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Dal Quotidiano di Lecce di Martedì 26 Agosto 2003
Veglie, assalto armato al Centro Tim
VEGLIE - Rapinatori in azione ieri sera in pieno centro a Veglie. Preso di mira il negozio di telefonia Centro Tim di via Vittorio Veneto gestito da Marco Nobile, ventenne di Copertino. In due, coi volti travisati da calzamaglie scure e armati di taglierini, poco prima dell'orario di chiusura, intorno alle 20.30, hanno raggiunto l'esercizio a bordo di un ciclomotore "Scarabeo" di colore nero, a quanto pare lo stesso con cui si sarebbero mossi i malviventi che una settimana fa hanno fatto irruzione nel supermercato della catena "Dimeglio" di via Turati a Salice. Pochi attimi. Gli sgraditi avventori sono entrati nel negozio e non esitando a minacciare il ventenne con le lame hanno fatto man bassa di telefoni cellulari prima di darsi a precipitosa fuga. In zona, però, si trovavano le pattuglie dei carabinieri di Veglie, Carmiano e del Norm di Campi e, scattato l'allarme, i militari si sono messi sulle tracce dei rapinatori. Ne è nata una vera e propria caccia all'uomo: il ciclomotore è stato intercettato e i ricercati, vistisi braccati, si sono dapprima disfatti del sacchetto contenente la merce trafugata, e poi del "dueruote" fuggendo a piedi per le campagne della zona. Avrebbero i minuti contati.
di F. Pac. |
Dal Quotidiano di Lecce e dal La Gazzetta del Mezzogiorno di Mercoledì 27 Agosto 2003
dal Quotidiano di Lecce del 27/08/03 Si tratta di due giovani individuati dai carabinieri Identificati gli autori di 4 rapine; sono ricercati
Identificati dai carabinieri della Compagnia di Campi diretti ad interim dal tenente Sante Picchi, i presunti autori della rapina messa a segno lunedì sera ai danni del Centro Tim di via Veneto a Veglie e gestito da Marco Nobile, 20enne di Copertino. Identificati ma ancora irreperibili. Si tratterebbe di due giovani pregiudicati per reati specifici di Novoli, uno dei quali proprietario del ciclomotore Aprilia Scarabeo nero privo di targa a bordo del quale hanno raggiunto gli esercizi presi di mira. Quattro in tutto, stando alle indagini dei militari. Primo nelle mire della banda, alla vigilia di Ferragosto, un supermercato di Carmiano e a seguire, due giorni dopo, il market "Di Meglio" di Trepuzzi, ancora il "Di Meglio" di via Turati a Salice Salentino il 19 agosto e il negozio di telefonia di Veglie. Per quanto proprio lunedì sera il ciclomotore sospetto si sia aggirato nei pressi del "Di Meglio" di via Madonna dei Greci sempre a Veglie. La rapina però in questo caso sarebbe sfumata in quanto i movimenti dei due non sono sfuggiti al gestore dell'esercizio. La serie di rapine però aveva messo in allerta i carabinieri impegnati in un apposito servizio di controllo grazie al quale, due giorni fa, sono riusciti ad intercettare i malviventi subito dopo il colpo. I due, abbandonato il due ruote sulla strada provinciale Veglie-Novoli, sono fuggiti a piedi per le campagne. Sono ricercati nella rete dei loro conoscenti e per questo non dovrebbero essere andati troppo lontani. di F. P. da La Gazzetta del Mezzogiorno del 27/08/03
Carabinieri in allerta |
Dal Quotidiano di Lecce e dal La Gazzetta del Mezzogiorno di Mercoledì 28 Agosto 2003
dal Quotidiano di Lecce del 28/08/03 Quinto colpo messo a segno dai malviventi Ancora in azione la "banda dello scarabeo"
Da due settimane seminano terrore nel nord salento. Hanno infatti messo a segno numerose rapine - almeno 4 dal 14 agosto a lunedì scorso - ai danni di altrettanti esercizi commerciali - in ordine di tempo a Carmiano, trepuzzi, Salice e Veglie rispettivamente in 3 supermercati ed un centro Tim. Sono ormai conosciuti come "la banda dello scarabeo nero", dal modello del ciclomotore con cui si muovono, abbandonato lunedì sera nelle campagne tra Veglie e Novoli in seguito ad un inseguimento con i carabinieri che li avevano intercettati. Sono stati identificati. Hanno un volto e un nome. Si tratterebbe di due pregiudicati per reti specifici di Novoli attualmente ricercati. I militari della compagnia di Campi al comando del tenente Sante Picchi, non gli danno tregua e sono da tempo sulle loro tracce. Eppure la banda ha colpito ancora. Ieri mattina, a