Dal Nuovo Quotidiano di Puglia e da La Gazzetta del
Mezzogiorno di Sabato 18 Ottobre 2003
dal Nuovo
Quotidiano di Puglia del 18/10/03
Un giovane contro i familiari
Botte e minacce
per la droga: preso
VEGLIE - Da
tempo in quella casa in via Enrico Fermi a Veglie, era un inferno. Un
calvario causato dalla dipendenza dalla droga di Raffaele P., 31 anni,
disoccupato, tossicodipendente con precedenti penali. Abita lì il
giovane, coi familiari, i genitori e i tre fratelli. L'altra sera però
la situazione ha raggiunto l'apice. Erano passate le 22, giovedì, quando
Raffaele P. ha cominciato ad inveire urlando contro gli anziani genitori
e i fratelli, minacciandoli di morte e poi picchiando con un grosso e
lungo bastone in gomma uno dei fratelli, di dieci anni più grande.
A quel punto sono
stati avvisati i carabinieri della stazione di Veglie, arrivati sul
posto con i colleghi del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di
Campi.
I militari, dopo
aver bloccato Raffaele, lo hanno portato in caserma e da lì, l'hanno
trasferito nel carcere di Borgo San Nicola. Il fratello invece, è stato
accompagnato al pronto soccorso dell'ospedale di Copertino dove gli sono
state medicate le ferite procurategli dai colpi di bastone. L'indagato è
difeso dall'avvocato Umberto Leo.
di F.P.
da La
Gazzetta del Mezzogiorno del 18/10/03
Bastona i fratelli
e i genitori: arrestato
VEGLIE -
Prima le bastonate ai genitori ed ai fratelli e poi l'arresto. Raffaele
P., 31 anni, disoccupato di Veglie, dall'altra sera si trova rinchiuso
in una cella del carcere leccese di Borgo San Nicola, con l'accusa di
tentata estorsione: ai danni dei familiari, appunto, che stanchi di
subire, ad un certo punto hanno però deciso di denunciarlo ai
carabinieri. Sicuri, evidentemente, di fare il suo bene, perché
altrimenti il congiunto avrebbe potuto mettersi comunque nei guai, ma
rivolgendosi ad estranei.
L'altra sera, appunto, si era verificato che in un'abitazione di via
Enrico Fermi, in una zona centrale del paese, Raffaele aveva preso di
mira gli anziani genitori ed i tre fratelli, per via della richiesta di
una non meglio indicata somma di denaro, che a quanto hanno poi
accertato i carabinieri, doveva servirgli per acquistare la droga. Di
sborsare anche un solo euro, però, genitori e fratelli non ne volevano
sapere, e allora, dopo aver imbracciato un grosso bastone in ferro
coperto da un involucro di plastica che a quanto si sa si era portato
dietro, l'uomo ha fatto per colpirli. E qualche colpo pare sia anche
andato a segno, anche se via via attutito dalle azioni di difesa dei
malcapitati, che se alla fine non le hanno prese di santa ragione, è
solo perché erano in cinque contro uno.
Come che sia, mentre Raffaele P. continuava a dare in escandescenze, uno
dei familiari ha allertato il 112, consentendo così ai carabinieri di
giungere sul posto e di mettere la parola fine allo scontro in atto
nell'abitazione.
Dopodomani, assistito dall'avvocato Umberto Leo, l'uomo verrà
interrogato dal giudice delle indagini preliminari.
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