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Da La Gazzetta del Mezzogiorno di Martedì 20 Maggio 2003
Anche Giannoccaro fra gli arbitri candidati alla promozione in serie A e B
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Da La Gazzetta del Mezzogiorno di Mercoledì 18 Giugno 2003
Salgono le quotazioni del «fischietto» dopo lo spareggio Albinoleffe-Pisa
Giannoccaro in
odore di Can
Tutto
fa pensare che questo sarà l'anno della promozione di Danilo Giannoccaro,
31 anni, nella Can. Dopo oltre 20 anni un arbitro leccese potrebbe
quindi approdare nell'elite delle «giacchette nere», se così si possono
ancora definire. Un anno fa fu il primo dei non eletti (si dice così nel
gergo tecnico), ora sarebbe sul punto di lasciare la serie C per il
grande balzo, la A e la B. L'ufficialità dovrebbe giungere a fine mese.
Quindici giorni, quindi, per sognare.
di Luigi Taurino |
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Da "Libero" di Domenica 22 Giugno 2003
Segni particolari: pugliese, 31 anni, bravissimo. Per l'Aia può essere il nuovo Collina E' nata una stella: l'arbitro Giannoccaro Dopo l'ultima eccellente stagione sta per essere promosso direttamente dalla serie C alla A. E al suo paese, Veglie, è già un eroe
VEGLIE (Lecce) - In paese è diventato una specie di piccolo eroe. Tanto che l'amministrazione comunale ha già in animo di assegnargli un premio speciale. Di quelli che si destinano ai cosiddetti cittadini-modello. Ma lui, Danilo Giannoccaro, studente fuori corso in ingegneria all'università di Lecce con ancora quattro esami da sostenere, evita di fare qualsiasi commento. E non solo su quest'aspetto squisitamente celebrativo, ma nemmeno sulle motivazioni che hanno spinto il sindaco Roberto Carlà a programmare di appuntargli una bella medaglia sul petto. Giannoccaro non vuole dirlo, un pò per scaramanzia e un pò per non incorrere in qualche sanzione dell'Aia, l'associazione italiana degli arbitri che è l'unica ad autorizzare o meno le interviste delle "giacchettenere". Ormai, però, lo sanno tutti: dopo 12 anni dal debutto in una partita fra "pulcini", Giannoccaro sta per fare il gran salto nella massima categoria, entrando così nell'albo d'oro dei fischietti nazionali. «Se lo merita», dicono i suoi compaesani. «E' un ragazzo veramente a posto. Può essere d'esempio a tanti altri giovani che non hanno ancora trovato una sana ragione di vita». E ripercorrono, come snocciolando il rosario, tutte le tappe della brillante carriera di questo ragazzo che a 31 anni aiuta ancora il padre nell'azienda agricola di famiglia. Ha arbitrato partite di promozione e partite dell'Interregionale, vincendo il premio dell'Aia come miglior arbitro della serie D e ottenendo subito la promozione in serie C. Ora. dopo appena 4 anni, reduce dalla perfetta esibizione di domenica scorsa in Albinoleffe-Pisa (playoff C1), sta per arrivare alla massima divisione. Questione di giorni. La comunicazione ufficiale della Commissione dovrebbe arrivare entro il 2 o il 3 luglio. Nero su bianco, Danilo Giannoccaro sarà uno dei quattro arbitri che hanno vinto la sfida su una rosa di cento. Ma lui tace. Gentile ma fermo, come quando si trova in campo (qualcuno già lo paragona a Collina), evita qualsiasi tentativo di approccio del cronista. Non vuole parlare nemmeno di se stesso, della sua passione per il mare e per la fotografia. «La prego, sentiamoci fra qualche giorno...». Per fortuna c'è Niki Pascariello, presidente della sezione leccese dell'Aia e grande amico di Giannoccaro, disposto a farci un piccolo ritratto del neo campione delle giacchette nere. Dunque: si tratta di un bel ragazzone alto 1,80, scapolo e con un carattere decisamente estroverso. I suoi amici sono solitamente gli stessi colleghi arbitri con i quali si allena tutti i giorni sul campo-scuola del Coni di Lecce. Da giovane ha giocato come centrocampista in seconda categoria con la Vegliese, la squadra del paese, ma aveva già in mente di affermarsi come arbitro. Visti i risultati, una decisione davvero felice. Forse, se non ha ancora completato gli studi universitari, la colpa è sicuramente di quella passionaccia per i campi di gioco, ma è comunque certo che nei suoi progetti c'è una professione da ingegnere edile e una famiglia da impiantare proprio qui, dov'è nato e dove abita in una vecchia casa del centro storico. Un paesino di quindicimila anime. Economia agricola. Ma tutti col pallino del calcio. Figuratevi come sono orgogliosi ora che uno di loro correrà sui campi nazionali di gioco per arbitrare partite fra squadre di rango. Si sentono tutti un pò padri putativi. «Danilo? Potrà diventare anche arbitro internazionale, ma non si monterà mai la testa. E' un ragazzo perbene, con la testa sulle spalle. Non abbandonerà mai la sua terra e la sua gente». Vita assolutamente regolata. Aria pura della campagna e sgambettate sul campo del Coni. Pare che non abbia ancora una ragazza fissa. Anche se di occhi addosso ne ha davvero tanti. «Sa sempre quello che vuole», dice Niki Pascariello, «è testardo, e sa adattarsi molto bene ad ogni circostanza». Ma sui campi di com'è? «E' molto freddo. E' il classico arbitro che riesce a non farsi vedere. E' disinvolto, tranquillo. E' uno che dialoga molto con i calciatori ma che fa rispettare le regole. Conosce il regolamento alla perfezione, è serio e sa usare il pugno di ferro». Amen. Si rifà vivo il confronto con la testa rasata di Collina. Uno-due. Forse, nel firmamento del calcio è nata un'altra stella. Ma con la giacchetta nera.
di Nicola Apollonio |
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Da La Gazzetta del Mezzogiorno di Sabato 5 Luglio 2003
Ufficializzato l'approdo nell'«Olimpo» del vegliese. E c'è anche un altro riconoscimento per la sezione Aia di Lecce L'arbitro Giannoccaro promosso in A «Ho iniziato la carriera dopo aver letto la locandina che annunciava un corso»
Prato, figlio d'arte, accede in C:
«Una passione trasmessami da mio padre»
Ora è ufficiale: Danilo Giannoccaro è promosso nella Can. Dalla
prossima stagione arbitrerà in serie A e in B. Paolo Prato,
invece, accede nella Can C. Importanti traguardi tagliati dai due
arbitri della sezione di Lecce presieduta da Niki Pascariello
(quarto uomo e Can anche lui). Le promozioni erano nell'aria e
così è stato.
di Luigi Taurino |