Novoli. Stavolta i due si sono mossi a piedi, disarmati ed a volto scoperto, quasi a voler sfidare le forze dell'ordine. A finire nel mirino stavolta, una giovane donna di Trepuzzi. Erano le 11.00 quando Katia Faggiano di 29 anni, stava facendo compere in compagnia della madre nei pressi di un rivenditore di frutta e verdura sulla via che da Novoli porta a Trepuzzi. E' accaduto tutto in pochi istanti. Due giovani sbucati dal nulla le si sono avvicinati velocemente. Uno di loro l'ha strattonata strappandole con violenza la borsa e facendosi consegnare le chiavi della sua autovettura, una Wolksvagen Polo. La malcapitata è caduta per terra, ha perso conoscenza per lo spavento. I due intanto si sono dileguati in direzione Trepuzzi a bordo della Polo. Katia Faggiano è stata immediatamente soccorsa e trasportata all'ospedale di Campi. Rianimata e medicata ha fatto ritorno a casa in giornata. Quanto agli autori della rapina, hanno le ore contate. La loro posizione potrebbe alleggerirsi forse se solo si costituissero volontariamente alle autorità. di Fabiana Pacella da La Gazzetta del Mezzogiorno del 28/08/03
Ancora in azione i due malviventi
autori dei «colpi» di Veglie, Carmiano e Trepuzzi
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Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di Sabato 30 Agosto 2003
I carabinieri lo hanno trovato in tenda. E' sospettato di altri colpi Arrestato il presunto autore della rapina al negozio Tim
Si era reso irreperibile dal 25 agosto scorso, poco dopo la rapina commessa ai danni del centro Tim di via Veneto a Veglie con un altro complice, ancora ricercato, ma la fuga di Simone Spedicato, 24enne di Novoli vecchia conoscenza delle forze dell'ordine, è durata molto poco. Ieri, nel primo pomeriggio infatti, i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Campi diretti ad interim dal tenente Sante Picchi, gli hanno stretto le manette ai polsi con l'accusa di rapina e sequestro di persona. Il gestore del negozio di telefonia rapinato - Marco Nobile 20enne di Copertino - era infatti stato legato e rinchiuso in uno sgabuzzino da Spedicato e dal suo compagno, proprietario del ciclomotore Scarabeo nero a bordo del quale i due si sono mossi e che poi hanno abbandonato per strada inseguiti dai carabinieri. I militari lo hanno trovato accampato con una tenda nei pressi di un noto stabilimento balneare di Torre Lapillo sulla strada che conduce a Porto Cesareo. Il ragazzo è stato condotto nella casa circondariale di Lecce su disposizione del magistrato di turno, Elsa Valeria Mignone. Gli inquirenti verificheranno ora se Spedicato sia anche l'autore di altri quattro colpi messi a segno tra il 19 e il 27 agosto ai danni di tre supermercati a Carmiano, Trepuzzi e Salice e ai danni di una casalinga di Novoli. di F.P. |
Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di Venerdì 5 Settembre 2003
Rapine con lo "Scarabeo" nero Arrestato il secondo giovane presunto autore della rapina al negozio Tim
Sgominata la banda dello "Scarabeo nero". Ieri mattina i carabinieri della Compagnia di Campi, diretti dal tenente Sante Picchi, hanno stretto le manette ai polsi di Manuele Mancino, 27enne di Novoli, ricercato da 10 giorni quale secondo componente del gruppo che ha seminato terrore nel nord Salento con una serie di rapine messe a segno tra 1'8 e il 27 agosto scorsi ai danni di quattro supermercati, un centro Tim e una casalinga in alcuni centri della zona. Un giovane proprietario del ciclomotore, uno scarabeo appunto - sprovvisto di targa - con cui si sarebbe mossi. Il complice di Mancino, Simone Spedicato, 24enne anch'egli di Novoli, era stato invece arrestato il 29 agosto, sorpreso dai militari in una tenda su un tratto di spiaggia a Torre Lapillo. La latitanza di Emanuele Mancino, colpito da una ordinanza di custodia cautelare, è durata solo pochi giorni in più. Alle 7 di ieri mattina i carabinieri del Norm di Campi, coadiuvati dai colleghi di Novoli e Carmiano, hanno bussato alla porta dell'abitazione del 27enne che in quel momento dormiva. Lo hanno sorpreso nel sonno e condotto in carcere. Sul suo capo pende anche l'accusa di sequestro di persona. Il gestore del centro Tim di Veglie, Marco Nobile, fu legato e rinchiuso in uno sgabuzzino. |