culturali
per il triennio 2010\2012 della
Regione Puglia.
Luoghi
d’Allerta è accordare le azioni col
cammino, di un peregrinare che
guarda la Bellezza e vuole sapere la
storia, le vicende, i racconti per
scoprire i luoghi nella loro
interezza, nella loro “naturale”
intensità.
Quarta
Visita – Veglie, ex Convento dei
Francescani
Domenica
11settembre,
alle 20.00, le “biciclette di Bodini”
fanno sosta a Veglie nel cuore dell'Arneo.
Per un percorso tutto di memoria e
di ricostruzione storica delle Lotte
per la Terra ed il Riscatto
Contadino. Nell'ex Convento dei
Francescani, la presentazione del
libro edito da Squilibri, “Memorie
della terra. Racconti e canti di
lavoro e di lotta del Salento”
a cura di Vincenzo
Santoro.
Con l'autore
Anna Cinzia Villani
all'organetto diatonico e al
tamburello. “Nell'intreccio di
musica tradizionale e racconto
orale, un viaggio nella memoria del
lavoro nel Salento della prima metà
del Novecento, dalla "rivolta di
Tricase" del 15 maggio 1935, con la
feroce repressione di una
manifestazione di piazza delle
tabacchine dello stabilimento "Acait",
all'occupazione del feudo d'Arneo
nel 1949-51, la più eclatante delle
azioni intraprese dal movimento
sindacale e contadino.
Attraverso
la viva voce dei protagonisti e un
ricco apparato di immagini, si
delinea così un vivido spaccato su
un'indimenticabile stagione di lotte
sociali che, nel cd allegato,
restituisce all'ascolto anche la
ruvida materialità di canti e
musiche di straordinaria bellezza ma
ricolmi di aneliti di riscatto, di
cui si è perso persino il ricordo
nelle levigate operazioni di
riproposta dei repertori popolari
salentini”.
Nel corso
della serata la riproposta del
documentario “L'Arneide” di Luigi
Del Prete (2002).
L'Arneide,
deve il suo titolo ad un articolo di
Vittorio Bodini, è il racconto di
una straordinaria stagione di lotte
dei contadini poveri e dei
braccianti del Salento
nell'immediato dopoguerra. Tra il
1949-1950 ed il 1950-1951 migliaia
di contadini si mossero per occupare
le terre del comprensorio dell'Arneo,
un vasto latifondo allora incolto
situato tra le provincie di Lecce,
Brindisi e Taranto. Il racconto di
quel periodo, con le testimonianze
dirette dei protagonisti
sopravvissuti.
Ass.
Cult. Fondo Verri
– Via Santa Maria del Paradiso 8.a,
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