La denuncia dell'ex consigliere provinciale della Margherita Fernando Fai «Questo esecutivo è inadempiente» «Fermo un progetto da due milioni e mezzo di euro per ampliare la strada per il mare» VEGLIE - «L'Amministrazione sta bloccando la realizzazione di un'importante opera già progettata e finanziata dalla Provincia». A sostenerlo è Fernando Fai, consigliere comunale d'opposizione ed ex consigliere provinciale della passata maggioranza guidata dal presidente Lorenzo Ria. L'esponente politico tira in ballo una questione iniziata nel 2002, riguardante la strada provinciale che da Veglie conduce alla San Pancrazio-Boncore. Si tratta di un'arteria considerata “ad alto rischio” per i numerosi incidenti stradali, purtroppo anche mortali, che si verificano soprattutto durante il periodo estivo, quando molti villeggianti pendolari sono costretti a percorrerla per raggiungere le spiagge di Torre Lapillo. La strada è anche frequentata normalmente da contadini che, con mezzi lenti, raggiungono i campi. La Provincia, dunque, avviò l'iter per l'allargamento e l'adeguamento della strada, anche attraverso la costruzione di complanari, impegnando la somma complessiva di due milioni e mezzo di euro per il triennio 2003-2005. Secondo una nota sull'istruttoria predisposta dalla Provincia, dopo varie fasi e conferenze di servizio alle quali partecipò puntualmente l'Amministrazione di Veglie, il progetto definitivo fu redatto tenendo conto di «modifiche apportate alla luce delle indicazioni del Comune e concordate tra il dirigente comunale ed il progettista della Provincia».
All'inizio del 2004,
infine, gli elaborati progettuali furono inviati a Veglie per
l'approvazione, da parte del Consiglio comunale, della variante allo
strumento urbanistico vigente. «E' inspiegabile – afferma Fai – l'atteggiamento dell'Amministrazione comunale la quale, pur avendo la possibilità di realizzare sul proprio territorio un'opera interamente finanziata dalla Provincia, non si è attivata per portare il progetto all'esame del Consiglio comunale. Eppure – continua Fai – si tratta di rendere più sicuri otto chilometri di strada attualmente ad alto rischio. Sono previsti l'allargamento delle corsie di marcia, il rifacimento della segnaletica, svincoli, rondò e la costruzione, dove possibile, di complanari che evitino l'accesso diretto sulla strada da parte dei proprietari dei fondi. L'Amministrazione, che dispone degli elaborati progettuali da ben otto mesi, non ha ancora deciso di portare l'argomento in Consiglio comunale. L'iter per la realizzazione dell'opera, pertanto, è bloccato. Questo – conclude Fai - è un ennesimo atto di incapacità da parte della maggioranza e, in particolare, del sindaco Roberto Carlà che, in questi cinque anni, non è stato in grado di reperire fondi, di programmare e, perfino, di realizzare interventi sul territorio con progetti già finanziati». di Rosario Faggiano |
La replica di Carlà «Le accuse di Fai sono pretestuose» VEGLIE - «Le affermazioni di Fernando Fai sono pretestuose e prive di fondamento». Così replica il sindaco Roberto Carlà all'attacco dell'esponente della Margherita, consigliere comunale d'opposizione ed ex consigliere provinciale. Fai, nei giorni scorsi, aveva accusato la maggioranza guidata da Carlà di aver assunto un atteggiamento “inspiegabile” rispetto al progetto di allargamento e di adeguamento della strada provinciale che da Veglie conduce alla San Pancrazio-Boncore. Secondo Fai, la realizzazione dell'opera, che è interamente finanziata dalla Provincia con due milioni e mezzo di euro, starebbe subendo ritardi per colpa dell'Amministrazione di Veglie. Quest'ultima non si sarebbe attivata per portare il progetto, acquisito all'inizio del 2004, all'esame del consiglio comunale. «Mi meraviglia - dice il primo cittadino - che proprio Fai tragga conclusioni affrettate, senza aver avuto almeno il buon senso di consultare tutta la documentazione esistente. Se lo avesse fatto si sarebbe reso conto che, fin dal primo istante, abbiamo considerato l'opera utile e necessaria. Allo stesso tempo, però, abbiamo ritenuto opportuno approfondire il progetto per evitare il ripresentarsi di alcune problematiche emerse, ad esempio, sulla circonvallazione di Veglie, soprattutto in corrispondenza degli incroci». Il sindaco afferma poi che «la soluzione progettuale definitiva inviata al Comune, ha destato alcune perplessità, relativamente ad alcuni tratti dell'arteria, tanto che si è ritenuto necessario costituire un gruppo di lavoro composto da tecnici comunali e da assessori». Precisa, inoltre, che «l'iter istruttorio della pratica non è del tutto concluso poiché la Provincia non ha ancora comunicato al Comune il nulla-osta paesaggistico e l'esito dei ricorsi presentati da alcuni proprietari di terreni. Pertanto - assicura - non appena in possesso di tutte le informazioni necessarie, sarà mia cura far convocare l'Assise per deliberare sull'argomento». Riferendosi a Fai, infine, Carlà aggiunge: «Finalmente è uscito dall'ambiguità politica che lo ha caratterizzato in questi ultimi anni. Capisco le esigenze di chi crede di essere ancora in piena campagna elettorale, ma mi spiace deluderlo e riportarlo con i piedi per terra: la campagna elettorale è terminata e la prossima è ancora un po' lontana». di Rosario Faggiano |
