LA CONDUZIONE è AFFIDATA AL CRITICO D’ARTE PHILIPPE DAVERIO A spasso per i monumenti del Salento Su Rai 3, nel programma Passepartout che va in onda la domenica alle 13.20 Nei giorni appena trascorsi è tornato in Puglia il noto critico d’arte Philippe Daverio, con una troupe televisiva “leggera” che permetterà di vedere scorrere su Rai 3, nel programma Passepartout che va in onda la domenica alle 13.20, le immagini dei meravigliosi monumenti del passato che i comuni gelosamente custodiscono. Daverio è ritenuto, negli ambienti colti, studioso dotato di grande gusto estetico. Eclettico, accompagnato da una voce calda e rassicurante, ha un “modo tutto suo” di comunicare e fare cultura, che “prende” anche chi colto non è, ma ama partecipare come ascoltatore al dibattito; autore di trasmissioni televisive molto seguite, partecipa sempre più spesso a tavole rotonde sui modelli comunicativi realizzati dai musei italiani, in varie sedi universitarie italiane. Ecco perché segnaliamo col dovuto rilievo, ed anche un po’ di enfasi, le riprese effettuate per alcune architetture di età angioina: a Brindisi, la chiesa dedicata a Santa Maria del Casale, eretta appunto in età angioina, da Filippo principe di Taranto e teatro di un celebre processo ai templari; un luogo dove reale e immaginario si incontrano e dove ogni giudizio, lungi dal riuscire a cancellare le colpe dei dannati, pare esorti a non dimenticare. A Lecce la visita alla trecentesca Torre di Bello Luogo costruita da Gualtiero e Ugo di Brienne; un esempio singolare di architettura militare angioina, di forma cilindrica, circondata da un fosso d’acqua. Qui trascorse gli ultimi anni della sua esistenza la regina Maria D’Enghien, potendo godere del conforto di un ninfeo sottostante. Poi a Veglie per riprendere il convento e la cripta della Favana, appena restaurati. La cripta bizantina, di origine duecentesca, fu ripresa e ampliata nel Quattrocento; conserva figure affrescate con scritte in latino e in greco, unico caso salentino, unitamente alla cripta Coelimena di Supersano. Il convento attiguo risale invece alla fine del Cinquecento ma è stato ugualmente apprezzato, per il recente restauro che lo ha riportato a nuova vita, e filmato dalla troupe del critico d’arte Daverio. Che si spostato poi a Copertino per le riprese al castello sorto in epoca normanno-sveva e ampliato e ingentilito dagli Angioini. Si presume che tra queste mura nacque Isabella Chiaromonte, figlia di Tristano e Caterina Orsini del Balzo, che divenne regina di Napoli. L'imponente struttura militare fu realizzata nel 1540 secondo i canoni architettonico-militari imposti dalla scoperta della polvere da sparo su progetto dell’architetto militare Evangelista Menga, che lo eseguì per volere di Alfonso Castriota. Lo stesso che volle la costruzione del Monastero e Chiesa di Santa. Chiara. Ultima tappa di questo tour di immagini, che vedremo nel mese di novembre in una puntata di Passepartout, a Galatina per riprendere la chiesa di Santa Caterina d’Alessandria (con le reliquie della santa), voluta dalla famiglia Orsini del Balzo che la fece costruire sul finire del Trecento. Interno a cinque navate con una esplosione di affreschi di artisti del Quattrocento provenienti da altre regioni: si parla di una mano giottesco-napoletana. In questo luogo sono sepolti i principi Orsini del Balzo. Infine alcuni importanti palazzi della città. E' questo il regalo più importante che Daverio fa al Salento, ridando voce e spazio alla memoria delle città e dei luoghi che, a volte, non conoscono o non sanno apprezzare gli stessi abitanti del Salento. Che bello dare aria alla memoria; essa è intrisa a volte anche di sangue e lacrime ma, senza memoria, si è sacchi vuoti, riempiti di niente. Invece così si può guardare la vita e trovare nei segni del passato la forza per costruire il nuovo; se possibile, il meglio. E scusate se è poco! Con tanto di punto esclamativo, anche se tra bravi giornalisti non si usa. di Salvatore Favale |
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