Un progetto dell'associazione «Noi rinascita» Ospiti per un mese i ragazzi bielorussi
VEGLIE - Un progetto per aiutare i bambini di Chernobyl. L'associazione «Noi rinascita» della parrocchia «S. Antonio Abate», si prepara a ripetere per il secondo anno consecutivo una significativa ed apprezzata iniziativa umanitaria. Dal 26 luglio al 28 agosto, sedici famiglie vegliesi volontarie accoglieranno nella propria casa altrettanti ragazzi provenienti da Minsk (Bielorussia). L'associazione «Noi rinascita», coordinata dal parroco don Pietro Tundo, in questi giorni è impegnata in una campagna di sensibilizzazione a sostegno del progetto. «Le famiglie ospitanti - dice Edoardo De Cillis, portavoce dell'associazione - sono liete di ripetere l'esperienza di ospitalità. L'iniziativa dell'anno scorso è risultata utile alla comunità vegliese, ma maggiormente agli stessi ragazzi ospitati i quali hanno potuto trascorrere un mese di vacanza al mare, migliorando le loro condizioni di salute e sociali, insieme con i nostri ragazzi. I bambini - continua - provengono da famiglie e non da istituti. Quasi sempre si tratta di ragazzi che si trovano in condizioni non agiate e con problemi familiari particolari. I fondi che siamo impegnati a raccogliere tramite offerte volontarie - conclude - saranno utilizzati per coprire le spese di viaggio dei ragazzi e delle due accompagnatrici-interpreti; nonché per offrire agli stessi un soggiorno piacevole e coinvolgente, dal punto di vista sociale, ricreativo e culturale, anche al di fuori dell'ambito familiare che li accoglie». I promotori dell'iniziativa contano, come l'anno scorso, sul sostegno economico dell'Amministrazione comunale, delle associazioni di volontariato locali e, soprattutto, della comunità. Nei giorni scorsi, l'ambasciatore della Bielorussia, Aleksei Skripko, ha ringraziato il popolo italiano che ancora oggi «continua a compiere la sua eroica impresa umanitaria nei confronti dei bielorussi colpiti dalla tragedia di Cernobyl». di r.f. |
Veglie, bimbi di Chernobyl ospitati dalle famiglie
VEGLIE - Dopo l'esperienza dello scorso anno, don Pietro Tundo, parroco della chiesa di Sant'Antonio Abate di Veglie, rilancia il progetto proposto da "Noi Rinascita" accolto con entusiasmo dalle famiglie della parrocchia: dare ospitalità a 16 bambini provenienti da Minsk, la zona della Bielorussia contaminata per il 70% dall'esplosione del reattore della centrale di Chernobyl nell'aprile del 1986. «Accogliere in casa, per un mese, i bambini delle zone contaminate ha lo scopo di fornir loro l'opportunità di ottenere un calo sensibile di radioattività interna all'organismo - precisa il portavoce della parrocchia Edoardo De Cillis -, ma soprattutto donar loro un sorriso e la serenità». L'arrivo dei bambini dalla Bielorussia è previsto per il giorno 26 luglio e rimarranno a Veglie fino al 28 agosto. De Cillis ricorda, inoltre che i bambini provengono da famiglie e non da istituti, e ricorda che «c'è ancora molto bisogno di aiuti economici per le spese vive del viaggio di andata e ritorno dei bambini. |
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