Dal Quotidiano di Lecce di Sabato 22 Marzo 2003 Il gruppo salentino pubblica il primo album dopo l'exploit del singolo "Solo" Negramaro, è l'ora del successo Cominciano in tre, ma presto diventano sei. Questo racconta la breve storia dei Negramaro, formazione salentina lanciata verso il successo da un singolo che ormai circola un pò ovunque, dalle radio private ai network, "Solo", pubblicato dalla Sugar di Caterina Caselli, la prima a credere in loro, a portarli fuori dal circuito delle piccole esibizioni live per farli conoscere al grande pubblico. Ma Giuliano Sangiorgi, voce e chitarra solista puntualizza, ci tiene a sottolineare che il progetto nasce proprio dal sestetto, tutti per uno e uno per tutti. Gli altri compagni di viaggio sono Emanuele Spedicato, Ermanno Carlà, Danilo Tasco, Andrea Mariano e Andrea de Rocco. «Le esperienze musicali di ciascuno di noi - dice- sono state diverse, e forse queste "scuole" diverse si sentono nelle cose che cantiamo e scriviamo, ma dall'agosto di tre anni fa i Negramaro si sono dati appuntamento a Veglie, a casa di uno di noi per progettare insieme qualcosa di veramente concreto». La prima, o una delle prime riunioni in cantina. Così nasce anche il nome, singolare per quanti non conoscono a fondo le nostre tradizioni, ma efficace, che appare subito quello giusto: Negramaro. «Il negramaro, l'uva satentina da cui ricava questo vino cosi dolce - dice - ma che lascia quel certo non so che di amaro: abbiamo pensato che la nostra musica potesse essere in qualche modo cosi, dolce, magari, ma che lasciasse anche un retrogusto nel palato di chi ama una musica italiana che esce dagli schemi canonici. Proviamo a dare un carattere originale, se volete, alla nostra musica. Impresa non facile, oggi, però provarci non costa niente». Non fanno salti di gioia, perché forse non è il caso di urlare, raccontarsi che è fatta, ma di sicuro i Negramaro quando ascoltano "Solo" nelle radio non solo salentine, sono felici. «Le prime volte non sai se è piaggeria pura, che le radio trasmettono la tua canzone - raccontano i ragazzi - siamo pugliesi ed è quasi naturale che se una mano non te la danno i tuoi conterranei risulta difficile arrivare poi ovunque; poi quando senti le prime note sui circuiti nazionali, cominci a pensare che qualcosa di buono, allora, devi aver fatto». Adesso Sangiorgi e compagni vanno forte come schegge. Rilasciano interviste ai giornali, ai periodici musicali, un bel salto. «Ma senza montarci tanto la testa, intendiamoci, non sappiamo da uno a cento dove possa portarci questo progetto, cosi il nostro quartier generale resta Veglie, dove ci troviamo come... a casa nostra». «Dieci anni di studio alla chitarra - racconta Giuliano - ore e ore ogni giorno con in braccio una "sei corde" per migliprarmi, affinare una tecnica che stavo acquisendo, poi uno stop brusco: meno tecnica e più emozioni, mi sono detto. E così è stato». Canzoni e cover con le quali i Negramaro si misurano. «Sicuramente i cantautori italiani Anni 60 e 70, tanto per intenderci Lucio Dalla, del quale facciamo "Felicità"; Luigi Tenco, del quale amiamo la straordinaria "Vedrai vedrai", per non parlare di un filone interminabile, quello di Lucio Battisti. Ma anche quando ci misuriamo con i classici della musica italiana, proviamo a infondere alle nostre riletture quel netto contrasto fra testo e musica, dolce con un retrogusto amaro, amarissimo». Da aggiungere che "Solo" è anche un videoclip per la regia dello statunitense Kal Karman, uno die più programmati da Mtv e dagli altri canali musicali. di Claudio Frascella |