Dal
Quotidiano di Lecce di Giovedì 30 gennaio 2003
Stava
soffocando: salvata in extremis bimba di tre mesi
VEGLIE
- Ha rischiato di morire soffocata nella sua culletta ma la
tempestività dei soccorsi hanno scongiurato il peggio.
Salvata
in extremis ieri mattina da due volontari della Protezione civile una
neonata di Veglie, Veronica, di appena tre mesi. La piccola è stata
infatti colta da un'improvvisa crisi respiratoria mentre si trovava con
la madre a casa, un'abitazione di via San Leonardo, nel centro del
comune salentino.
Erano
le 12.30, Veronica era stata allattata da circa dieci minuti quando ha
iniziato, a respirare in maniera irregolare, con frequenza elevata e
superficiale. La madre della piccola in attesa che il marito, titolare
di un'azienda agricola, rincasasse, spaventata, ha allertato dapprima
alcune parenti chiedendo loro aiuto considerando che la neonata,
raffreddata da due giorni, non aveva mai manifestato però sintomi del
genere.
Le
condizioni di Veronica sono però peggiorate in pochi istanti, facendo
precipitare la situazione. La bimba era diventata cianotica in braccia
alla madre e respirava ormai a fatica. È scattato quindi l'allarme e in
via San Leonardo è giunta subito l'ambulanza della Protezione civile
"SerVeglie" con gli operatori Lorenzo Bocconi e Gianluca
Leone.
Disperata
la corsa alla volta del più vicino ospedale, quello di Copertino,
resa tra l'altro difficile dal traffico intasato soprattutto nel vicino
comune di Leverano. La lotta contro il tempo però ha avuto buon esito.
Fondamentale per salvare Veronica, la dotazione dell'ambulanza che l'ha
trasportata delle mascherine per l'ossigenazione dei neonati. I sanitari
del nosocomio hanno diagnosticato alla piccola una forma di bronchiolite,
infiammo dell'apparato respiratorio, piuttosto frequente nei primi due
anni di vita, e l'hanno sottoposta a numerosi controlli. Tenuta attualmente
sotto osservazione, fortunatamente la neonata non è più in pericolo di
vita.
di
Fabiana Pacella
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