In
base ad una legge regionale che ha recepito una direttiva europea, gli
enti locali devono predisporre la «zonizzazione acustica», una mappa
che disponga i limiti dei decibel sul proprio territorio. Ma nel Salento
sono pochissimi ad averlo fatto
Rumori,
in regola solo 8 comuni
Ancora
quattro mesi per attuare il piano, pena il commissario ad acta
Inquinamento
acustico: a poco più di quattro mesi di tempo per effettuare la
«Zonizzazione acustica», la maggior parte dei comuni rischia il
commissario ad acta. A segnalarlo é Domenico De Lorenzi, specialista in
acustica ambientale e referente di Assoacustici per la Puglia. «Da
circa 12 anni - dice - il Governo italiano ha iniziato a regolamentare
l'inquinamento acustico, e se pur in via provvisoria ha invitato i
Comuni a procedere alla suddivisione del proprio territorio, fissando i
limiti acustici in ogni zona. Tale provvedimento fu però disatteso da
quasi tutti i Comuni». A quanto è dato sapere, ad oggi gli unici
comuni che hanno adottato la zonizzazione sono otto: Lecce e i comuni
che fanno parte del consorzio «Area Sistema di Casarano», di cui
Casarano è capofila, e che comprende Taviano, Ugento, Alliste,
Melissano, Parabita e Supersano. «Nel 1995 fu emanata la legge quadro
sull'inquinamento acustico - prosegue De Lorenzi - con la quale lo Stato
delegava Regioni, Province e Comuni, assegnando il controllo alle Asl.
Di recente poi, la Regione Puglia ha istituito l'Arpa, l'Agenzia
Regionale Protezione Ambiente di cui é direttore il dottor Alfredo
Rampino, con compiti di vigilanza e controllo. La Regione Puglia,
dovendosi adeguare alla normativa statale che a sua volta recepiva
quella Europea, con una legge del 2002, la numero 3, ha emanato le linee
guida, «Norme di indirizzo per il contenimento e la riduzione
dell'inquinamento acustico», concedendo 18 mesi di tempo, e quindi con
scadenza il 20 agosto 2003, affinché i Comuni adottino la zonizzazione
acustica del proprio territorio ed i consequenziali regolamenti. Se ciò
non avverrà nei tempi stabiliti - puntualizza De Lorenzi - è previsto
l'esercizio dei poteri sostitutivi mediante la nomina di Commissari ad
acta. Eventuali problemi di bilancio da parte de Comuni - conclude poi
De Lorenzi - possono essere superati attingendo ai fondi dei Por
2000/2006, che prevedono finanziamenti per la zonizzazione acustica a
comuni con una popolazione superiore ai trentamila abitanti. Per gli
altri è prevista la possibilità di associarsi». E proprio
quest'ultima soluzione è stata adottata dai comuni del Consorzio Valle
della Cupa, di cui è capofila Trepuzzi e che comprende Squinzano,
Novoli, San Pietro in Lama, San Donato e San Cesario; Copertino e
Lequile; Veglie, Leverano e Porto Cesareo, che hanno dato
incarico a De Lorenzi e ad altri tecnici per la redazione di un progetto
di massima, la cui pratica è già stata inviata alla Regione Puglia
entro il 31 maggio scorso per poter attingere ai finanziamenti dei Por.