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Dal Nuovo Quotidiano di Puglia e da La Gazzetta del Mezzogiorno di mercoledì 12 ottobre 2005

dal Nuovo Quotidiano di Puglia del 12/10/05

Il bomber della Nazionale, Del Piero, fa visita al bambino uscito da 5 mesi di coma

VEGLIE - Promessa mantenuta. Anzi anche di più. Alex Del Piero che è andato a trovare in clinica un ragazzino di 11 anni di Veglie da poco uscito dal coma e che gli ha pure regalato una maglia della Nazionale. E che gli ha garantito che il gol, se dovesse arrivare, è a lui che lo dedicherà. E cioè al piccolo tifosissimo salentinò che, più di tutti, adora il campionissimo della Juventus approdato l'altro giorno nel Salento per la gara contro la Moldova in programma questa sera allo stadio di via del Mare di Lecce.

Un bel gesto quello di Del Piero che non ci ha pensato un attimo quando gli è giunta la richiesta: il ragazzino di Veglie che, ricoverato in questi giorni presso Villa Verde a Lecce, aveva manifestato il desiderio di incontrare il campionissimo che ha vinto tutto con la maglia bianconera.

E così ieri, nella tarda mattinata, Del Piero ha fatto visita alla clinica parlando per un bel po' con il ragazzino accompagnato dal premuroso padre che lo ha a lungo ringraziato e dal responsabile di Villa Verde, Pasquale Verrienti.

Poi la maglia donata al piccolo e la promessa di un gol a lui dedicato. La dimostrazione, insomma, che anche una star del pallone sa essere sensibile. Magari in silenzio perché il campione non ha voluto aggiungere altro ai giornalisti.

E lo stesso messaggio è arrivato da un'altra visita all'insegna della solidarietà questa volta compiuta all'ospedale "Vito Pazzi" di Lecce. È lì, infatti, poco dopo l'allenamento di ieri mattina, che sì sono recati l'allenatore della Nazionale Marcello Lippi, il capitano azzurro Fabio Cannavaro e l'interista Marco Materazzi.

Tutti pronti a raccogliere l'invito per una visita al reparto di Oncologia pedriatica dell'ospedale di Lecce dove sono attualmente ricoverati 44 bambini fra i 2 e gli 11 anni per patologie ematiche: una ventina di minuti per parlare e scherzare con questi bambini sfortunati ai quali è stato regalato un pomeriggio di sorriso con gli idoli della Nazionale pronti ad abbracciarli e far sentir loro un po' di calore. Lippi e gli altri due calciatori della Nazionale che, nella visita al "Pazzi", sono stati accompagnati da Gigi Riva.


da La Gazzetta del Mezzogiorno del 125/10/05

Il campione della Juventus, ieri mattina, dopo l'allenamento, si è recato a «Villa Verde» per trovare il suo grande tifoso. La gioia del padre.

Del Piero: «Un gol per Salvatore»
Lippi, Cannavaro e Materazzi in visita ai bambini del reparto di Oncoematologia

 

