. Vittima un uomo di Veglie. Inutile il trasporto in ospedale, forse un malore la causa di tutto Precipita dall'albero e muore VEGLIE - Mistero, a Porto Cesareo, sulla morte di un uomo di Veglie precipitato al suolo da un albero nel primo pomeriggio di ieri. Antonio Calcagnile, di 58 anni, si trovava da solo in una campagna alla periferia della marina, forse di sua proprietà, intento a compiere dei lavoretti. Difficile dire cosa sia accaduto in una manciata di secondi, intorno alle 15, quando il 58enne si è arrampicato su un albero, nello stesso appezzamento, con l'ausilio di una scala. Proprio in quel momento dalla strada accanto, qualcuno, un passante, lo ha visto però cadere a terra. Il testimone è Giuseppe Greco, pensionato 75enne, anch'egli originario di Veglie che viaggiava a bordo della: sua autovettura con un amico. I due hanno visto quell'uomo in campagna stramazzare al suolo e senza pensarci su due volte, si sono subito fermati a prestargli soccorso. Hanno tentato di rianimarlo e subito lo hanno caricato in auto correndo a tutta velocità alla volta del più vicino ospedale, quello di Copertino. Una corsa contro il tempo e contro la morte, risultata però vana. Antonio Calcagnile, infatti, vi è giunto cadavere. I sanitari del pronto soccorso non hanno potuto far altro che constatarne il decesso avvenuto, pare, durante il tragitto alla volta del nosocomio. Arresto cardiocircolatorio il responso dei medici. Stando a quanto stabilito, il poveretto sarebbe stato colto da malore poco dopo essere salito sull'albero e, di conseguenza, avrebbe quindi perso l'equilibrio precipitando a terra. Le ferite e le lesioni riportate in seguito alla caduta non sarebbero compatibili ne direttamente collegate al decesso dell'uomo, essendo esse di lieve entità. La tempestività dei soccorsi purtroppo non è servita a scongiurare il peggio. Sull'accaduto stanno ora indagando i carabinieri della compagnia di Campi Salentina diretti dal maggiore Vito Di Girolamo. Stando a quanto stabilito dagli inquirenti, non sarà comunque necessario effettuare un esame autoptico sulla salma di Calcagnile che farà ritorno probabilmente in giornata a Veglie nell'abitazione in cui il poveretto viveva con moglie e figli. I suoi funerali si svolgeranno nel pomeriggio di domani.. di Fabiana Pacella . |
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Morto sul lavoro mentre potava, indaga la procura VEGLIE - Antonio Calcagnile, 58 anni, di Veglie, è morto in un incidente sul lavoro. Lo ha stabilito il magistrato Carolina Elia dopo aver chiesto ai carabinieri di verificare le circostanze del decesso dell'uomo che si trovava su un terreno alla periferia di Porto Cesareo. Calcagnile - hanno accertato gli inquirenti - stava potando un albero per conto di un privato, la stessa persona che lo ha soccorso e ha lanciato l'allarme. Il magistrato ha affidato la perizia necroscopica al medico legale Roberto Vaglio per capire se le ferite riportate possano aver provocato il decesso, ma questa ipotesi è stata esclusa dopo l'esame fatto ieri mattina. Dell'incidente è stato interessato lo Spesal, l'organo dell'Ausl che si occupa delle morti avvenute sul posto di lavoro: dalla prima ricostruzione dei fatti emergerebbe che Calcagnile non fosse sull'albero, ma sotto ad assistere un collega intento alla potatura. Si sarebbe accasciato senza un apparente motivo, forse colto da infarto. Calcagnile è morto verso le tre del pomeriggio di mercoledì ed è stato soccorso dal 75enne Giuseppe Greco, di Veglie, che lo ha condotto all'ospedale di Copertino dove però è giunto già cadavere. Sulla base dei primi riscontri il magistrato aveva dato l'autorizzazione alla sepoltura, ma nelle prime ore lavorative di ieri sono emersi i nuovi indizi che hanno riaperto le indagini. |