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Dal Quotidiano di Lecce e dal La Gazzetta del Mezzogiorno di Venerdì 6 Giugno 2003

dal Quotidiano di Lecce del 6 giugno 2003

Colpo al racket

«Paga e sta' zitto» Ma cade in trappola e viene arrestato

 

 VEGLIE -  È stato colto in flagranza dopo aver minacciato per l'ennesima volta un commerciante a cui aveva chiesto il pizzo, e per lui, Roberto Paglialunga, 38enne di Veglie, volto già noto alle forze dell'ordine, sono scattate le manette. A finire nel mirino dell'estorsore un commerciante, Massimiliano Alemanno, 36enne di Salice Salentino, gestore del supermercato della catena "Di Meglio" di proprietà di Francesco Ferì, di Magliano, ubicato in via Bosco a Veglie.

Paglialunga, residente Bergamo, era tornato da qualche tempo nel paese d'origine, probabilmente proprio con il proposito di mettere a segno qualche colpo per poi allontanarsi indisturbato. Martedì scorso si è presentato più volte con fare minaccioso nell'esercizio puntato. In serata il 38enne ha avuto un faccia a faccia con Alemanno, palesando -senza troppi scrupoli - le sue richieste: pagare subito e senza fare storie. Da qui è scattato l'allarme. I carabinieri della compagnia di Campi, che già da tempo seguivano i movimenti di Paglialunga, hanno deciso di potenziare i controlli organizzando ronde e appostamenti nei pressi del supermercato in questione, mimetizzandosi
tra la gente comune. E la trappola ha funzionato praticamente subito.

Un giorno dopo l'ultimo "incontro" infatti, mercoledì sera, l'estorsore è tornato in via Bosco, sorprendendo la vittima in compagnia del fratello Michele ed ha rincarato la dose aggiungendo, alla richiesta estorsiva, una buona dose di minacce all'indirizzo del malcapitato e della sua famiglia nel caso in cui si fosse rifiutato di pagare. Poi si è allontanato a bordo di uno scooter scuro. I militari sono quindi entrati in azione e, seguito Paglialunga, lo hanno bloccato e arrestato nel pressi di un club poco distante, in via Botticelli. L'uomo e stato tradotto in nottata nel carcere leccese di Borgo San Nicola su disposizione del magistrato di turno, Maria Consolata Moschettini.

Difeso dall'avvocato Massimiliano Petrachi, Paglialunga sarà interrogato oggi dal gip Ercole Aprile

 

di Fabiana Pacella


da La Gazzetta del Mezzogiorno del 6 giugno 2003

A Veglie l'intervento dei carabinieri ha scongiurato il peggio

Tentata estorsione, un arresto
 

VEGLIE - Al supermercato non per fare la spesa, ma per chiedere il pizzo. Una richiesta condita da minacce. «Paga e ricordati che hai famiglia». Così Roberto Paglialunga, 39 anni, di Veglie, già noto alle forze dell'ordine, si sarebbe presentato nel market «Di meglio» gestito da Francesco Ferì di Carmiano. Il punto vendita è situato in via Bosco a Veglie e da qualche giorno Paglialunga si sarebbe presentato per pretendere una tangente. Alla fine, però, il commerciante, preoccupato dalle continue visite di Paglialunga, si è rivolto ai carabinieri. I militari della stazione di Veglie insieme con quelli della Compagnia di Campi, diretti dal tenente Sante Picchi, hanno «documentato» le visite nel market e, l'altra sera, hanno fatto scattare le manette. Paglialunga, su disposizione del sostituto procuratore di turno Maria Consolata Moschettini, è stato accompagnato in carcere con l'accusa di tentata estorsione. Questa mattina è previsto l'interrogatorio davanti al gip Ercole Aprile per la convalida dell'arresto. Paglialunga è difeso dall'avvocato Massimiliano Petrachi.
 

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