VEGLIE - Un gol per Salvatore. Lo ha promesso Alex Del Piero visitando il ragazzo uscito dal coma lo scorso marzo. Dopo tanti discorsi sulla Juve, il padre del ragazzo, Mino De Ferraris, venerdì aveva fatto un appello al campione della nazionale. Lo dicevano anche i dottori: incontrare un mito può aiutare un ragazzo come Salvatore a ritrovarsi, a prendere maggior coscienza di sé. Ancora emozionato per l'incontro ravvicinato con l'idolo del figlio, ma soprattutto orgoglioso per essere riuscito a fare una grande regalo al suo Salvatore, Mino ha voluto pubblicamente ringraziare Del Piero: «Lo faccio di cuore - ha detto - È stata una visita emozionante e mio figlio è davvero contento di questo incontro. Appena lo ha visto entrare si è esaltato come avrebbero fatto tutti i bambini della sua età. Alex ci ha anche detto che se domani (oggi, ndr) segnerà, dedicherà il gol a Salvatore». Non è stata una visita lampo: il capitano della Juventus ha raggiunto la clinica privata Villa Verde direttamente dallo stadio, subito dopo aver terminato l'allenamento mattutino con la nazionale. Nella casa di cura ha trascorso circa mezzora nel reparto di Terapia intensiva, guidato dal professor Pasquale Verrienti. Dopo la visita è stato proprio il medico a spiegare perché eventi di questo tipo possono rivelarsi utili nel lungo percorso di recupero che segue al risveglio del coma: «Emozioni come quelle vissute questa mattina possono aiutare il ragazzo nel processo di riappropriazione di sé. Del Piero per i coetanei di Salvatore è un mito, ed i miti sono strutture portanti della coscienza». Il dottor Verrienti, che nella sua attività a Villa Verde dal 1998 ad oggi ha assistito a circa 350 risvegli, ha poi proseguito nella sua spiegazione: «Sono convinto che sia più importante il sentire rispetto all'imparare. Il vissuto perciò può essere determinante rispetto all'apprendimento, soprattutto in situazioni come queste. Salvatore è uscito definitivamente dalla fase del coma, ora deve risolvere tanti problemi, ma ha una coscienza accettabile, anche se non riesce ad esprimersi come vorrebbe». Contemporaneamente alla visita di Del Piero a Villa Verde, una delegazione azzurra composta dall'accompagnatore Gigi Riva, dal commissario tecnico Marcello Lippi, dai difensori Fabio Cannavaro e Marco Materazzi e dall'addetto stampa Antonello Valentini, ha raggiunto il «Vito Fazzi». La visita all'ospedale era prevista nel programma ufficiale della federazione. Tanta era l'attesa per questa visita che ad accogliere gli azzurri all'entrata dell'Oncologico c'era una folta schiera di curiosi, infermieri, tifosi: tutti con la penna ed un foglio a caccia di un autografo. La delegazione della nazionale di calcio s'è trattenuta circa mezzora nel reparto di Oncoematologia pediatrica, diretto dal primario Raffaele Potì, donando un po' di sollievo ad una ventina di piccoli ammalati.

Stefano Lopetrone

 

Mobilitati anche i compagni di classe
 

VEGLIE - E' musica dolce la partita che Salvatore ascolta alla radio tra le pareti della stanza. Tira su il braccio per incitare tutta la squadra ed è come se la sua voce gridasse a squarciagola, in un fuoco di passione, il nome del suo idolo, Alex Del Piero. E ieri mattina, finalmente, Salvatore ha coronato il suo sogno. Alex era lì, nella sua stanzetta della clinica privata «Villa Verde». Un sogno che si è trasformato in realtà. Si è mobilitato un intero paese per questo incontro con «Pinturicchio». Decine e decine di lettere rivolte a Del Piero sono state scritte dai bambini. L'intero corpo docente, i suoi maestri, Mimmo Nicolaci, Lucia Persano, Lucia Mogavero, Tecla Matteo, Barbara Calabrese, e lo stesso dirigente scolatico Fernando Usceri, assieme a tutti i componenti della scuola elementare «Aldo Moro», si sono uniti, nei giorni scorsi, all'appello lanciato dal padre di Salvatore. «I bambini - dicono gli insegnanti - hanno registrato le loro voci su delle audiocassette e diversi sono stati i video realizzati dai compagni di classe. Ogni gesto è un aiuto per Salvatore, una dolce carezza in più. In qualità di educatori, ma soprattutto perchè conosciamo molto bene Salvatore, siamo convinti che l'incontro con il suo campione avrà benefici effetti sulla sua ripresa. Un incontro che per il bambino significava davvero tanto». E' stato coinvolto nell'iniziativa anche l'Amministrazione. Numerose lettere, nei giorni scorsi, sono pervenute infatti all'ente: si sollecitava il primo cittadino a cercare un «contatto» perchè il sogno di Salvatore si potesse avverare. E ieri mattina, nella sua stanzetta, il ragazzo ha visto Alex. Una spinta, forse decisiva, per la sua completa guarigione.

