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Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di Giovedì 4 Settembre 2003

Una donna sorprende il compagno con una giovane polacca e reagisce con  violenza

Tradita, picchia marito e amante

I carabinieri costretti a bloccare la donna

 

VEGLIE - Botte da orbi a Veglie, Protagonista una giovane donna che, trovato il marito con l'amante polacca, ha picchiato entrambi, determinando così l'intervento dei carabinieri.

Becca il marito tra le braccia dell'amante e senza pensarci su lava l'onta picchiando lui e lei di santa ragione. E' accaduto nella tarda mattinata di ieri a Veglie. Lei, la moglie tradita, è una giovane donna del posto da tempo insospettita dalle continue visite del marito trentasettenne, anch'egli di Veglie, in casa del suocero, un pensionato di 83 anni da tempo sposato con una donna polacca più giovane di lui. E non era certo stata l'avvenenza della "mamma" ‑ o matrigna che dir si voglia ‑ ad insinuarle il tarlo del dubbio, quanto il via vai delle numerose connazionali polacche che quella faceva arrivare in paese da qualche tempo promettendo loro un futuro lavorativo col beneplacito dell'arzillo marito, che ‑ pur in là con gli anni ‑ non disdegnava la presenza di tante donzelle in casa sua. Eppure qualcosa doveva accadere in quella casa se il suo compagno aveva reso così frequenti le visite dal suocero. Questo avrà pensato la donna e i suoi dubbi han fatto in breve il paio con gli atteggiamenti strani che il trentasettenne aveva assunto con lei nell'ultimo periodo.

E così ieri mattina è scattata la caccia al presunto fedifrago e ogni sospetto si è miseramente concretizzato quando la moglie sospettosa ha colto il marito con le mani nel sacco, e cioè su una delle straniere. Non ha pianto, non è fuggita via, la signora. Meglio risolvere la questione da sé. E allora giù botte da orbi al marito traditore e alla sua amichetta. Il primo, gonfiato a dovere, ha preferito svignarsela. La seconda, invece, s'è vista rinchiudere dalla moglie infuriata nel giardino dell'abitazione.
A quel punto qualcuno ha chiamato il 112. All'arrivo dei militari quattro polacche si sono dileguate, la "prigioniera" è stata liberata e portata in caserma col resto del gruppetto. Lì i carabinieri hanno constatato che la giovane, giunta in Italia l'11 luglio scorso, è in possesso di un permesso di soggiorno di tipo turistico ed è stata accompagnata in Questura per verificarne la validità. Quanto agli altri, i militari hanno dovuto lavorare a lungo armandosi di pazienza prima di calmare i loro animi.

di Fabiana Pacella

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