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Veglie: bilancio e altri affari, in Consiglio esplode la polemica
VEGLIE - Fibrillazioni tra gli scranni dell'opposizione di Palazzo di Città, a Veglie, all'indomani della lunga e accesa assise consigliare del 29 novembre scorso. Numerosissimi i punti all'ordine del giorno nella seduta, solo due però in particolare hanno acceso la polemica nei gruppi di minoranza "Città Unita", rappresentata da Alessandro Aprile, Antonio Greco e Fabio Stefanizzi, e "Prima di tutto i cittadini", con Valerio Armonico, Vanni Carlà, Claudio Paladini e Salvatore Vetrano. Assestamento di bilancio e deroga per la realizzazione di un frantoio oleario, i punti discussi e che hanno generato lo scontro. Su questi, infatti, «la maggioranza guidata dal sindaco Fai - dicono dall'opposizione - ha mostrato i suoi limiti amministrativi. La giunta ha infatti previsto una manovra da circa 500mila euro, di cui oltre 430mila per maggiori uscite». Il problema si è posto in consiglio quando la minoranza ha chiesto di conoscere i dati reali relativi ad alcuni capitoli dell'entrate del bilancio. «Dati che non ci sono stati forniti se non dodici ore dopo il consiglio e cioè all'indomani, e sono decisamente sconcertanti: per recupero evasione tasse su un accertato in bilancio 2005 di 320mila euro è stato incassato solo il 18% e per il recupero evasione Ici su un accertato di 520mila è stato incassato solo il 10%. In meno di un mese quindi dovranno recuperare la somma di circa 750mila». di F.P. |
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