Katia Manca

 

L'attaccante azzurro ha visitato ieri il bambino malato rispondendo all'appello del papà

Del Piero campione di cuore
Per il piccolo Alessandro una mattina di speranza

 

LECCE - Una maglia ed una dedica per regalare un sorriso ed una speranza. Alex Del Piero, capitano ed indiscussa bandiera della Juventus, ha sorpreso tutti quando ieri alle 13 ha raggiunto Villa Verde, la clinica privata che sorge tra Lecce e Monteroni. L'attaccante azzurro ha approfittato della gara di stasera per rispondere all'appello di Mino De Ferraris, padre di Salvatore (11 anni), che sabato aveva lanciato un appello al campione, chiedendogli un incontro col figlio, da pochi mesi risvegliato dal coma. «Basterebbe che Alex mandasse una sua maglia», aveva sussurrato dopo l'appello: un'emozione di quel tipo avrebbe agevolato il recupero dopo il risveglio del marzo scorso. Quando Alex ha varcato la soglia della stanza che ospita il ragazzo di Veglie, Mino ha avuto la conferma che aveva fatto la cosa giusta e s'è sentito fiero vedendo esultare il figlio. «Si è esaltato come avrebbero fatto tutti i suoi coetanei», ha poi raccontato. Salvatore già sapeva: i suoi lo avevano avvertito della visita per scongiurare l'effetto opposto a quello sperato. La preparazione al grande incontro è stata meticolosa e la stanza riccamente addobbata di gadget bianconeri. Lo stesso Salvatore aveva indosso un cappellino ed una maglia della Juventus. Così vestito lo ha voluto accogliere, poi appena lo ha intravisto è esploso alzando al cielo il braccio destro. Il campione s'è subito mostrato tenero e premuroso. Alex è salito al secondo piano della clinica, scortato dalla polizia, da Innocenzo Mazzini (vicepresidente federale) e dall'equipe di Terapia Intensiva di Villa Verde, guidato dal prof. Pasquale Verrienti. In questo modo è riuscito ad isolarsi. A non spettacolarizzare un gesto nobile. A non vendere l'immagine di Salvatore: bravo, Alex. L'incontro è stato commovente. Dai racconti dei testimoni emergono emozioni forti: un dialogo di sguardi, di intense strette di mano e di qualche lacrima. Del Piero ha donato una maglia della nazionale, poi prima di andarsene ha fatto una sorta di promessa a Mino: «Mi ha detto che se dovesse segnare un gol contro la Moldavia lo dedicherebbe al mio Salvatore». Lo stesso prof. Verrienti s'è detto soddisfatto della visita: «Emozioni come queste possono aiutare il ragazzo nel processo di riappropriazione di sé. Sono convinto che in queste situazioni il vissuto sia più importante dell'apprendimento». Lasciata la stanza del suo tifoso, il capitano della Juve ha fatto visita al resto del reparto. Proprio mentre Alex faceva la sorpresa a Salvatore, un'altra delegazione azzurra raggiungeva il «Vito Fazzi» per una visita ampiamente programmata, come ha testimoniato la folla di curiosi presenti. Lippi, il dirigente Gigi Riva, i difensori Fabio Cannavaro e Marco Materazzi ed il responsabile dell'ufficio stampa Antonello Valentini hanno avuto un lungo incontro con i bambini del reparto di Oncoematologia Pediatrica, diretto dal dr. Raffaele Potì. Ad accogliere la delegazione c'era l'assessore allo sport ed alle politiche educative della Provincia di Lecce, Salvatore Capone. Una ventina di bambini, sui 46 che si alternano nel Day Hospital, sono stati raggiunti dagli azzurri nella loro sala. Lippi s'è immerso tra loro; Cannavaro ha aiutato un bambino a fare un disegno; Riva ha regalato ai piccoli un gagliardetto della nazionale; Materazzi ha cercato di abbracciarli tutti: ognuno ha fatto il possibile per regalare qualche momento di serenità ai piccoli pazienti del reparto. Anche questo incontro s'è tenuto in forma strettamente riservata, al riparo da obiettivi e taccuini. Per ammissione di Valentini, tutta la delegazione azzurra, in particolare Cannavaro e Materazzi che hanno figli in tenera età, si è emozionata di fronte al dramma di questi bambini.
 

Stefano Lopetrone

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