E' polemica sulla procedura di allargamento della strada per il mare «La Provincia è a posto, Carlà no» Secondo il consigliere Fernando Fai, il sindaco «fa confusione»
VEGLIE - «Non c'è niente che impedisce l'adozione del progetto di allargamento della strada Veglie-San Pancrazio-Boncore: il sindaco Roberto Carlà può far completare la procedura di adozione della variante allo strumento urbanistico». Il consigliere d'opposizione Fernando Fai “suggerisce” al primo cittadino di adoperarsi subito per portare all'attenzione del Consiglio il progetto già finanziato dalla Provincia di Lecce con due milioni e mezzo di euro. Secondo Fai ci sarebbero tutti i presupposti, richiesti nei giorni scorsi da Carlà, per deliberare sull'argomento. «Il nulla-osta paesaggistico regionale – afferma l'ex consigliere provinciale – è stato richiesto dalla Provincia il 4 marzo del 2004. Il Comune, per conoscenza, ha avuto la nota inviata alla Regione. L'Amministrazione, pertanto, conosceva i termini del silenzio-assenso. Questi ultimi sono intervenuti il 4 maggio, esattamente dopo i 60 giorni previsti dalla legge. Nessun altra comunicazione era dovuta al Comune, essendo il problema del nulla-osta paesaggistico risolto. Non capisco, quindi, quale comunicazione aspettava Carlà. Nel frattempo, anzi, la Provincia più volte ha sollecitato il Comune ad adottare il progetto. E' molto grave che un sindaco non conosca le procedure e la normativa sulla materia». «Inoltre – continua Fai – voglio precisare che non c'è stato, sul progetto, nessun formale ricorso. A me risultano soltanto segnalazioni da parte di proprietari di terreni, puntualmente tenute in considerazione. La Provincia, infatti, ha modificato il progetto per ben tre volte prima di consegnarlo, all'inizio dell'anno, al Comune. D'altra parte, come potevano essere presentati ricorsi o osservazioni se il progetto non è stato mai adottato dal Comune? E' evidente, quindi, che da tempo sono disponibili tutte le informazioni richieste da Carlà. Il sindaco, insomma, fa un po'di confusione». Sull'argomento Fai ha presentato un'interpellanza che sarà discussa durante il Consiglio comunale convocato per oggi, alle 17. di r.f. |
La replica di Carlà a Fai Strada per Boncore: «I pareri sono necessari»
VEGLIE - «Botta e risposta fra il consigliere di minoranza Fernando Fai e il sindaco Roberto Carlà. Il primo cittadino ribalta completamente la tesi dell'avversario politico sostenendo che il progetto per l'allargamento della strada provinciale che da Veglie conduce alla San Pancrazio-Boncore, è soggetto ad una procedura di autorizzazione paesaggistica che non prevede il silenzio assenso. Essendo quest'autorizzazione non ancora intervenuta, secondo Carlà non sarebbe possibile procedere all'approvazione, da parte del Consiglio comunale, della variante urbanistica. «L'iter per l'acquisizione dei pareri – afferma il sindaco – è ancora incompleto. I nostri tecnici comunali sostengono che la richiesta alla Regione della compatibilità paesaggistica comporta la necessità di provvedimento della giunta regionale. Nella fattispecie, pertanto, si tratta della procedura denominata “Verifica di compatibilità paesaggistica” che non prevede il silenzio assenso e non della procedura di Via (Verifica impatto ambientale, ndr), come asserito dal consigliere Fai. Quindi – continua – si tratta di norme diverse, caratterizzate da procedure diverse. Errore di non poco conto per chi, invece di consultare gli atti presenti in Comune, asserisce che qualcuno non conosce le norme, fa confusione, rallentando la realizzazione dell'opera. Il procedimento è, dunque, in itinere e sono pretestuose le accuse di inerzia rivolte a questa Amministrazione che, invece, ritiene l'opera di enorme utilità. Anzi, per dare rapida risoluzione alle problematiche e per apportare al progetto migliorie tecniche, la Commissione consiliare competente, nell'ultima seduta, all'unanimità, ha deciso di convocare a breve il responsabile del procedimento dell'opera». A tal proposito Carlà conclude citando alcune parti di una relazione dei tecnici, secondo i quali il progetto definitivo presentato dalla Provincia al Comune sarebbe differente rispetto a quello esaminato in precedenza; inoltre, la conferenza dei servizi del 29 settembre 2003 si sarebbe chiusa «senza il parere del rappresentante della Regione che si riservava di rilasciarlo previa integrazione di alcuni elaborati relativi al Putt in una successiva seduta, che a tutt'oggi non si è ancora tenuta». di Rosario Faggiano |